Ogni edizione dei Giochi Olimpici racchiude storie diverse. Quelle degli atleti che sognano di conquistare una medaglia d’oro. Quella di coloro che sono orgogliosi di rappresentare i colori del proprio Paese a prescindere da quale sarà il risultato. Quelli che alle Olimpiadi ci arrivano per la prima volta, forse le storie più emozionanti da raccontare. Un di queste parla della squadra di basket femminile del Belgio. Un team che non era mai riuscito ad ottenere risultati di rilievo e che non aveva un gran peso a livello mondiale.
Fino allo scorso anno, quando il 9 febbraio, nella città di Ostenda, hanno raggiunto una storica qualificazione olimpica. La vittoria per 61 a 53 sulla Svezia nel torneo di qualificazione olimpica porta le cestiste nord europee a Tokyo 2020. Non solo, in tutto questo tempo, il progetto del basket femminile portato avanti dal Belgio ha avuto l’effetto di raggiungere anche le prime posizioni nel ranking mondiale portandolo alla posizione numero 6. In pratica, con le prime per aspirare ad una medaglia.
Secondo quanto scrive la redazione di Olympics.com, questo enorme progresso sarebbe imputabile alla intera squadra ma forse anche e soprattutto, ad una delle atlete in particolare: Emma Meesseman. A definire maggiormente il valore di questa ragazza, che gioca con apparecchi acustici in quanto parzialmente sorda, è il lunghissimo palmares conquistato a soli 28 anni. Ha vinto 4 volte la EuroLeague, più volte i campionati nazionali sia in Belgio che in Russia, più volte nominata miglior giocatrice della stagione. E tutto tra il 2011 e il 2019. Sempre Olympics.com ha chiesto alla Meesseman quale tra tutti questi trofeo l’ha resa più orgogliosa. Questa la risposta:
“Sono praticamente orgogliosa di tutto. Giocare per la squadra nazionale è sempre molto speciale perché gioco con le persone con cui sono cresciuta. Ci conosciamo da molto tempo e abbiamo avuto gli stessi sogni per molto tempo, ma tutto ciò che abbiamo fatto fino ad ora è sempre stata una prima volta. Il nostro primo campionato europeo, abbiamo vinto un bronzo per la prima volta. Giocare ai Mondiali? Prima volta. Qualificarsi per le Olimpiadi? Prima volta. Quindi non dirò che questo momentodella qualifcazione olimpica è il più grande, ma ricordo ancora come ci siamo sentiti quando ci siamo qualificati, è ancora così speciale ed emozionante oggi”.
Anche l’Italia ha potuto testare i progressi del Belgio agli Europei del 2017. Siamo infatti stati battuti ai quarti lasciando a loro l’ingresso in semifinale e la conquista della medaglia di bronzo, passaggio che è valso la qualificazione ai campionati mondiali dell’anno successivo.Ora resta da vedere se la favola del Belgio, della sua squadra di basket femminile, avrà un epilogo favorevole. Potrebbe anche arrivare una medaglia e sarebbe anche questa una “prima volta” storica. L’appuntamento è al Saitama Super Arena, martedì 27 luglio. Inserito nel gruppo C dei gironi preliminari femminili, il Belgio affronterà l’Australia.