Il Barber Motorsports Park apre la stagione 2021 della IndyCar series, e lo fa con…ritmo! O perlomeno, è grazie al passo gara che incorona il suo primo vincitore. Alex Palou, alla sua seconda stagione completa nella serie, onora il suo nuovo contratto con il team Ganassi vincendo alla grande il Grand Prix of Alabama. Lo spagnolo è un vero e proprio “martillo”, con un ritmo gara impressionante che gli consente di battere i favoriti della vigilia, Alexander Rossi ed il polesitter Patricio O’Ward, al traguardo rispettivamente al nono ed al quarto posto. Palou precede al traguardo altri due pesi massimi della serie, Will Power e Scott Dixon, i quali completano il podio. Bene Sebastien Bourdais, quinto al suo ritorno full time, così come Romain Grosjean, decimo alla sua primissima apparizione sul tosto tracciato alle porte di Birmingham. Concludono in top ten anche Rinus VeeKay (sesto), Graham Rahal (settimo) e Marcus Ericsson, ottavo. Non mancano le emozioni forti in gara, come l’episodio del primo giro.
IndyCar 2021, cosa succede nella gara del Barber?
La prima tornata della nuova stagione inizia con il botto. Josef Newgarden va sull’erba e si gira, causando una carambola che coinvolge parecchie vetture. Una di queste è quella di VeeKay, la quale non è seriamente danneggiata, a tal punto da riuscire a proseguire la corsa. Newgarder si scuserà a fine corsa per il casino che ha involontariamente combinato.
Il resto della gara si gioca sulle strategie. O’Ward e Rossi optano per una tattica sulle tre soste, in modo da imbarcare meno carburante e scappare via. Palou invece decide per le due soste, in modo da rimanere in pista il più a lungo possibile. La scelta dello spagnolo paga, grazie soprattutto ad un passo gara veloce e costante. Un vero e proprio “martillo”! Rossi e O’Ward, dal canto loro, pagano lo scotto di una sosta di troppo, che li fa perdere troppo tempo ed un posto sul podio. Ne approfittano le vecchie volpi della categoria: Power e Dixon non possono nulla contro Palou, ma salgono assieme a lui sul podio. Appena fuori c’è Bourdais, che porta la Dalla Honda del leggendario AJ Foyt ad un onorevolissimo quarto posto, frutto anche di un sorpasso di forza su un Pato O’Ward in crisi di sovrasterzo. Spettacolo puro in questa tappa d’apertura della serie Indycar.
La prima dei debutti eccellenti
Al Barber Motorsports Park la IndyCar saluta gli esordienti classe 2021, con tre nomi di peso. Il migliore dei rookies è Romain Grosjean, decimo su una pista che non aveva mai visto prima d’ora. L’ex di F1 gestisce la Dallara del team Coyne-Ware in maniera impeccabile, grazie anche all’esperienza maturata nella massima formula. Bene anche Scott McLaughlin, 14esimo. Il neozelandese, tre volte iridato della Supercars australiana, se la cava bene nonostante non corra in monoposto da una vita. Qualche difficoltà di troppo per Jimmie Johnson, 19esimo a tre giri di distacco da Paolu. Il sette volte iridato NASCAR sopravvive alla carambola del primo giro, cosa a cui è abituato nella Cup Series. Ha molta meno dimestichezza con le turbolenze generate dalle monoposto, cosa che lo tradisce al decimo giro, in cui si gira mentre segue Rinus VeeKay. Avrà tempo per rifarsi il prossimo weekend, al GP di St.Petersburg sotto il cocente sole della Florida.
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