La McLaren ha citato in giudizio la speranza della F1 e il campione IndyCar Alex Palou per oltre 23 milioni di dollari, dopo che il pilota spagnolo si è tirato indietro dal suo contratto con il colosso del motorsport.
Secondo il deposito del 29 settembre presso la High Court of Justice Business and Property Courts of England and Wales Commercial Court, Palou non aveva “alcun obbligo in sospeso ai sensi di qualsiasi contratto o accordo” che gli impedisse di unirsi alla McLaren al termine della stagione IndyCar.
Palou ha vinto il titolo IndyCar di questa stagione con 78 punti, il suo secondo titolo in tre stagioni, ma quest’estate ha comunicato alla McLaren che non si sarebbe unito a loro, scatenando una battaglia legale.
Il 26enne era già stato coinvolto in una battaglia contrattuale riguardante un accordo per lasciare il Chip Ganassi Racing con un anno di anticipo e unirsi alla McLaren come pilota di IndyCar e di F1 di riserva, prima che un accordo di mediazione gli permettesse di correre per la CGN ma di testare per la McLaren quest’anno.
Palou: La situazione della McLaren è triste
“Sono d’accordo che è triste”, ha detto Palou alla NBC il mese scorso. “Ho sempre cercato di essere una persona gentile e ho sempre pensato di fare le cose giuste. È così che la mia famiglia mi ha insegnato a fare le cose, e poi all’improvviso sembra che io faccia tutto sbagliato. Che non ascolto. E che faccio solo quello che sento in quel giorno”.
Il denaro richiesto dalla McLaren sarebbe legato alle sponsorizzazioni che aveva previsto di ottenere in virtù del suo coinvolgimento con la squadra, oltre ai costi necessari per svilupparlo per un posto in F1 e a un anticipo del suo stipendio per il 2024.
In una lettera inviata ai dipendenti di Arrows McLaren Racing in agosto, l’amministratore delegato Zak Brown ha dichiarato che: “Palou non ha intenzione di onorare [sic] il suo contratto con Arrow McLaren per la stagione 2024 e oltre”.
Questo è incredibilmente deludente, considerando l’impegno che ha preso con noi direttamente e pubblicamente, e il significativo investimento che abbiamo fatto su di lui sulla base di tale impegno”.
“Abbiamo dedicato molto tempo, denaro e risorse per prepararci ad accogliere Alex nel nostro team perché credevamo in lui e non vedevamo l’ora di ottenere vittorie in IndyCar con lui”.