Classico giovedì dedicato ai mass media per il circus della Formula 1.
Lewis Hamilton: “È una dinamica interessante quella che sta succedendo in Ferrari, perché ovviamente Sebastian era il numero uno e ora chiaramente non lo è più. Sia come energia che come prospettiva, stanno spingendo Charles. E questa è una cosa buona per il team? Non credo, ma è la filosofia che hanno sempre avuto. Noi non ci lamentiamo, perché abbiamo una buona filosofia che funziona bene e non abbiamo intenzione di modificarla a breve. Io capisco la situazione perché quando arrivi vuoi le stesse opportunità. Ma ci sono piloti che hanno sempre voluto lo status da numero uno, per loro è più facile. Partendo alla pari, entrambi possono diventare numero uno da un weekend all’altro“.
Charles Leclerc: “Non era un chiarimento, era solo capire – da parte di Sebastian – cosa aveva capito e cosa avevo capito io. Solo per non avere nuovamente questa situazione. Comunque penso che la tv abbia passato un po’ male i team radio perché non c’erano tutti i messaggi e la situazione era veramente molto meno grave. Anche dentro al team siamo molto sereni, Seb ha capito la situazione e anche io. Adesso è tutto a posto, Sicuramente parlare via radio non è mai buono, ed è esattamente quello che ho fatto nelle ultime due gare. Dunque su questo devo fermarmi. Penso che a Singapore fosse molto sbagliato, penso che a Sochi comunque lo era un po’ di meno vista la situazione. Però sì, bisogna smetterla con queste cose, soprattutto io in radio e vedremo“.
Sebastian Vettel: “Ho ricevuto più volte il messaggio via radio di lasciar passare Charles, ma non l’ho fatto e questo non è stata certamente la cosa più giusta. Nonostante ciò, non credo che sia necessario incidere nulla sulla sulla pietra. Probabilmente, ci sono delle cose che avremmo potuto fare meglio guardandoci indietro, ma alla fine non sono troppo preoccupato e sono concentrato su questa gara e sulle prossime. Penso che quello in Russia sia stato in un certo senso un fine settimana molto positivo perché per la prima volta abbiamo avuto davvero il ritmo per vincere”.
Max Verstappen: “Martedì ho potuto guidare le prime macchine da F1 della Honda, è stata una bella esperienza. La Honda che ha vinto in Messico non era così comoda, non ho spinto al massimo ovviamente, ma è stato comunque bello. Per questo weekend l’obiettivo è senz’altro il podio, ci sono già salito tre volte negli ultimi anni qui a Suzuka. Vedremo come sarà il meteo, ma sicuramente daremo il massimo per ottenere un bel risultato in questo fine settimana, Stiamo lavorando sodo, spingendo tanto in ottica futura. Faremo ovviamente tutti del nostro meglio e vedremo come andranno le cose dal 2020”.
Mattia Binotto (TP Ferrari): “Sappiamo che in Giappone per essere in condizione di combattere per le prime posizioni dovremo essere perfetti sotto ogni aspetto. Sarà con questo approccio mentale che ci avvicineremo alla gara di Suzuka, per cercare di estrarre tutta la prestazione disponibile dal pacchetto vettura. Se ne saremo capaci speriamo di poter confermare i livelli di competitività espressi negli ultimi appuntamenti. Sia Sebastian che Charles adorano questo circuito, con una sequenza di curve unica che ne caratterizza il primo settore e con i tifosi locali che ci dimostrano grande affetto ad ogni occasione. Speriamo di poter regalare loro un weekend di gara avvincente”
Toto Wolff: (TP Mercedes): “Conquistare una doppietta a Sochi dopo tre gare senza vittoria è stato davvero piacevole. Abbiamo disputato una gran bella gara in Russia, sfruttando al massimo tutte le opportunità che si sono presentate grazie anche a una guida impeccabile di Hamilton e Bottas. Con questo risultato, abbiamo rafforzato la nostra posizione in entrambi i campionati e siamo fortemente motivati a tenere il piede sull’acceleratore per le restanti cinque gare. Porteremo alcuni piccoli aggiornamenti sulla macchina in Giappone, sperando ci aiuteranno a fare un passo in avanti nella giusta direzione. Tuttavia, sappiamo che sarà necessario estrarre assolutamente tutto dalla nostra auto e dalle gomme se vogliamo essere in grado di lottare per la vittoria. Sarà una battaglia molto ravvicinata in pista e non vediamo l’ora di affrontarla. I nostri obiettivi per l’ultimo terzo di stagione sono chiari e sta a noi assicurarci di raggiungerli”.
Andreas Seidl (TP McLaren): “Motori McLaren? Questa possibilità non è mai stata seriamente presa in considerazione. Per farlo, bisognerebbe investire tantissimi soldi. In più, servirebbe anche parecchio tempo per mettersi in pari con tutto quello che gli attuali costruttori hanno già imparato in questi anni. Per queste due ragioni non è mai stata un’opzione concreta. Quella tra McLaren e Mercedes è una partnership che ha funzionato molto bene in passato, e Andreas Seidl ha identificato questo fattore come un elemento chiave nella strategia per riportare la McLaren ad essere un team vincente”.
Cyril Abiteboul (TP Renault): “Esteban vorrà battere Daniel e già so che avremo delle sfide dal punto di vista della gestione dei piloti al muretto box. Ma è un bel problema da avere. A volte in Formula 1 ci sono persone che fanno carriere molto lunghe ed alla fine sono lì quasi solo per rimanere in F1, mentre vincere diventa quasi secondario. Io questo non lo voglio in nessun momento nell’azienda. Non fraintendermi, quando dico questo non sto parlando di Nico ma credo che quando hai 22 anni e sei all’inizio della tua carriera, una carriera per la quale hai dovuto combattere molto, ci sia una dinamica diversa. È quel tipo di dinamica che ritengo sia utile per il nostro team”.