Sembrava destinato a vincere facile, e invece, se l’è dovuta sudare. Kevin Harvick esce trionfatore della Firekeepers Casino 400, la prima delle due gare che la NASCAR 2020 affronterà in Michigan questo weekend. Il portacolori dello Stewart-Haas Racing domina la scena, ma poi una serie di caution rendono il percorso più complicato. L’ultima provoca un finale in overtime, in cui “The Closer” deve tenere a bada un Brad Keselowski all’arrembaggio.
Per Harvick è la quinta vittoria stagionale, la 54esima in carriera. Questo numero gli permette di salire all’undicesimo posto nella classifica di tutti i tempi, affiancando un pioniere dello sport del calibro di Lee Petty.
Martin Truex jr conclude terzo una gara che sembrava compromessa. Vittima di una foratura all’inizio, l’iridato 2017 è rimasto doppiato per quasi tutto il tempo, riuscendo a recuperare il giro solo dopo metà corsa. Si è giocato la vittoria nell’overtime, ma non ne aveva per prendere Harvick.
Completano la top five Ryan Blaney e Kyle Busch.
NASCAR 2020 Michigan: la cronaca
Alla bandiera verde (posticipata di un’ora per far finire la gara della XFinity a Road America!), Joey Logano scatta dalla pole. Denny Hamlin però è alle sue calcagna, ed ingaggia un duello per la prima posizione. L’iridato 2018 resiste fino alla prima bandiera gialla, per la competition caution.
La gran parte dei leader non rientrano ai box, mentre Keselowski e pochi altri pittano. Ryan Blaney decide anche lui di rientrare, ma lo fa un giro prima della bandiera. Una mossa furba da parte del Team Penske, che consente al numero 12 di ripartire con gomme fresche senza perdere posizioni.
La manovra pagherà. Dopo il restart, al giro 20, Blaney recupera fino al terzo posto, piazzamento finale della Stage 1.
La lotta per il primo successo parziale è ancora tra Logano ed Hamlin, con Kevin Harvick che si avvicina minaccioso. Tre tornate più tardi, Kevin prende la testa dominando il resto della frazione. Logano, invece, arretra fino alla 15esima posizione, in preda ad un forte sovrasterzo.
Si complica la gara di Truex. Il campione 2017 si tocca con Tyler Reddick e buca uno pneumatico. La sosta forzata fa perdere ad entrambi un giro.
La Stage 2 inizia con una grande battaglia per la testa. Dopo la girandola di pit stop, a cui partecipano tutti, Hamlin è davanti a tutti al restart del giro 48. Due rivoluzioni più tardi, Blaney prende la testa, mentre Denny inizia a perdere posizioni. Harvick è secondo, ma perde la posizione a favore di un Erik Jones in gran forma. Il giovane pilota di casa (è nativo di Byron, a soli 120 Km dal circuito) si mette in caccia del leader. Non durerà.
Harvick, infatti, mostra un passo migliore di tutti. Sorpassa Jones e si mette in scia a Blaney. Un lungo tira e molla che si conclude a nove giri dal termine della Stage, quando Kevin fa all’interno la mossa vincente. Hamlin, intanto, supera Jones e risale al terzo posto.
La pausa tra la Stage 2 e la Stage 3 permette a Truex di recuperare il giro perduto. Tutti rientrano ai box per prepararsi al momento decisivo, quello che assegnerà il trofeo della 312 miglia del Michigan.
Alla bandiera verde, Hamlin sfrutta la spinta di Jones per balzare al comando, ma Harvick impiega giusto una curva per ristabilire le gerarchie. Di qui in poi inizia il caos.
Al giro 94, John Hunter Nemechek si gira, grazie alla spintarella di Chris Buescher. All’apertura della pit lane, mancano 50 giri alla conclusione, appena sufficienti per finire la gara con un pieno di carburante. Tutti i piloti decidono di rientrare, in quella che potrebbe essere l’ultimo stop del pomeriggio. Ma siamo al limite: preludio ad una corsa…al consumo?
I fatti diranno di no. Dopo il restart del giro 99, infatti, la gara viene neutralizzata appena sette tornate dopo. La causa è ancora John Hunter Nemechek, questa volta vittima di una foratura. Rientrano di nuovo tutti, ma c’è chi tenta l’azzardo: Kyle Busch ed Erik Jones decidono di non cambiare le gomme, e ripartono primo e secondo.
Il campione 2019 non ha ancora vinto una gara quest’anno, e decide di rischiare. Ma alla ripartenza non può far nulla contro Harvick, che oltre ad avere un assetto migliore, ha anche gomme più fresche. La pacchia dura giusto fino a 30 giri dalla fine, quando ritorna la bandiera gialla, ancora per John Hunter Nemechek.
Questa volta, la Ford del figlio d’arte picchia il muro talmente forte da essere irrimediabilmente danneggiata. Questo chiude definitivamente la storia del consumo: infatti, la caution permette di risparmiare quel tanto che basta per arrivare fino alla fine.
Si riparte al giro 139. Chase Elliott entra in gioco: sfrutta la spinta di Keselowski e avanza in testa. La sua gioia dura non più di cinque giri, quando rispunta la bandiera gialla per l’incidente di Ryan Preece.
Si riparte al giro 148. Elliott è davanti a tutti, ma viene bruciato da Kyle Busch e da Harvick. I due iniziano a duellare con il coltello tra i denti, fino a quando un quasi contatto di Kevin fa perdere aderenza a Kyle. Il numero 18 arriva ad un passo dal colpire il muretto esterno.
A 5 giri dalla fine, la bandiera gialla ritorna di nuovo, questa volta per l’incidente di Cole Custer.
Il botto del pilota californiano costringe l’esposizione della bandiera rossa. La pista è troppo unta di olio, ed è necessario pulirla. L’interruzione dura solo dieci minuti.
Si riparte quando mancano solo 3 tornate alla conclusione. Harvick è saldamente in testa, ma tra lui e la vittoria c’è un’altra caution. Austin Dillon viene toccato da Christopher Bell, innescando una reazione a catena che coinvolge Ryan Newman.
La prima gara NASCAR 2020 in Michigan in overtime. Keselowski e Truex si attaccano al pararurti di Harvick, il quale però ha troppa velocità per farsi prendere. I tre giungeranno alla bandiera a scacchi in quest’ordine.
Nel caos finale brilla la stella di Bubba Wallace, che grazie a partenze intelligenti, porta a casa un nono posto che vale oro per il Richard Petty Motorsports.