Il Brasile può dare a Marta l’addio alla Coppa del Mondo che desidera? I recenti risultati hanno suscitato ottimismo
Panoramica
Il Brasile si presenta al torneo ancora alla ricerca del suo primo titolo mondiale. Dopo essere stati sconfitti nel 2007, i brasiliani hanno deluso, cadendo ai quarti di finale nel 2011 e agli ottavi di finale nel 2015 e nel 2019. Ma la nuova generazione guidata da Pia Sundhage è ottimista sul fatto che questa volta possa essere diverso. Forse non condizionato dalla pressione delle squadre precedenti, questo giovane gruppo è rimasto imbattuto nella conquista della Copa América 2022, e la sua versatilità è una risorsa fondamentale. Antônia, Kathellen e Ary Borges, ad esempio, hanno giocato in più posizioni. “Sono a disposizione per qualsiasi cosa di cui lei [Sundhage] abbia bisogno”, ha detto Borges.
La squadra non si affida più così tanto al leggendario trio Marta, Cristiane e Formiga, ma solo a Marta. La numero 10 ora funge da fonte di sostegno e ispirazione per le giocatrici più giovani e Sundhage spesso elogia la superstar 37enne.
Nel 2019, il Brasile è arrivato alla Coppa del Mondo dopo nove sconfitte consecutive, ma la sua forma in vista di questo torneo è stata molto migliore. Dopo essere rimasta imbattuta per 10 partite nel 2022, la squadra è stata impressionante contro l’Inghilterra e la Germania ad aprile, perdendo contro le Leonesse ai rigori dopo una prova di resistenza nella Finalissima di Wembley e battendo una forte squadra tedesca per 2-1 a Norimberga. “Abbiamo fatto grandi passi avanti in questi quattro anni”, ha dichiarato Sundhage. “Abbiamo inserito nuovi giocatori e credo che siamo in una buona posizione”.
L’allenatore
Pia Sundhage è uno degli allenatori di maggior successo nel gioco femminile, avendo vinto due ori olimpici con gli Stati Uniti, raggiunto la finale di Coppa del Mondo nel 2011 e un argento olimpico con la Svezia. Nel 2019 ha assunto la guida del Brasile con la missione di ringiovanire la squadra e ristabilirne la leadership. Sundhage ha convocato più di 90 giocatori e ha formato una squadra composta per lo più da nuovi talenti. La sua squadra è fisicamente più forte e gioca per lo più in un sistema 4-4-2, con un’enfasi sui giocatori tecnici. Si reca in Australia e Nuova Zelanda fiduciosa: “Abbiamo una possibilità”.
La stella del calcio
Marta, sei volte vincitrice del premio Best Fifa Women’s Player, guida la squadra alla sua sesta Coppa del Mondo. Figura chiave dentro e fuori dal campo, è considerata una delle migliori di tutti i tempi. Questa sarà la sua ultima Coppa del Mondo e le piacerebbe chiudere vincendo il trofeo per la prima volta. Le sue compagne di squadra hanno fatto un patto: “Ci stiamo ispirando a ciò che l’Argentina ha fatto per Messi. Vogliamo fare lo stesso per Marta”, ha dichiarato Kerolin.
Stella nascente
A 17 anni, Aline Gomes ha un grande futuro. La centrocampista d’attacco ha una fisicità esplosiva, una grande capacità di dribbling e velocità. Ha fatto la gavetta nella Ferroviária e ha fatto il suo debutto internazionale contro l’Inghilterra a Wembley.
Lo sapevate?
Gabi Nunes ha sempre voluto diventare una calciatrice, ma non avrebbe mai immaginato di giocare al fianco della sua più grande ispirazione. Quando era più giovane, usava la password “Marta in the future” per i suoi account sui social media e, come molte ragazze brasiliane, sognava di incontrare la numero 10 del Brasile. Ora sono compagne di squadra.
La fine del calcio femminile in Brasile?
Il calcio femminile è stato vietato in Brasile per quasi 40 anni. Di conseguenza, questo sport cresce ancora lentamente nel Paese. La Coppa del Mondo del 2019 ha rappresentato un punto di svolta e negli ultimi quattro anni il campionato nazionale ha acquisito maggiore visibilità con partite trasmesse in televisione. I club hanno iniziato a investire maggiormente nelle loro squadre femminili, attirando più tifosi alle partite e stabilendo record di presenze.
Un obiettivo realistico per questa Coppa del Mondo?
Raggiungere le semifinali è l’obiettivo, anche se le recenti prestazioni contro l’Inghilterra nella Finalissima e l’amichevole contro la Germania hanno dimostrato che il Brasile può sognare più in grande. “Sono molto bravi e pronti a tutto”, ha detto Sundhage.