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Gara valida per l'undicesima giornata della Serie A 22/23. Da una parte c'è la truppa di Thiago Motta, ancora in cerca della sua identità....
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Il pagellino della Serie A 21-22

Giro di boa, pausa natalizia e tempo per ricaricare le energie. La prima parte della Serie A 21-22 si chiude con l’Inter “campione d’inverno”, Milan secondo e Napoli, Atalanta e Juventus pronte a battagliare per la Champions. Ovviamente non c’è solo questo: la sorpresa dell’Empoli, l’Hellas del Cholito Simeone e la cura Italiano alla Fiorentina, ma anche le note negative di Genoa, Cagliari e Salernitana.
Ecco il pagellino della Serie A 21-22.

Come è andato il pagellino della Serie A 21-22 per le prime quattro?

  • Inter 9: prima parte di stagione davvero entusiasmante per il popolo nerazzurro. Una situazione del genere era impensabile visto il terremoto delle cessioni di Hakimi, Lukaku e l’addio di Conte. Invece Marotta è stato bravissimo nell’individuare in Simone Inzaghi l’erede del tecnico salentino e in Dumfries, Dzeko e Chalanoglu le pedine giuste per mantenere competitiva l’Inter. La squadra gioca un bel calcio, molto più libero rispetto a quello contiano e diverte anche i palati più pretenziosi. Al momento i nerazzurri sono la squadra più forte in circolazione e dunque quella da battere
  • Milan 7,5: quello dei rossoneri è stata una prima parte di campionato in linea con le aspettative. Il Diavolo ha tenuto il passo dell’Inter e si trova a -4 dai cugini nerazzurri. Forse i punti potevano essere di più? Effettivamente sì visto che la squadra ha poi accusato una flessione nell’ultimo periodo, forse condizionata dagli infortuni. Resta il fatto che questo gruppo si è confermato competitivo e capace di giocare anche un bel calcio. Occhio dunque ai rossoneri nel girone di ritorno, che tra l’altro non disputeranno nemmeno le coppe. 
  • Napoli 6,5: una partenza a razzo quella dei partenopei, trascinati da un Oshimen sugli scudi. Anche qui si può fare un discorso simile al Milan visto i tanto infortuni che hanno penalizzato. C’è però una differenza: il Napoli è estremamente dipendente dalle giocate del nigeriano e infatti durante il suo periodo di assenza, il Napoli ha totalizzato nelle ultime sei partite solamente sette punti. Una squadra che ambisce alle prime posizioni non può dipendere esclusivamente da un solo singolo. 
  • Atalanta 6: girone d’andata molto discontinuo per i bergamaschi. La squadra di Gasperini ha alternato il calcio scintillante a prestazioni piuttosto mediocri. Le vittorie contro Napoli e Juventus avevano effettivamente lanciato gli orobici, ma il calo nelle ultime due gare ha frenato la corsa della Dea. Nonostante tutto l’Atalanta occupa meritatamente la quarta posizione. 

Juventus, Roma, Fiorentina e Lazio: rifondazione e ricostruzione 

  • Juventus 5: le premesse erano altre. Il ritorno di Massimiliano Allegri doveva sancire la rinascita dei bianconeri, ma la realtà è ben diversa. L’inizio è stato terrificante con due soli punti nelle prime quattro sfide. Poi tanta discontinuità e solo adesso la squadra sembra aver ritrovato una sua quadra, ma questo si vedrà solamente nell’intenso mese di gennaio. I bianconeri non convincono nel gioco, spesso si affidano al contropiede e fanno fatica a creare occasione e a convertirle in gol. Nonostante tutto la Juventus è a soli quattro punti di distacco dalla zona europea: forse è questa l’unica nota lieta di questa prima parte di stagione.
  • Roma 6: i giallorossi hanno alternato prestazioni ottime ad altre scialbe e incolore, dove erano palesi le difficoltà di gioco e realizzative. La vittoria di Bergamo contro l’Atalanta però potrebbe essere il punto su cui costruire il girone di ritorno. Tutto sommato però Mourinho non si sta comportando male, alla fine la squadra sta rispettando le aspettative di inizio stagione.
  • Fiorentina 7: quando si dice che l’allenatore è determinante. L’anno scorso la Fiorentina era in piena lotta salvezza, adesso è lì che lotta per un piazzamento europeo. Il merito è di Vincenzo Italiano, tecnico capace di rivitalizzare un ambiente depresso dopo le ultime disastrose stagioni. Davvero una bella sorpresa la Viola, ma nel girone di ritorno bisognerà continuare su questa strada. 
  • Lazio 5,5: situazione infuocata in casa biancoceleste tra risultati altalenanti e spogliatoio in piena burrasca. La squadra ha alternato grandi vittorie come quelle contro Roma e Inter a capitomboli come Verona e Sassuolo. Va detto che la squadra sta cambiando pelle con Sarri in panchina e sappiamo che questo è un processo non immediato. Serve un deciso cambio di passo nel girone di ritorno e anche un equilibrio tattico che al momento Sarri non è riuscito ancora a trovare. 

