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Inter finanze: una montagna troppo alta da scalare

Il Presidente dell’Inter Steven Zhang è stato chiaro ieri 10 Maggio 2021 quando ha parlato ad Antonio Conte e alla squadra. Le sue parole non sono piaciute a nessuno e le proteste si sono fatte sempre più forti. Il problema più importante per la società è quella di ridurre i costi e inevitabilmente si devono toccare i portafogli dei calciatori e del Mister per risanare le finanze dell’Inter piene di debiti da smaltire al più presto.


Bastoni rinnovo: è possibile solo alla cifra concordata


Inter finanze: che cosa ha detto Zhang?

Una polveriera pronta ad esplodere, infatti la capolista nerazzurra deve correre ai ripari se vuole costruire un ciclo vincente e non solo un apparizione sporadica e momentanea. Il figlio di Jindong ha sottolineato l’importanza di ridurre i costi e ha chiesto di rinunciare alle mensilità di marzo e aprile per non appesantire il bilancio in chiusura il 30 Giugno. Non solo: il Presidente Zhang ha anche annunciato che è intenzione della proprietà tagliare gli stipendi in modo permanente ed è su questo aspetto che si è eretto un muro di malcontento.

Ovviamente i giocatori non hanno intenzione di rinunciare alle loro mensilità, ma sarebbero disposti a posticiparle di un anno. Il taglio dell’attuale stipendio è stato invece mal digerito. Soprattutto perché alcuni di loro avevano già definito un aumento salariale con contratti già pronti solo da firmare. Questo è il caso di Stefan de Vrij, Alessandro Bastoni e Lautaro Martinez che ancora non sanno quando firmeranno il nuovo contratto e intanto dovranno rinunciare a parte di quello attuale.

Inter: si può costruire senza distruggere?

Tutti i calciatori stanno benissimo all’Inter, il gruppo è compatto e c’è la convinzione che pur senza investimenti l’Inter possa vincere almeno altri due Scudetti dopo quello appena conquistato. Basterebbe non smantellare la rosa (salvo i giocatori in scadenza che andrebbero rimpiazzati) e lasciarla in mano ad Antonio Conte per continuare a vincere in Italia e provare l’assalto in Europa senza considerarla però la competizione primaria.   Non c’è quindi ostruzionismo netto da parte della squadra c’è apertura ma la proprietà dopo i sacrifici di questi mesi, non dovrebbe pretenderne altri. Non quelli esposti nell’incontro con Zhang. Sì al posticipo delle due mensilità, no alla rinuncia delle stesse o al taglio dello stipendio. E soprattutto bisognerà mantenere le promesse di rinnovo. E per ultimo si dovrebbe confermare Conte che è la condizione imprescindibile per la squadra per continuare il percorso vincente intrapreso.

Inter finanze: quali sono le reali difficoltà?

Al momento queste garanzie sono complicate perché Suning non ha ancora risolto le sue problematiche finanziarie e sta lavorando soprattutto alla riduzione dei costi. E se non passasse dalla decurtazione degli ingaggi dovrebbe obbligatoriamente trasferirsi in sede di mercato con la cessione di uno o due giocatori che ad oggi hanno richieste e il rischio di non incassare grosse cifre è alto, soprattutto in tempi di contrazione economica. Giocatori come Nicolò Barella, Romelu Lukaku, Martinez e Bastoni per esempio sono stimati in ambito internazionale e non sono mancati i sondaggi da parte di altri club con i rispettivi agenti. Chiaro che se Zhang fosse costretto ad ascoltare offerte, queste arriverebbero a stretto giro e sicuramente non sarebbero altissime. 

Inter: quale soluzione potrebbe salvare le finanze?

Se arrivasse il prestito di cui tanto si parla Suning riuscirebbe a guadagnare tempo e magari rinvierebbe di qualche mese il problema continuando a navigare a vista. Ma per questo servirà pazientare e soprattutto non forzare troppo la mano con i calciatori. Conte vorrà rimanere all’Inter o andarsene da vincitore con un anno di anticipo? I patti tra il tecnico e Giuseppe Marotta erano chiari: riportare l’Inter a vincere nel giro di tre anni. E l’ex ct ci è riuscito dopo due stagioni in un modo che molti nemmeno osavano immaginare.

Il suo contratto con l’Inter scade il 30 giugno 2022. Questo significa che il tecnico ha un’altra stagione garantita a oltre 12 milioni di euro netti di stipendio. Rescindere il contratto è assolutamente plausibile e concesso ma se la decisione fosse di Conte avrebbe un costo da non sottovalutare. Rinunciare a un intero anno di stipendio sarebbe di gran lunga peggio di lasciare sul tavolo solo due mensilità come sta chiedendo il presidente Steven Zhang. E all’orizzonte non si vedono altri top club europei disposti ad assumerlo, con un ingaggio di quella portata.

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