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Salernitana Vs Atalanta: probabili formazioni e dove vederla

Gara valida per la trentacinquesima giornata del campionato italiano di Serie A 2023/2024. Contro i granata già ufficialmente retrocessione, per i bergamaschi non c'è...
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Il pagellone della Serie A 22/23

Si è chiusa da pochi giorni l’edizione numero 121 della Serie A. Un campionato anomalo perche’ caratterizzato dalla sosta di un mese, tra novembre e dicembre, per lasciare spazio ai Mondiali del Qatar, ma che ha visto un solo padrone, il Napoli di Luciano Spalletti, capace di dominare in lungo e in largo. Lazio, Inter, e Milan si devono accontentare della qualificazione in Champions League, Atalanta e Roma della Europa League, mentre la Juventus, Uefa permettendo, disputerà la Conference League. Retrocedono in B Sampdoria, e Cremonese in attesa della terza che uscirà fuori dallo spareggio tra Spezia e Verona. Ecco il pagellone della Serie A 22/23

PAGELLONE DELLA SERIE A 2023: I VOTI

ATALANTA 7: I bergamaschi sono riusciti a tornare in Europa dopo un anno di assenza. Gran parte del merito è di mister Gasperini che, pur non avendo a disposizione un organico forte, è riuscito ancora una volta a trasmettere un’identità di gioco capace di ottenere risultati.

BOLOGNA 7,5: la stagione dei felsinei si è rivelata al di sopra delle aspettative. Dopo un avvio disastroso sotto contratto guida di Mihajlovic, la squadra ha decisamente cambiato marcia con l’arrivo di Thiago Motta in panchina. Il tecnico italiano- brasiliano è stato bravo a portare avanti una idea di calcio pratica e moderna sfiorando la qualificazione in Europa.

CREMONESE 4,5: La retrocessione era a dir poco annunciata, visto l’organico non proprio all’altezza della massima serie con la quale hanno dovuto lavorare prima Alvini e poi Ballardini. Unica consolazione la semifinale di Coppa Italia.

EMPOLI 7: I toscani si soni dimostrati ancora una volta molto pratici, badando più ai risultati che al gioco senza mai rischiare la retrocessione.

FIORENTINA 6,5: Stagìone dai due volti quella dei viola. Per tutto il girone di andata, pur espressa un bel calcio, ha raccolto pochi punti tanto da navigare nella zona pericolante della classifica. Poi, tra febbraio e marzo, la squadra è riuscita finalmente ad esprimersi sui suoi livelli facendo sei punti in più rispetto alla passata stagione con in mezzo la finale di Coppa Italia raggiunta.

INTER 6: Per quanto fatto in campionato i nerazzurri meritano una sufficienza stiracchiata. Troppe le 12 sconfitte per una squadra che avrebbe dovuto contendere fino all’ultimo il titolo al Napoli. Buona la ripresa nel finale, ma ciò non cancella la delusione per quanto si sarebbe potuto fare.

JUVENTUS 5: l’annata dei bianconeri, pur essendo pesantemente condizionata dalla doppia penalizzazione, prima di 15 punti e poi di 10, è stata disastrosa. Con una rosa imbottita di campioni, non ha mai lottato per il titolo, tanto che già ad ottobre la distanza dalla capolista Napoli era già notevole.

LAZIO 9: Si è trattato di un autentico capolavoro quello firmato da Maurizio Sarri. Pur senza fare follie sul mercato, la società si è avvalsa della grande esperienza del suo tecnico, il quale, con giocatori funzionali al suo spartito di gioco, è riuscito a centrare il secondo posto, miglior piazzamento della gestione Lotito, che gli è valso una meritatissima qualificazione in Champions League.

LECCE 7: La salvezza conquistata dai salentini può ritenersi una sorta di miracolo. Con pochi investimenti sul mercato, la squadra di Baroni è riuscito ad ottenere il suo obiettivo con una giornata di anticipo. L’ avvio di campionato è stato decisamente sorprendente con tanti punti raccolti contro le big, per poi subire un calo fisiologico. Bravo il mister a tenere la barra dritta senza sbandare.

MILAN 7: Dopo lo scudetto conquistato lo scorso anno senza avere la rosa più forte, non è riuscito a ripetersi. Ma la stagione resta comunque in linea con l’obiettivo fissato dalla società ad inizio stagione, ovvero la qualificazione in Champions League in virtù del quarto posto ottenuto.

MONZA 8: Al loro primo anno di Serie A i brianzoli hanno firmato un’impresa. Dopo un inizio tutt’altro che incoraggiante, 1 punto in 5 partite, è arrivata la svolta con l’avvento in panchina di Palladino, capace di trasmettere una idea di calcio moderna che gli ha permesso di fare tanti punti e chiudere a metà classifica. La speranza per il futuro è che non si disperda questo patrimonio.

NAPOLI 10: Percorso pressoché perfetto dei partenopei che hanno riportato a casa lo scudetto dopo trentatré anni. La squadra di Spalletti non ha mai avuto avversari ai quali ha lasciato solo le briciole.

ROMA 5: Forse una delle delusioni più grandi di questo campionato. I giallorossi erano stati addirittura accreditati come i favoriti per il titolo, salvo poi sgonfiarsi cammin facendo anche per l’assenza totale di gioco. Unica consolazione il quinto posto e la conseguente qualificazione in Europa League.

SALERNITANA 8: La stagione dei granata si chiude con un voto alto, soprattutto se si considera come era iniziata. L’ andamento con mister Nicola è andato via via peggiorando costringendo la società ad esonerarlo per puntare su un tecnico di grande esperienza come Paulo Sousa che ha avuto il merito di trasmettere velocemente alla squadra la sua mentalità di gioco, basata sul pressing e recupero palla, raggiungendo la salvezza con tre turni di anticipo.

SAMPDORIA 4: Stagione fallimentare in campo e fuori per i blucerchiati culminata con l’inevitabile retrocessione in B.

SASSUOLO 7: Gli emiliani si sono rivelati ancora una volta un osso duro per tutte le dirette concorrenti alla salvezza. Nonostante un inizio difficile, la squadra è cresciuta nella seconda parte riuscendo a cogliere risultati preziosi e a risalire la classifica. Una citazione particolare la merita il tecnico Dionisi, capace di valorizzare come sempre tanti giovani dal futuro assicurato.

SPEZIA: in attesa dello spareggio

TORINO 7: la stagione dei granata è stata in linea con.le aspettative della società. L’ottavo posto finale per certi aspetti è addirittura sorprendente visto l’organico decisamente inferiore a quello dello scorso campionato, segno che mister Juric ha fatto un ottimo lavoro.

UDINESE 6,5: I friulani avrebbero meritato un voto più alto se la stagione si fosse chiusa già ad ottobre, dove hanno tenuto un rendimento altissimo fino a volare in testa alla classifica, costruendo la salvezza.. Invece, da gennaio in poi la truppa di Sottil si è afflosciata quasi come avesse pagato il grande sforzo iniziale.

VERONA: in attesa dello spareggio

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