Con la FP3, la MotoGP inaugura il suo sabato del GP di Stiria. Alla fine del turno, la classifica sorride a Joan Mir, il quale mostra la forma della Suzuki al Red Bull Ring. Il maiorchino ferma il cronometro in 1’23″456, avvicinando di circa quattro decimi al record della pista firmato lo scorso anno da Marc Marquez.
Il secondo tempo è per Fabio Quartararo, che riesce così ad ottenere un posto per la Q2. Il francese, dopo essere andato in crisi ieri con le gomme, sembra aver ritrovato il feeling giusto, almeno in assetto da qualifica. Chiudono la top five Takaaki Nakagami, primo dei piloti Honda, Andrea Dovizioso e Maverick Vinales, i quali pagano solo un decimo e mezzo da Mir.
Sesto tempo per Pol Espargaro, che però ha mostrato un passo gara bestiale, girando costantemente sul 23 alto. KTM che può contare anche su Miguel Oliveira, settimo di sessione e in top ten nella combinata, mentre rimane fuori Brad Binder.
Franco Morbidelli è dentro la zona Q2, con la Yamaha Petronas, mentre rimane clamorosamente fuori Valentino Rossi. Il “Dottore”non fa meglio del quindicesimo tempo, e dovrà passare per la Q1. In Q1 anche Danilo Petrucci, 13esimo questa mattina con l’altra Ducati ufficiale.
“Petrux” finisce dietro a Johann Zarco, autore di un onorevolissimo 12esimo tempo. Il pilota di Cannes ha saltato l’intera giornata di ieri, perché ha dovuto aspettare il pomeriggio per l’idoneità medica, e partirà dalla pit lane in gara.
Da sottolineare l’incredibile competitività della MotoGP, con ben 19 piloti in un secondo!
GP Stiria, la cronaca della FP3 MotoGP
Si comincia alle 10 del mattino.
Il sole splendente da l’opportunità ai piloti di continuare il lavoro di ieri, senza doversi preoccupare delle condizioni della pista. Per questa ragione, tutti escono con le gomme usate per il primo run, per portarle “a fine vita” e capirne il comportamento.
Quartararo monta una gomma soft all’anteriore, e sembra aver riguadagnato fiducia in frenata. Già nei primi minuti, “El Diablo” fa segnare il decimo tempo combinato, mettendosi nella “zona sicura”.
Anche Vinales si dimostra molto brillante, scalando in fretta la classifica. Si mette in evidenza Zarco, che piazza subito l’ottavo tempo alla sua prima uscita del weekend.
La sessione prosegue senza scossoni fino a circa 17 minuti dal termine, quando si cominciano a vedere le gomme morbide nuove. In questo frangente brillano subito le Suzuki, davvero a loro agio su una pista teoricamente non favorevole.
Mir, con una coppia di gomme morbide nuove, fa segnare una serie incredibile di giri veloci. Scende sotto il 24″6 al primo tentativo, battendo il già veloce tempo di Pol Espargaro. Non pago, il maiorchino ritocca il crono altre due volte, prima di segnare un ottimo 1’24″456.
Espargaro non migliora il riferimento di ieri, ma mette in piedi un run in cui gira costantemente sul 23 alto. Si propone indubbiamente come candidato per la vittoria per domani.
Morbidelli scivola fuori dalla top ten, ma ha abbastanza velocità per rientrarvi. Il “Morbido”, ancora dolorante per il botto con Zarco (che è costata la penalità al francese), risale fino al sesto posto, ma finisce oltre il cordolo in curva 10. Il giro viene cancellato.
Franco riprova nel finale, piazzandosi settimo assoluto con un giro pulito e senza sbavature. Il pilota Petronas è salvo.
Non è altrettanto fortunato Valentino Rossi. Il nove volte campione rimanda l’ultimo time attack all’ultimo giro. I suoi intertempi sono in linea per un posto nella classifica “che conta”, ma in curva 9 finisce lungo, perdendo più di tre decimi. Alla fine è classificato 15esimo, a 494 millesimi dal primatista Mir.
L’errore di Rossi salva Jack Miller, autore dell’unica caduta della sessione. L’australiano del Team Pramac perde l’anteriore in curva 6, quando mancavano tre minuti alla fine della sessione. Finisce decimo, ultimo dei qualificati.