Il pagellino della Serie A 21-22 per le squadre di metà classifica 

  • Empoli 7,5: che sorpresa la squadra toscana. Il nono posto con 27 punti al giro di boa è il giusto premio per una squadra che non ha mai rinunciato ai propri principi cardine. I toscani giocano un calcio propositivo e si sono levate anche belle soddisfazioni come le vittorie a Torino contro la Juventus oppure al Maradona contro il Napoli. Andreazzoli ha creato il giusto mix tra gioventù ed esperienza, ma soprattutto si ta rivelando il giusto erede del post Alessio Dionisi. 
  • Bologna 6,5: i felsinei stanno giocando una stagione al di sopra delle aspettative, ma la squadra continua ad essere molto discontinua. Il salto di qualità chiesto da Mihajlović non è ancora avvenuto ed è un peccato perché c’è poco da rimproverare a questa squadra. Nel girone di ritorno però il livello dovrà essere inesorabilmente alzato per continuare a lottare per un piazzamento europeo. 
  • Torino 6,5: Juric ha rivitalizzato una squadra che arrivava da due stagione assolutamente negative. Una squadra non perfetta, ma il tecnico è riuscito a farla rendere più delle aspettative. Ora bisogna vedere il mercato di gennaio: il tecnico si aspetta dei rinforzi, vedremo se la società sarà in grado di accontentarlo. 
  • Verona 7: dopo le prime due gare di campionato serpeggiava la paura tra i gialloblù. Capito l’errore con Di Francesco, la società ha deciso di puntare su Igor Tudor e la scelta si è rivelata azzeccata. Una squadra divertente da vedere, trascinata da un Simeone formato superstar. Peccato per l’ultimo periodo un po’ balbettante, ma le promesse per un altrettanto buon girone di ritorno ci sono tutte.
  • Sassuolo 6: a fasi alterne. La squadra di Dionisi ha alternato momenti di grande calcio (vedasi la gara contro la Juventus) a passaggi a vuoto incomprensibili come nell’ultima gara contro il Bologna persa per 0-3. Dionisi sta facendo vedere comunque ottime cose, a lui si deve l’esplosione di elementi come Scamacca e Frattesi. La sensazione però è che la squadra debba ancora assimilare diverse dinamiche di gioco. 
  • Udinese 6: i friulani hanno avuto un girone d’andata alquanto ambiguo. Buone prestazioni, ma mai gioco convincente. Nonostante tutto la squadra è sempre rimasta in posizioni tranquille, ben distanziata da zone più difficili. L’ultimo periodo negativo però ha portato la società a sostituire Gotti con Cioffi e con il nuovo tecnico sono arrivati quattro punti con Milan e Cagliari. La permanenza nella massima serie italiana per i friulani non sembra essere in discussione. 

Sopra la linea di galleggiamento: Sampdoria, Venezia e Spezia

  • Sampdoria 5,5: sopra la linea di galleggiamento, ma che fatica per i blucerchiati. Inizio di stagione sottotono, poi una lenta ripresa. D’Aversa sembra aver trovato una quadra a questa squadra, però dalla Sampdoria era lecito aspettarsi di più sotto tutti i punti di vista. Al momento è una stagione senza infamia e senza lode, il punto più alto è stata la vittoria nel Derby della Lanterna contro i rivali cittadini del Genoa. 
  • Venezia 7: alzi la mano chi pensava di vedere i lagunari fuori dalla zona retrocessione e con 20 punti al giro di boa. Esatto, nessuno. Merito di Zanetti, tecnico che ha dato un’impronta ben precisa alla squadra in Serie B e che non ha voluto saperne di rivedere l’approccio in Serie A. Il Venezia è una squadra che, nonostante i limiti, gioca sempre la palla e propone un calcio propositivo. La salvezza è davvero possibile. 
  • Spezia 6: per il momento va bene così. La partenza di Vincenzo Italiano poteva essere una mazzata, così come la scelta di affidare la panchina a Thiago Motta. Al momento la squadra, pur con molte difficoltà, è riuscita a tenere il distacco dalla zona rossa della classifica. Ora arriva la parte più difficile: confermare quando di buono fatto anche nel girone di ritorno.

Il pagellino della Serie A 21-22 per la zona rossa

  • Genoa 4,5: una sola vittoria in 19 giornate di campionato e soli 11 punti conquistati. La classifica fa paura e il gioco della squadra pure. Al momento l’approdo di Shevchenko non ha portato frutti. Il destino della squadra passerà dai rinforzi del mercato di riparazione e dal girone di ritorno. Il cambio passo però dovrà esserci subito, ora i punti persi varranno il doppio. 
  • Cagliari 4: situazione terribile in casa sarda. Ad inizio stagione si pensava ad una salvezza tranquilla, ma fin da subito si vedeva che qualcosa non andava. L’approdo di Mazzarri al posto di Semplici non ha aiutato. La squadra gioca sempre peggio e soprattutto non sembra essere in grado di reagire. Il terremoto delle esclusioni di Godin e Caceres ha messo a nudo anche i problemi di spogliatoio della squadra. Serve svoltare al più presto, giocando un girone di ritorno a ritmo forsennato. Al momento però è difficile pensare ad un esito felice.
  • Salernitana 3: bello il ritorno in massima categoria dei campani, ma a che prezzo? Una squadra assemblata male e con molto giocatori non adatti al palcoscenico della Serie A. Mettiamoci anche la questione della cessione societaria e il gioco è fatto. Nemmeno il cambio allenatore con Colantuono ha rivitalizzato una squadra non da Serie A. Il voto più basso di questo pagellino della Serie A 21-22 va per forza ai campani. L’esperienza della Salernitana rafforzerà solamente quel partito che chiede a gran voce la diminuzione delle squadre in Serie A. 

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