Jimmie Johnson cambia vita. Dopo aver passato vent’anni della sua vita a correre nella NASCAR, vincendo sette campionati, il campionissimo della California si lancia in un’avventura che ha sempre sognato di fare: la IndyCar. Più facile a dirsi che a farsi, visto che la nuova sfida in questo nuovo campionato richiede una preparazione diversa da quella a cui era abituato, soprattutto a livello fisico. In un’intervista al Wall Street Journal, il numero 48 ha spiegato in che modo è cambiata la sua preparazione atletica, nel passaggio dalla NASCAR alla IndyCar.
Jimmie Johnson e la IndyCar: l’ultima sfida della leggenda della NASCAR
Qual è la preparazione atletica di Jimmie Johnson?
Il primo problema che JJ ha dovuto affrontare fin dai primi test è la differenza dinamica delle vetture. Le NASCAR pesano quasi due tonnellate, hanno il servosterzo e l’abitacolo chiuso, che in parte compensa l’accelerazione laterale in curva. Le IndyCar sono di tutt’altra pasta: pesano appena 800 Kg, hanno sospensioni molto più rigide, tonnellate di carico aerodinamico, niente servosterzo. Il risultato è che Jimmie ha dovuto allenare molto di più le braccia ed il collo, date le maggiori sollecitazioni. Senza trascurare le game, che devono azionare il pedale più importante di tutti: l’acceleratore!
No pain, no gain
Per rinforzare i muscoli del collo, Johnson si è attrezzato con uno strumento ingegnoso. Si chiama Iron Neck, ed è una specie di peso che s’indossa sulla testa, come una specie di strano cappello. L’Iron Neck ha un gancio che si attacca a dei pesi, che permette di compiere esercizi di vario tipo. Ed ha anche un aspetto buffo. “Le mie figlie pensano che sono un supereroe quando lo indosso“, ci scherza su. “Anche mia moglie si mette a ridere“.
Per resistere alle sollecitazioni in curva, Johnson ha lavorato sulla resistenza fisica. Per aumentare la forza nelle gambe, ha aggiunto al tradizionale squat anche altri esercizi, come il jump squat ed i push up esplosivi. Il personal trainer insiste molto su questo aspetto, come ha sottolineato lo stesso pilota. “non ne ho mai fatti così tanti in vita mia“, ha commentato. Infine, il lavoro si è concentrato sulla resistenza tout court, praticando ciclismo con percorrenze anche di 13 Km. In palestra, gli allenatori lo hanno messo sullo SkiErg, uno speciale remoergometro che simula le movenze dello sci nordico. “Odio quella macchina“, ha commentato il 46enne. “facciamo diversi cicli di allenamento con essa, e sono sempre molto dolorosi“.
Nel 2021, Jimmie Johnson correrà nella IndyCar Series con il Chip Ganassi Racing, disputando le gare sui circuiti stradali e cittadini. Sugli ovali sarà rimpiazzato da Tony Kanaan, il quale sarà al via della prossima 500 miglia di Indianapolis.
Indianapolis 500, entry list: la carica dei 36 (provvisori)