Mancano poche ore e poi si scoprirà chi, tra Italia e Svezia, otterrà ufficialmente l’organizzazione delle Olimpiadi invernali 2026. Intorno alle 18 di oggi, 24 giugno, gli 83 delegati del Cio di Losanna dovranno esprimersi, dando la loro preferenza al progetto italiano Milano-Cortina, oppure a quello svedese Stoccolma-Are. Il nostro Paese è sceso in campo guidato dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, il quale può contare sull’esperienza accumulata quando ha ricoperto il ruolo di commissario di Expo 2015.
Qualora dovesse ottenere la maggioranza, l’Italia per la terza volta nella storia ospiterà le Olimpiadi invernali dopo quelle di Cortina 1956 e Torino 2006. Per la Svezia, invece, si tratterebbe di un debutto assoluto. Guardando ai membri del Comitato Olimpico Internazionale che saranno chiamati a votare, dei 95 totali sicuramente ne mancheranno tre perché sospesi. Inoltre dovranno necessariamente astenersi il presidente Thomas Bach, i tre rappresentanti italiani e i due svedesi. Nel frattempo è già stata comunicata l’assenza del Granduca di Lussemburgo, del principe ereditario del Bhutan e della tiratrice slovacca Danka Bartekova, la quale in questi giorni è impegnata ai Giochi Europei di Minsk. Dunque, a conti fatti, bisognerà ottenere la maggioranza su 83 delegati, ovvero 42 preferenze.
Il percorso che ha portato al confronto finale tra Milano-Cortina e Stoccolma-Are è stato piuttosto tortuoso e non privo di sorprese. Infatti tra le prime a rinunciare alla candidatura ci sono state Graz e Sapporo, mentre Sion e Calgary hanno dovuto fare un passo indietro dopo l’esito dei rispettivi referendum locali, durante i quali i cittadini hanno espresso voto contrario alle Olimpiadi invernali 2026. In particolare, per quanto riguarda la città canadese, ha dovuto comunicare che si sarebbe tirata indietro quando, dopo la riunione di Buenos Aires, era stata inserita in lizza insieme all’Italia e alla Svezia. Sempre nel corso dell’assemblea tenutasi in Argentina, il Cio ha bocciato la turca Erzurum per mancanza di infrastrutture adeguate e, per garantire una maggiore imparzialità nella decisione finale, ha spostato la riunione decisiva di quest’oggi da Milano a Losanna.
Anche la candidatura italiana è stata piuttosto tribolata. Infatti all’inizio nel progetto era stata inserita Torino ma poi, dopo il ripensamento della sindaca Chiara Appendino a settembre 2018, i governatori Luca Zaia (Veneto) e Attilio Fontana (Lombardia) avevano annunciato che avrebbero comunque continuato a portare avanti la macchina organizzativa. La situazione si è poi sbloccata il 1° ottobre, quando il presidente del CONI Giovanni Malagò ha ufficialmente confermato la candidatura di Milano-Cortina.
Olimpiadi invernali 2026: l’iter finale che porterà all’annuncio
Oggi a Losanna si seguirà un protocollo piuttosto preciso che culminerà, intorno alle 18, con la votazione definitiva sull’assegnazione dell’organizzazione delle Olimpiadi invernali 2026. In mattinata si terrà una presentazione tecnica a porte chiuse delle candidature, mentre nel pomeriggio ce ne sarà una seconda pubblica. A questo punto, dopo la presa visione dei report stilati dalla Commissione di valutazione del Cio guidata da Octavian Morariu, dalle 16 alle 16:30 si darà il via alla tanto attesa votazione finale. Si arriverà così alla cerimonia conclusiva, durante la quale verrà decretato il nome del Paese che ha prevalso nell’assegnazione dell’importante manifestazione sportiva.
Il testa a testa fra Italia e Svezia non si baserà esclusivamente sull’attenta e specifica compilazione di dossier tecnici, ma anche sulla capacità delle due delegazioni di convincere i membri del Cio con gli interventi di alti rappresentanti. Gli svedesi, ad esempio, approderanno a Losanna guidati dalla principessa Vittoria, futura regina, che sarà affiancata dal primo ministro Stefan Lofven e da circa 15 atleti che hanno già conquistato l’oro olimpico in diverse discipline.
La delegazione italiana non sarà affatto da meno, poiché alla riunione del Cio di quest’oggi saranno presenti ben 16 campioni azzurri che hanno fatto la storia. Tra costoro, uno dei più attesi è indubbiamente Alberto Tomba, ma ci saranno anche le recenti olimpioniche Michela Moioli e Sofia Goggia. Inoltre dovrebbe intervenire Arianna Fontana, fuoriclasse dello short-track, che fino ad oggi è stata una delle principali promotrici della candidatura di Milano-Cortina. Fra gli altri atleti italiani che saranno a Losanna, tra assi di sport invernali ed estivi, ricordiamo Manuela Di Centa, Antonio Rossi, Aldo Montano, Giuseppe Abbagnale e Diana Bianchedi. Insomma un vero e proprio «parterre de rois» che comprende anche Marcello Lippi (CT della Nazionale italiana di calcio campione del mondo 2006), nonché i presidenti di Milan e Inter, Paolo Scaroni e Steven Zhang. Per finire, se la Svezia sarà rappresentata dalla principessa Vittoria, l’Italia risponderà con il sottosegretario Giancarlo Giorgetti e con il premier Giuseppe Conte, mentre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella invierà un video-messaggio.
Sarà dunque una sfida ad alto livello tra organizzazione tecnica, mondo politico e grandi campioni sportivi per ottenere ufficialmente l’investitura quale Paese ospitante delle Olimpiadi invernali 2026.
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