Gara perfetta e ordinata degli ospiti, che vincono e continua a sperare nella salvezza. Il Pordenone parte bene, ma subisce le due reti degli ospiti da parte di Rivière e Bittante. A nulla serve la rete della speranza di Candellone.
La partita
Le formazioni
Nei padroni di casa la scelta del modulo ricade sul 4-3-1-2. Bindi in porta, linea difensiva composta da Almici e Gasbarro esterni e Camporese-Barison centrali. Tridente di centrocampo formato da Misuraca, Burrai e Pobega. Sulla trequarti agisce Gavazzi, in attacco spazio a Ciurra e Candellone.
Ospiti col 3-4-3 che tanto bene ha fatto nelle uscite precedenti. Tra i pali c’è Saracco, linea a tre formata da Idda, Capela e Legittimo. Casasola a destra, Bittante a sinistra. In mediana ci sono Bruccini-Sciaudone. Tridente d’attacco composto da Rivière, Bàez e Carretta.
Primo tempo
Parte bene il Pordenone. I padroni di casa sfiorano la rete del vantaggio al 3′ con Pobega, la palla termina fuori di poco.
il Cosenza nei primi minuti sbaglia tanto e rischia lo svantaggio nuovamente all’11’: Gavazzi salta Capela con u delizioso tocco sotto e calcia in porta, palla a lato non di molto.
I calabresi però trovano il gol al 18′ su calcio di rigore trasformato da Rivière. Almici aveva steso lo stesso attaccante all’interno dell’area di rigore. Cosenza in vantaggio nel momento migliore dei friulani.
Gli ospiti non si fermano e trovano addirittura il raddoppio al 23′ con Bittante, anche stavolta Almici non è impeccabile.
Dopo l’ottimo inizio di gara il Pordenone si trova sotto di ben due reti e rischia di subire la terza al 29′: Casasola va alla conclusione dai sedici metri, l’esterno difensore di casa si distende bene e salva i suoi.
Tesser decide di cambiare un elemento già al 31′: esce Almici, protagonista in negativo in occasione delle reti degli ospiti, e dentro Tremolada. I friulani ci provano un minuto dopo con Candellone, tentativo sventato dall’ottimo Saracco.
I ritmi cominciano ad abbassarsi, il Cosenza prova a colpire in contropiede, forte del vantaggio ottenuto. Il Pordenone sembra patire la terribile batosta psicologica, ma nonostante tutto cerca di chiudere il Cosenza nella propria metà campo.
Il primo tempo si chiude senza troppe emozioni, col Cosenza sorprendentemente in vantaggio contro il più quotato Pordenone.
Secondo tempo
Doppio cambio nel Pordenone: dentro Vogliacco e De Agostini e fuori Misuraca e Gasbarro. Cambio tattico, perchè i friulani tornano a giocare a quattro in difesa: Vogliacco a sinistra, De Agostini a sinistra e Camporese-Barison coppia centrale.
I neroverdi giocano tutti in avanti, il Cosenza però si difende bene e non lascia buchi.
Tesser le prova tutte e al 55′ esaurisce tutti i cambi: Bocalon e Mazzocco prendono il posto di Pobega e Gavazzi. Pordenone a trazione anteriore.
Al 61′ arriva un cartellino “pesante” per il Pordenone: Barison interviene in maniera ruvida su Carretta, venendo dunque ammonito. Diffidato, salterà la prossima gara.
Nelle file del Cosenza al 65′ Bahlouli prende il posto di Carretta.
Un minuto dopo il Pordenone accorcia con Candellone: Tremolada va alla conclusione violenta, la palla viene deviata involontariamente dal numero 27 e termina in rete. Ora il Cosenza deve fare ancora più attenzione.
I friulani sfiorano il pareggio con Ciurra, ma sorprendentemente a due passi dalla porta, l’attaccante non riesce a capitalizzare.
Occhiuzzi al 77′ decide di coprirsi, D’Orazio entra per Bittante, autore del gol del momentaneo 2-0.
Il Pordenone si getta in avanti, i friulani fanno la partita, eppure i neroverdi non riescono a sfondare. I calabresi si difendono con le unghie e con i denti. Difesa che viene rimpolpata all’88’ con l’ingresso di Corsi, esce uno stremato Casasola. Il numero 15 del Cosenza ha disputato un’ottima partita, piena di sostanza e di qualità.
L’entusiasmo dei calabresi però viene distrutto dalla notizia della rimonta della Juve Stabia contro il Chievo Verona, da 0-2 a 3-2. Così le “Vespe” hanno ben quattro punti di distanza dal Cosenza.
Gli ospiti resistono e alla fine portano a casa la vittoria. Seconda vittoria di fila per i calabresi, che continuano a sperare nella salvezza o quanto meno nei playout. Per il Pordenone si tratta del secondo stop di fila dopo il ko contro il Crotone. Ora la promozione diretta è un debole miraggio.