La Supercoppa ha confermato la crescita dell’Inter e i problemi strutturali e di gioco dei bianconeri. La vittoria nerazzurra assume contorni anche simbolici, perché le gerarchie sono state capovolte completamente. Ora deve essere brava l’Inter ad aprire un nuovo ciclo.
Le gerarchie sono state capovolte, ma l’Inter può davvero aprire un ciclo?
Ci sono delle similitudine tra il ciclo bianconero e quello interista. Le vittorie con Conte con giocatori non top player, ma affamati e i successivi addii del salentino e gli arrivi di Allegri e Simone Inzaghi, tecnici capaci di raccoglierne le rispettive eredità. La vittoria in Supercoppa può aprire un ciclo importante per i colori nerazzurri.
Al momento nessuna squadra in Italia può vantare un progetto tecnico alla pari di quello interista. Un tecnico che si sta consacrando, una squadra completa sotto tutti i punti di vista e una società capace di saper lavorare anche in situazioni difficili come quella dell’estate passata. I giocatori sono funzionali al sistema di gioco impiantato da Conte e perfezionato anche esteticamente da Inzaghi. L’occasione di diventare il nuovo riferimento del calcio italiano è troppo ghiotta per non provare a raccoglierla e le basi per poterlo diventare ci sono tutte e sono anche solide. Ormai le gerarchie sono state ribaltate.
La Juventus ha abdicato al trono
Con l’Udinese sarà fondamentale ritrovare la vittoria per dare continuità alla prestazione dell’Olimpico e dimenticare la brutta sconfitta in Supercoppa. La sfida del 12 gennaio tuttavia ha sancito la definitiva caduta dei bianconeri dal trono. Il ritorno di Allegri aveva ipotizzato un rientro forte della Juventus ai vertici, ma la realtà è un’altra. Il divario con l’Inter è veramente ampio e difficilmente si colmerà in poco tempo.
In casa bianconera sembra esserci una grande confusione. La questione Dybala tiene banco, rinnoverà oppure saluterà a parametro zero? Una situazione che la stessa società ha trasformato in un problema che si poteva evitare tranquillamente. In campo la Juventus non decolla. Squadra troppo rinunciataria e difensivista, un gioco che andava bene fino a venti anni fa. Non convince Massimiliano Allegri, sono troppe le scelte tattiche che destano perplessità. Che senso ha avuto riprendere il tecnico livornese dopo due anni di giochismo prima con Sarri e poi con Pirlo? L’anno scorso con quest’ultimo in panchina la Juventus aveva già un trofeo in bacheca.
Chiudiamo con una domanda: quanti giocatori della Juventus scesa in campo sarebbero titolari in questa Inter? Probabilmente nessuno, un chiaro indizio su come tra le due squadre ci sia una grande distanza.