Il direttore sportivo del Brescia Giorgio Perinetti è intervenuto ai microfoni di TMW Radio parlando del progetto Superlega. Secondo Perinetti i problemi economici dei club hanno portato al tentativo di creazione del progetto sfiorito per le reazioni dei tifosi e dei capi di Stato.
Cosa ha detto Perinetti riguardo la Superlega?
“Il 22 aprile di un anno fa scrissi su un quotidiano sportivo che bisognava fare attenzione perché non giocare sarebbe stato il peggiore dei mali. Tutto quello che puntava a rinviare avrebbe favorito situazioni del genere. Tutto quello che puntava a rinviare avrebbe favorito situazioni del genere. I bilanci di molte società sono disastrati e naturalmente frutto di mala gestione e di un sistema che fatica a produrre profitti. La panacea di tutti i mali sembra questa Superlega, questa è la realtà nuda e cruda“. Dichiara il ds del Brescia aggiungendo come le difficoltà economiche siano la base di tutto. “Io ho sempre pensato che la Super League sarebbe nata ma pensavo più in là nel tempo, questo sembra un colpo di mano. Adesso le battaglie legali saranno feroci, non so come si potranno mediare“.
Un calcio da riformare
Per quanto riguarda un cambiamento alla base del movimento e una riforma nel calcio, Perinetti ha dichiarato: “”Se si parla di calcio da riformare mi trovate completamente d’accordo. Sono tante le cose che si possono fare, non si deve dire che da una parte è tutto giusto e dall’altra tutto sbagliato: le istituzioni stesse dovranno avvicinarsi ai club per capire come migliorare il rapporto. Le spese sono enormi, ma vediamo un Bayern Monaco che è campione d’Europa e pure d’amministrazione. Si dovrebbe riuscire a trovare un compromesso”.
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Oltre gli aspetti economici
Perinetti ha parlato inoltre degli aspetti che potrebbero sconquassare più di quelli economici. “Cosa diventerà, prioritaria la Super League e poi in campionato gioca la seconda squadra? Magari qualcuno sarà pure costretto ad accettare. Il tifoso quest’anno ha capito che può non andare allo stadio e fare altre cose. Se lo facciamo allontanare di più potrebbe essere il colpo di grazia alla tifoseria. Si parla sempre di contenuti economici, poi rimane sempre la situazione sportiva. L’aspetto sportivo quando non porta risultati sconquassa anche più di quello economici”.