Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio del Messico e ha fatto l’ennesimo, importante passo in avanti verso il sesto titolo mondiale. Il pilota britannico è riuscito a primeggiare beffando le Ferrari di Sebastian Vettel e Charles Leclerc con una perfetta strategia ai box, e approfittando anche di qualche errore di valutazione sui pit-stop da parte della scuderia del cavallino rampante. Insieme a lui, sul podio, sono saliti proprio il tedesco numero 5 del team di Maranello e Valtteri Bottas, compagno di squadra in Mercedes.
GP Messico, la Mercedes fa 100: Hamilton ad un passo dal titolo
Nonostante il successo, il fuoriclasse inglese non ha potuto (ancora) brindare all’iride. Infatti avrebbe dovuto accumulare un vantaggio di 14 punti proprio su Bottas al termine della corsa ma, siccome il finlandese è riuscito ad agguantare la terza piazza, dovrà attendere ancora un po’ prima di poter festeggiare l’ennesimo mondiale della carriera. Ovviamente ormai si attende soltanto il verdetto aritmetico, visto che soprattutto grazie agli ottimi risultati raggiunti nella prima fase della stagione 2019 di Formula 1, il numero 44 della Mercedes ha scavato un solco importante dapprima nei confronti dei due piloti della Ferrari, e poi verso il compagno di scuderia, il quale ha provato a contrastarlo solo nei primissimi Gran Premi dell’anno.
Ormai mancano soltanto tre competizioni alla chiusura della stagione, ovvero quelle degli Stati Uniti (Austin), del Brasile (San Paolo) e di Abu Dhabi (Yas Marina). Attualmente in classifica Lewis Hamilton ha 363 punti, mentre alle sue spalle Valtteri Bottas è secondo a quota 289, accusando un distacco dal campione britannico di ben 74 lunghezze. Tutto ciò potrebbe consentire al 34enne di Stevenage di brindare alla sesta corona iridata già nel prossime fine settimana ad Austin.
Vediamo, dunque, quali sono le combinazioni che consentiranno a Hamilton di mettere matematicamente le mani sul campionato del mondo.
Lewis Hamilton: cosa deve fare per laurearsi campione del mondo ad Austin
Lewis Hamilton a questo punto della stagione vorrà al più presto chiudere la pratica mondiale, andando a conquistare il sesto titolo della sua carriera già al termine del prossimo Gran Premio degli Stati Uniti. In effetti, considerando i 74 punti di vantaggio su Bottas (l’unico dei suoi avversari aritmeticamente ancora in corsa) dovrà ritrovarsi alla bandierà a scacchi con 52 lunghezze sul finlandese. Solo in questo modo, infatti, potrà approdare prima in Brasile e poi ad Abu Dhabi con l’iride già in tasca.
Guardando alle combinazioni che consentiranno a The Hammer di confermarsi in vetta alla classifica mondiale, ovviamente per mettersi al riparo da qualsiasi calcolo dovrà arrivare davanti a Bottas. Invece, qualora quest’ultimo dovesse riuscire ad agguantare il primo posto, all’inglese basterebbe giungere tra i primi otto per festeggiare. Infine se il compagno di squadra in Mercedes non dovesse trionfare, anche in questa circostanza potrebbe stappare lo champagne.
Per capire ulteriormente che ormai si tratta solo di una questione di pazienza e di attesa per il fuoriclasse inglese, basta analizzare il dato relativo ai tre Gran Premi rimanenti in calendario. Infatti se Bottas dovesse arrivare primo negli Stati Uniti, in Brasile e ad Abu Dhabi, facendo segnare il giro veloce in tutte e tre le occasioni, Hamilton potrebbe anche accontentarsi di un semplice ottavo posto in tre competizioni per iscrivere per la sesta volta il suo nome nell’albo d’oro dei campioni del mondo della Formula 1.