Ora è davvero ufficiale: Maurizio Sarri è il nuovo allenatore della Juventus. Una trattativa nata quando tutti davano come favoriti alla panchina bianconera uno tra Pep Guardiola e Mauricio Pochettino.
Nella giornata di Domenica, intorno alle 15.00, Juventus e Chelsea sui rispettivi siti hanno diramato, contemporaneamente, il comunicato con cui si ufficializzava il passaggio del tecnico Toscano da Londra a Torino.
Sul sito del Chelsea ci sono stati i ringraziamenti di Marina Granovskaja, braccio destro e moglie del patron Abramovich:
“Nei colloqui che abbiamo avuto dopo la finale di Europa League, Maurizio ci ha manifestato quanto forte fosse il suo desiderio di tornare nel suo Paese, spiegando quanto per lui fosse importante tornare a lavorare in Italia e stare vicino alla sua famiglia”, si legge. “A Maurizio vanno i ringraziamenti da parte di tutti noi per il lavoro svolto da lui e dal suo staff, per aver vinto l’Europa League, per averci portato a un’altra finale e al terzo posto in campionato. Inoltre vogliamo congratularci con lui per essersi assicurato un posto importante in serie A e gli auguriamo buona fortuna per il futuro”.
Sul sito della Juventus sono state riportate le tappe più significative della carriera di Sarri: dagli anni di Empoli, ai 3 di Napoli con lo scudetto sfiorato, finendo con l’anno di Londra dove ha vinto la sua prima Europa League. Infine il caloroso benvenuto per un binomio che si prospetta vincente:
E adesso inizia per lui l’avventura in bianconero: benvenuto alla Juventus!
Sarri ha firmato un contratto triennale fino al 30 Giugno 2022. La presentazione ufficiale potrebbe esserci Mercoledì 19 Giugno, ma per ora niente è ancora deciso. Pochi dubbi per il luogo: si terrà come sempre all’Allianz Stadium.
Sarri alla Juve è una rivoluzione, sia per il tecnico che per l’ambiente. Per 3 anni rivali in campo, con la sfida scudetto del 2018 in cui Sarri sfiorò con il Napoli uno storico scudetto, ma rivali anche fuori con dichiarazioni che ancora oggi a Torino non vengono ben ricordate. La concezione Sarrista è semplice: arrivare alla vittoria tramite la bellezza del gioco.
Dall’altra parte la concezione di calcio in quel di Torino è sempre stata completamente diversa, come testimonia il motto della società: “Vincere non è importante ma l’unica cosa che conta”. Vincere, con ogni mezzo, anche giocando in modo pragmatico e non di certo spettacolare.
Il binomio Sarri – Juve inizia ufficialmente e non potrà che regalare vittorie e spettacolo. Due mondi opposti che si attraggono.