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Invasione di pista scongiurata a Silverstone: arrestati i manifestanti

In gara si è visto poco, ma a Silverstone abbiamo rischiato l’invasione di pista. Già prima del fine settimana, la polizia di Northampton aveva avvisato la F1 che alcuni attivisti stavano organizzando una manifestazione proprio il giorno della gara. Ma grazie ad un intervento tempestivo, gli autori sono stati arrestati poco prima che superassero le barricate. La comunicazione viene dalla stessa F1, la quale ha criticato pesantemente l’operato dei manifestanti. Tra le altre cose, la bandiera rossa per l’incidente di Guanyu Zhou ha facilitato il blocco della protesta, proprio mentre i soggetti stavano per entrare nel circuito.

Invasione di pista a Silverstone: cosa è successo?

L’allarme è scattato giovedì, quando fonti d’intelligence avevano avvisato che un gruppo di attivisti stavano preparando un sit-in proprio il giorno della gara. La F1 ha aumentato le misure di sicurezza, ma alla fine i manifestanti si sono presentati. Durante il primo via sette di loro hanno provato ad arrampicarsi sulle reti per entrare in pista, ma sono stati bloccati. Nello stesso momento, la direzione gara aveva fermato la corsa per l’incidente di Zhou, ed erano in corso le operazioni di soccorso. Max Verstappen stava sopraggiungendo nel luogo in cui stava iniziando l’assalto: ancora qualche minuto e si sarebbe sfiorata la tragedia. Di nuovo.

Chi sono gli autori?

Da quanto risulta dalle prime indagini, gli attivisti appartengono a “Just Stop Oil”, un’organizzazione ambientalista. Commentando l’accaduto a Motorsport.com, il CEO della Formula 1 Stefano Domenicali è stato abbastanza duro: “Tutti hanno il diritto di esprimersi, ma nessuno ha il diritto di mettere in pericolo delle vite“, ha detto l’ex ds Ferrari. “Le azioni di un piccolo gruppo di persone oggi sono state completamente irresponsabili e pericolose. Ringraziamo le forze dell’ordine per il loro grande lavoro, e non dovremmo essere compiacenti riguardo al rischio che questa situazione ha rappresentato per la sicurezza dei piloti, dei commissari, dei tifosi e di questi individui stessi“. Più combattuti i piloti, i quali hanno ammesso di sposare la causa del manifestanti ma hanno condannato la loro decisione di invadere la pista, bollandola come inutile e pericolosa. Attualmente i sette attivisti sono in custodia presso la polizia del Northamptonshire, le cui indagini sono in corso. Just Stop Oil ha rivendicato l’azione sul proprio profilo Twitter.


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