La sfida salvezza del Tardini termina con la vittoria del Grifone, che dopo 41 giorni torna a vincere. Nel primo tempo apre le danze Pellè con un gol splendido in rovesciata, ma a decidere Parma-Genoa è Scamacca. Ora il Genoa è a pochi punti dal decimo posto, il Parma ora deve sperare in un risultato negativo di Cagliari e Torino.
Quali sono le scelte dei tecnici?
D’Aversa torna in panchina e sceglie il 4-3-3. In porta c’è Sepe, con Conti e Pezzella ad agire sulle corsie esterne e la coppia Bani-Osorio in mezzo. A centrocampo torna Kucka, completano il reparto Kurtic e Brugman. Turno di riposo per Mihaila, dentro quindi Man con Pellè e Karamoh.
Solito 3-5-2 per Ballardini. Tra i pali c’è ovviamente Perin. Davanti c’è il tridente difensivo composto da Masiello, Radovanovic e Criscito. Gli esterni di centrocampo sono Zappacosta e Cyzborra. All’interno della metà campo agiscono Strootman, Badej e Zajc. In avanti c’è il ritorno di Destro, affiancato da Shomurodov.
Arbitra il direttore di gara Daniele Doveri.
Parma-Genoa: sintesi
Ottimo approccio di gara del Parma, subito propositivo in avanti. Genoa forse un po’ sorpreso dalla partenza sprint dei ducali. L’atteggiamento positivo dei padroni viene premiato con l’eurogol in rovesciata di Pellè al 16′. Ottima la sponda di Kucka, ma troppo tenera la difesa ospite nell’occasione. Il Genoa non reagisce, il Parma non è pago e continua ad attaccare, ma all’intervallo si va sull’1-0 per i ducali. Ad inizio ripresa Ballardini cambia il tandem e la mossa funziona: è proprio Scamacca a trovare il pareggio al 50′ e successivamente trova anche il gol del sorpasso al 69′ dopo uno scambio squisito con Pjaca.
Considerazioni su Parma-Genoa
A livello di gioco e di occasioni avrebbe vinto meritatamente il Parma. La squadra di D’Aversa ha giocato bene e ha creato tanto. Questa è una squadra che fisicamente sta bene, ma che pecca di mentalità. Si tratta della quinta rimonta subita dai crociati nelle ultime sette giornate.
Quando crei tanto e non concretizzi è normale subire gol. Bravo il Genoa a cogliere le occasioni e a ribaltare il risultato. Due cambi operati da Ballardini hanno permesso ciò: Scamacca e Pjaca. Quello che è evidente è però la differenza di qualità tra le due rose. I rossoblù hanno più scelte in panchina e oggi si è visto, merito di Ballardini che ha saputo mescolare le carte giuste per ribaltare la situazione.
Piccola provocazione: perché un giocatore di qualità e quantità come Scamacca non gioca quanto dovrebbe?