L’eterna rivalità brasiliana tra San Paolo e Rio de Janeiro è approdata anche nel mondo della Formula 1. Le due città, infatti, si stanno contendendo il Gran Premio del Brasile a partire dal 2021, giacché il contratto attualmente in vigore tra la pista di Interlagos e i responsabili del Circus è in scadenza nel 2020. Addirittura, stando alle recenti dichiarazioni del presidente Jair Bolsonaro, sembra quasi certo che tra due anni le monoposto torneranno a sfrecciare nella metropoli del Cristo Redentore, anche se al momento qui manca un vero e proprio tracciato per le corse automobilistiche.
Il presidente brasiliano, ad ogni modo, al termine di un vertice tenuto con i proprietari del Circus, ha indetto una conferenza stampa insieme al Ceo della Formula 1, Chase Carey, durante la quale è apparso piuttosto sicuro di sé quando ha detto che ci sono «chance del 99%» che dal 2021 il Gran Premio del Brasile si tenga a Rio de Janeiro. Proseguendo nel suo discorso alla presenza dei cronisti, Bolsonaro ha ricordato che l’accordo con San Paolo terminerà il prossimo anno, e che di conseguenza è già stato deciso che «La Formula 1 tornerà a Rio de Janeiro».
La partita però sembra tutt’altro che decisa, poiché proprio qualche settimana fa sulla vicenda riguardante la titolarità del Gran Premio del Brasile si è espresso Joao Doria, governatore dello stato di San Paolo, il quale ha ribadito che non vi è alcuna intenzione di perdere l’assegnazione come sede di una gara del campionato mondiale della massima disciplina del motorsport. Ricordiamo che in questa stagione la competizione sul tracciato di Interlagos si terrà il 17 novembre.
Formula 1: il calendario del 2019
Sulla questione è ovviamente intervenuto anche Chase Carey, il quale è stato più sibillino di Bolsonaro sul futuro del Gran Premio del Brasile, limitandosi a ricordare che l’obiettivo dei patron del Circus è principalmente quello di trovare una soluzione che soddisfi tutti per il 2021, poiché ogni gara ormai dev’essere un grande evento come avviene per il Super Bowl, dando quindi lustro alle città ospitanti e scegliendo delle località che siano capaci di «catturare l’immaginazione del mondo».
Gran Premio del Brasile a Rio de Janeiro: l’ultima corsa nel 1989
Come anticipato in precedenza, una gara di Formula 1 manca dalla città del Pan di Zucchero dal lontano 1989. Le corse si disputavano lungo l’Autodromo Internacional Nelson Piquet, meglio conosciuto anche come Circuito Jacarepaguà che oggi però non esiste più, essendo stato chiuso e poi demolito nel 2012. La pista ha ospitato 10 edizioni del Gran Premio del Brasile a partire dal 1978.
Il tracciato è stato costruito a partire dalla metà degli anni Settanta ed è stato aperto alle corse motoristiche nel 1977 quando ha ospitato le moto. Intitolato a Nelson Piquet nel 1988, non era particolarmente impegnativo, avendo una lunghezza di poco più di 5.000 metri, e le uniche difficoltà erano date dal dover girare in senso antiorario e dall’umidità che spesso limitava la potenza dei motori. Il rettilineo iniziale era seguito dalla curva Molyarte, quindi si passava per una parte mista (curve Carlos Pace, 3 e Nonato), per poi arrivare alla Norte che terminava con il lungo rettilineo Junçao. Quindi bisognava imboccare la curva Sul ed un’altra sezione mista (curve Girao, Morette, Lagoa, Box e Victoria) che riportavano al traguardo.
Dopo l’addio alla Formula 1, il Gran Premio del Brasile a Rio de Janeiro si è disputato soprattutto per le formule nordamericane, infatti ne è stato ricavato un ovale intitolato ad Emerson Fittipaldi. All’inizio del 2008 le istituzioni locali ne hanno annunciato l’inizio della demolizione per dare spazio all’edificazione di un parco olimpico che ha ospitato parte delle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016. Tuttavia, proprio durante i lavori di ristrutturazione per i Giochi Olimpici, nel 2012 si è deciso di chiudere definitivamente la pista e successivamente di demolirla.
Per quanto riguarda i piloti che hanno trionfato nel Gran Premio del Brasile di Rio, la prima edizione del 1978 è stata vinta da Carlos Reutemann su Ferrari. Il pilota argentino si è poi ripetuto nel 1981 su Williams-Ford. Nel 1982, invece, sul gradino più alto del podio è salito Alain Prost con la Renault, mentre nel 1983 è stata la volta dell’idolo di casa Nelson Piquet di trionfare a bordo della Brabham-BMW. Il 1984-1985 ha visto una doppietta di Prost su McLaren-TAG, mentre nel 1986 è toccato nuovamente a Piquet, al volante della Williams-Honda, alzare il trofeo dinanzi al suo pubblico. Incredibile Prost che è stato il vero e proprio dominatore del circuito di Rio, andando a vincere anche nel 1987 (su McLaren-TAG) e nel 1988 (con McLaren-Honda). Il trionfatore dell’edizione conclusiva del 1989 è stato invece Nigel Mansell a bordo della Ferrari.