Il giorno di Alonso Lopez e della Boscoscuro è oggi. Lo spagnolo del team SpeedUp è il trionfatore del GP di San Marino della classe Moto2: è il primo trionfo in carriera per Alonso, il primo stagionale per il team di Luca Boscoscuro. Sorridono Aron Canet, secondo, e Augusto Fernandez, terzo e di nuovo leader del mondiale. Celestino Vietti cade e precipita nel mondiale. Non è il solo italiano a mancare l’appuntamento al traguardo, anzi: la pattuglia tricolore è letteralmente decimata! Il resto della top ten, dal quarto al decimo: Albert Arenas, Ai Ogura, Pedro Acosta, Tony Arbolino, Somkiat Chantra, Joe Roberts e Jeremy Alcoba.
GP San Marino Moto2: il venerdì intermedio a Misano
Moto2, GP di San Marino: cosa succede in gara?
Vietti non sfrutta alla grande la pole, incastrato nel “panino” spagnolo di Arenas e Lopez. Quest’ultimo si ritrova in testa dopo tre curve, e opta per l’unica opzione possibile: restare davanti. Inizia a spingere con un ritmo impressionante, accumulando un piccolo vantaggio che nessuno riesce a colmare. Vietti, invece, lotta con un anteriore che non da alcun feeling, superato più e più volte da Canet. La curva cinque, la seconda del Rio, è fatale per Celestino, finito un pelino troppo largo. Il piemontese prova a ripartire, ma la zona punti è troppo lontana. Il ritiro è inevitabile. Il suo svantaggio nel mondiale sale a 39 punti dal ritrovato leader, Augusto Fernandez. Il titolo è andato? Fernandez, dal canto suo, risale la china a suo modo, nella seconda parte di gara. Passa Ai Ogura (penalizzato dalla gomma più morbida al posteriore) per la quarta posizione, poi lotta con Arenas per il podio. Dopo vari tentativi, Il “Conejo” buca il campione Moto3 2020 nel cambio di direzione, dopo la seconda curva del Carro.
Italiani (quasi) decimati
Il GP di Misano è un’ecatombe per i piloti italiani. Alla caduta di Vietti segue quella di Mattia Pasini, alla seconda wild card della stagione. Peccato, era in top five. Finiscono a terra anche Lorenzo Dalla Porta, alla sua migliore gara dell’anno e Niccolò Antonelli. Simone Corsi si ferma per un inconveniente tecnico. Rimangono in gara solo Arbolino e Alessandro Zaccone. “Arbo” è in lotta per la top five, ma è penalizzato, come Ogura, dalla gomma morbida al posteriore. L’usura distrugge ogni speranza di gara, e perde anche il sesto posto all’ultimo giro contro Pedro Acosta. Più fortunato, nella sua economia di gara, “Zac”, che grazie alle cadute sale al 15esimo posto. Il pilota di Saludecio si porta a casa un punticino, che fa morale anche in ottica 2023.