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Moto3, GP Argentina: un pazzo venerdì…al sabato

La Moto3 vive il paradosso temporale del GP d’Argentina, che disputa al sabato quelle prove libere che di solito si fanno il venerdì. Tutta colpa di un aereo a cui si è scassato il motore…alla fine, si riesce a girare, ma con un programma decisamente compresso. Anziché tre sessioni da 40 minuti ciascuna, due sessioni da 50 minuti, che riducono la perdita di tempo per il setting a soli 20 minuti. Il tutto a poche ore dall’inizio delle qualifiche, dalla serie tutto in un fiato. Che fatica essere piloti…


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Moto3, GP Argentina: che succede nelle prove libere?

Nella sessione del mattino la pista è talmente sporca che i tempi scendono di oltre un secondo mano a mano che i rider inanellano i giri. Alla fine là davanti c’è Dennis Foggia, che conferma il suo stato di forma. La sua Honda è l’unica della top 14, assieme a quella del compagno di squadra Tatsuki Suzuki e del rookie Scott Hogden. Il resto è un filotto di KTM-Husqvarna-Gas Gas-CFMoto, la cui RC250 sembra adattarsi meglio alla sinuosità di Termas. Nelle FP2 Hogden esce subito di scena, non riuscendo a migliorarsi e cadendo a cinque minuti dal termine. Foggia riparte dalla prima posizione, ma nel corso del turno viene battuto da Sergio Garcia per un centesimo.

Attacco al tempo

Il time attack, quello che decide le quattordici posizioni che accedono al Q2, si giocano negli ultimi tre minuti e mezzo, per la solita tattica “aspetta la scia” tipica della Moto3. In questo attacco al tempo la spunta Izan Guevara, il quale va a precedere un ritrovato Jaume Masia. Lo spagnolo, autore di un diverbio con Dennis Foggia, è davanti proprio al romano, primo dei piloti italiani con Andrea Migno in quarta posizione. Il romagnolo è in difficoltà fin dai primi minuti delle FP1, ma è bravo a sfruttare le scie e migliorare i setting. Garcia deve accontentarsi della quinta posizione, davanti ad un Diogo Moreira che respira quasi aria di casa a Termas (Diogo è brasiliano). Tatsuki Suzuki (caduto ad inizio FP2), Kaito Toba Ayumu Sasaki e Deniz Oncu sono i primi dieci di una classifica combinata non troppo stravolta. I quattro posti finali per la qualifica che conta se li aggiudicano Daniel Holgado, Xavier Artigas, Carlos Tatay e Ivan Ortolà. Manca l’obiettivo Riccardo Rossi, solo sedicesimo. Il genovese, così come il compagno di team Lorenzo Fellon, sono in crisi con l’anteriore. Alberto Surra è 20esimo assoluto, due posizioni avanti a Matteo Bertelle. È decisamente più in affanno Elia Bartolini, che conta una caduta nella prima sessione e una nella seconda. Il cesenate ottiene il 23esimo tempo, in quella che è la sua prima apparizione della sua vita a Termas de Rio Hondo.