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Lazio e Sarri: l’equilibrio non ancora trovato

La Lazio e Sarri devono ancora trovare il loro equilibrio ideale. Il mister toscano è arrivato a Roma solo l’estate scorsa quando è subentrato a Simone Inzaghi che si è trasferito all’Inter. Da quel momento in poi, l’allenatore ha cominciato a costruire un progetto del tutto nuovo e che sicuramente richiederà del tempo prima di dare i suoi frutti. I risultati dei biancocelesti evidenziano come ci sia ancora molto lavoro da fare.


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Lazio e Sarri: quanto dureranno ancora le prove di convivenza?

Quando Simone Inzaghi ha lasciato Roma per trasferirsi all’Inter, salutando quindi la Lazio, si è definitivamente chiuso un ciclo. All’allenatore piacentino è subentrato Maurizio Sarri che ha rivoluzionato tutti i piani e gli schemi all’interno della squadra. Quando si comincia un nuovo progetto è risaputo che per completarlo o almeno mettere basi solide, sia necessario del tempo. La piazza biancoceleste infatti non deve nutrire grandi aspettative nei confronti di questa stagione perché è solo il primo anno di una nuova era. La necessità di tempo non deve però essere una scusa per quanto riguarda i risultati: le vittorie tardano ad arrivare e il numero delle sconfitte è invece maggiore. Basti pensare alla figuraccia rimediata in Coppa Italia contro il Milan.

I rossoneri stanno vivendo un ottimo periodo è vero, ma i capitolini sono scesi sul campo di San Siro senza determinazione o aggressività. Cosa manca quindi? È la squadra che deve ancora adattarsi al nuovo modulo? O è proprio una questione più ampia ossia: bisogna cambiare tutto ripartendo da zero? Forse è proprio questo che servirebbe. Tolti i giocatori indispensabili sarebbe cosa buona e giusta operare nel mercato (ormai estivo, perché in quello invernale si è riusciti a fare poco), che la prossima volta deve accontentare Sarri che pretende giocatori adatti ai suoi schemi. Poi andrebbe sistemata la zona difensiva, anello debole della Lazio che però la società sembra non curare. Quindi non si sa quanto durerà ancora il periodo di assestamento tra allenatore e squadra, e non si può nemmeno “incolpare” Sarri per non dimostrare “quell’empatia” che magari era solita di Inzaghi. Tempo, ci vuole solo tempo e magari imparando a prendere le giuste misure, arriveranno anche le soddisfazioni.