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Gli Open di Francia inizieranno il 27 settembre a causa della pandemia Covid-19

Gli Open di Francia di quest’anno iniziano con una minaccia da parte di un tennista Bosniaco Damir Dzumhur. Damir Dzumhur ha minacciato di citare in giudizio gli organizzatori a seguito del suo ritiro forzato. Sostiene che il suo “test Covid sia un falso positivo”.

Gli Open di Francia partono in ritardo e con problemi legali

Dopo essere stato rinviato di quattro mesi per evitare il picco della pandemia, il Roland Garros riparte ironicamente al top del picco pandemico.

Le difficoltà al top

Gli organizzatori devono affrontare di seguito: una potenziale causa da un concorrente bosniaco, l’assenza di pubblico, il picco pandemico. Gli Open di Francia si stavano preparando a ridurre l’affluenza di pubblico al minimo giornaliero: massimo 1.000 persone. Il ministro della Salute francese Olivier Véran ha annunciato nuove misure contro la pandemia. I funzionari francesi della federazione tennis francese emanano un comunicato stampa: “ad oggi non abbiamo conferme sulle condizioni dell’organizzazione del torneo.

I protocolli per l’affluenza cambiati di continuo

Il nuovo limite è stato annunciato dopo il caso del giocatore bosniaco. Damir Dzumhur ha minacciato di avviare una causa contro gli organizzatori del torneo: “Io e il mio team siamo sicuri che sia stato un falso positivo perché il mio allenatore ha degli anticorpi“. Dzumhur su Instagram: “Non mi è stato permesso di fare un secondo test. Sono devastato“.

L’allenatore ha detto al quotidiano francese l’Equipe: “è stato uno scandalo e se Nadal fosse stato nei nostri panni, avrebbe avuto diritto a un secondo o terzo test“. Purtroppo non alleni Nadal, che oltretutto ha vinto 12 Roland Garros. Se agli Open francesi manca Nadal il pubblico diminuisce, se manca Dzumhur il pubblico non se ne accorge.

Rigide norme sanitarie

Le rigide norme sanitarie vengono applicate per ridurre al minimo il rischio di infezione da coronavirus. Ma non si sono accorti che iniziano il torneo al picco della pandemia. Ma neanche su un film di Totò si vedrebbe una disorganizzazione simile. Tutti i concorrenti vengono testati al loro arrivo. Un secondo test viene eseguito 72 ore dopo, e poi un altro ogni cinque giorni in base alla progressione di un giocatore nel torneo. Gli allenatori sono inoltre tenuti a indossare una maschera durante le sessioni di allenamento.

Gli Open di Francia più disinfettati della storia

I giocatori e il loro entourage soggiornano in due hotel specifici e gli è stato impedito di spostarsi liberamente, se non da e verso il sito del torneo.

Poi inizia un film “stati di allucinazione totali”

Domenica un concorrente è rimasto bloccato in un ingorgo a 500 metri dal suo hotel a causa del Tour de France. Ha chiamato per sapere se poteva uscire dalla macchina per tornare a piedi al suo hotel. Abbiamo rifiutato“. Alcuni concorrenti affermano che le misure di sicurezza stanno mettendo a dura prova la salute mentale degli atleti. “Ho sentito di giocatori che sono rimasti bloccati nella loro stanza per 30 ore. Ci sentiamo impotenti in questa situazione“, ha detto alla televisione BFM la tennista francese Alyzé Cornet. Insomma, è un torneo che sotto tutti gli aspetti mette ansia. Che dire? Finirà per mancanza di atleti!