Marco Materazzi spegne oggi 47 candeline. Il difensore ex Inter e Nazionale si è ritirato nel 2011 a seguito di una lunga carriera che l’ha visto giocare in Serie A ma anche nella categoria minore, la B. Giocatore dal carattere forte, non ha mai mancato di far parlare di sé. Rimarrà nella storia del calcio l’episodio della testata di Zidane alla finale dei Mondiali del 2006 a Berlino, quando il difensore provocò con alcune allusioni, la reazione del centrocampista francese. Ad oggi vanta anche un’esperienza come allenatore.
Marco Materazzi, la biografia
Nato a Lecce il 19 agosto 1973, mostra fin da piccolo uno spiccato talento per il calcio che inizia a praticare seriamente da bambino quando entra a far parte delle giovanili di Lazio prima e di Messina poi. Dal 1991 al 1993 gioca con il Tor di Quinto per poi trasferirsi al Marsala e al Trapani. Un periodo importante per la carriera di Materazzi fu quello del Perugia con cui si affermò e vinse il Campionato Primavera prima di passare ad un’altra squadra: il Carpi.
La vera svolta nella sua carriera, quella che lo renderà noto ai più, avvenne però nel 2001 quando l’Inter lo acquistò. “La storia d’amore” fra il difensore e i nerazzurri durò ben 10 anni, nei quali il club guidato da Moratti vinse numerosi trofei. Cinque scudetti consecutivi (dal 2006 al 2010), quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane, una Champions League e un Mondiale per club FIFA. Quando la panchina dell’Inter venne affidata alla guida di Roberto Mancini, cominciò un ciclo molto positivo per Materazzi. Inizialmente il difensore non trovò spazio fra gli undici titolari, riuscì però a ritagliarsi un ruolo da protagonista dopo i successi con la Nazionale.
Con José Mourinho, che arrivò a Milano subito dopo Mancini, Materazzi venne schiarato in campo molto sporadicamente, però potè arricchire il proprio palmares grazie ai successi che l’Inter riuscì ad ottenere. Nel 2011 rescisse il contratto con i nerazzurri e volò in India dove divenne giocatore e allenatore dei Chennai Titans. Materazzi si è ritirato l’1 gennaio 2016.