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L’Unione Europea salva il Motorsport: la FIA ringrazia

La FIA ed il motorsport in genere possono tirare un sospiro di sollievo, dopo che l’Unione Europea ha deciso di graziare le corse. Dal 2017, il Parlamento Europeo sta discutendo di una normativa comunitaria per imporre l’assicurazione di responsabilità civile per qualunque veicolo a motore, sia che giri nel traffico che su una proprietà privata (come una pista ad esempio). Una soluzione che rischiava di ammazzare il mondo delle cose, perché con i premi da pagare si rischiava il collasso economico dell’intero settore. Fortunatamente, l’UE ha approvato una soluzione provvisoria, che esclude le auto da corsa. Una vittoria totale per la Federazione Internazionale, con il suo presidente Jean Todt che ha ringraziato personalmente gli organi istituzionali per il loro lavoro. Ma cerchiamo di capire meglio questa spinosa vicenda.

FIA Unione Europea: cos’è questa storia delle assicurazioni?

Questa follia nasce da alcuni episodi di cronaca. Il primo è avvenuto in Portogallo nel 2006, quando un giovane è morto in un incidente d’auto. Il ragazzo aveva preso di nascosto la vettura della madre, e si era schiantato in una proprietà privata. L’assicurazione non ha coperto i danni, che sono stati pagati dal fondo statale per le vittime della strada, che poi si è rivalso sulla donna. Ma l’episodio più eclatante è stato il famoso “caso Vnuk”, il quale ha dato erroneamente il nome al provvedimento. In Slovenia, un trattore ha colpito accidentalmente una scala (o una balla di fieno, le fonti qui differiscono) facendo precipitare chi vi era sopra. L’uomo, di nome Damjan Vnuk, ha chiesto un risarcimento, ma l’assicurazione non ha scucito un centesimo perché il sinistro era avvenuto in una strada non pubblica. Ne è seguita una causa legale, arrivata fino alla Corte di Giustizia Europea. Vnuk ha vinto l’ultima causa nel 2014, creando il precedente.

Motorsport in pericolo?

Dopo il caso Vnuk, l’UE ha deciso di creare una normativa unica per tutti gli stati membri, allo scopo di estendere la copertura per responsabilità civile anche nelle proprietà dei privati. Nel 2017 viene approvata la prima versione del provvedimento, che imponeva la polizza RC per qualunque veicolo, che sia auto, moto, camion, trattore, o veicolo da corsa. Persino i tosaerba dovevano essere assicurati! Questo ha messo in agitazione gli addetti ai lavori del motorsport, terrorizzati all’idea di pagare premi anche milionari. La FIA, con la collaborazione delle federazioni locali come la DMSB (la federazione tedesca) ha fatto pressioni sull’UE per ottenere un’esenzione, ma da Bruxelles sono stati irremovibili. Finora.

Con l’esenzione approvata nelle ultime ore, il mondo delle corse è salvo. Non c’è l’obbligo di contrarre assicurazioni di Responsabilità Civile nel mondo racing, così come per i veicolo ad uso ludico e privato. Dopo momenti di pazzia, l’Europa dei burocrati riprende contatto con la realtà, rimediando ai suoi stessi errori. “Nel quadro di questo accordo, siamo riusciti a prevenire un’assurda regolamentazione eccessiva degli sport motoristici e delle e-bike“, ha affermato Dita Cherenzova, relatrice del Parlamento Europeo. “Abbiamo anche dato agli Stati membri la possibilità di escludere gli giocattoli per bambini e tosaerba“. Dopo l’ultima approvazione, la direttiva resterà in vacatio legis per 24 mesi, in modo da dare il tempo agli Stati membri di adeguarsi.


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