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Porsche entra nella storia della Formula E

Le auto elettrice trovano spazio nelle corse del futuro e sempre più stanno prendendo piede: nell’autodromo Hermanos Rodríguez, di Città del Messico, si scrive un’altra pagina della storia giovanissima della Formula E con l’ingresso delle Porsche.

Pascal Wehrlein Doppietta Porsche, 3° stagione E-Prix Messico

Alla terza stagione, per la precisione all’E-Prix N° 29Porsche conquista il primo successo nella categoria. Il pilota è Pascal Wehrlein, che salda il conto con il Messico, aperto nel 2019 quando a una manciata di metri dal traguardo vide scomparire il successo: la batteria della sua Mahindra era scarica lasciando l’auto ferma immobile. Il tedesco, anche Poleman, sale il gradino più alto del podio della Formula E, alla destra il compagno di box Andrè Lotterer mentre a sinistra Jean Eric Vergne. Doppietta Porsche, a seguire subito dietro le due DS Techeetah. La rivincita dei factory team sulla stella della Mercedes che in Arabia aveva dominato in lungo e largo con la squadra ufficiale e con quella cliente Venturi.

La Mercedes

In Mercedes l’unico che si salva è Edoardo Mortara, che riduce il più possibile i danni in gara e tiene in testa alla classifica con 43 punti, + 5 su De Vries, + 13 sulla coppia Porsche.L’iitalo-svizzero fa una bella differenza, secondo in griglia e per lungo tempo in testa alla gara. La prestazione poi va scemando lentamente, simile a quello di De Vries in gara due a Diriyah, in Arabia Saudita. Chiusa la qualifica al diciannovesimo posto, davanti al compagno Sette Câmara. Il tempo non basta, cronometro alla mano il distacco dai primi si è ridotto di molto, peccato che in gara si girava sul ritmo di quelli di testa. In Jaguar, Bird conclude quindicesimo, Evans è diciannovesimo. Anche per Nissan non va troppo bene con Buemi che chiude nono, Gunther decimo. Questa è la terza gara del campionato ma le scuderie ufficiali, quest’anno più che mai, hanno un qualcosa in più così come Mortara, lui è l’unico che riesce ad infilarsi nel mezzo. Ora poco più di un mese di pausa e poi di nuovo in pista a Roma nel circuito cittadino dell’EUR, per il doppio appuntamento di sabato 9 e domenica 10 aprile.


Giovinazzi è pronto per la Formula E

Giovinazzi al via: l’avventura nella Formula E

Infelice gara del pugliese Antonio Giovinazzi. Comincia male l’avventura di Antonio Giovinazzi in Formula E, la doppia foratura lo costringe al ritiro, impossibile proseguire, proprio quando stava entrando in confidenza con la Dragon. Nella prima gara con le monoposto 100% elettriche a Riyadh in Arabia Saudita, l’ex pilota di Formula 1 ha infatti avuto molta difficoltà a mantenere il ritmo dei suoi avversari e ha chiuso solo in ventesima posizione, ultimo tra coloro che hanno tagliato il traguardo. Giovinazzi, che da pochi mesi ha disputato la sua ultima gara in F1 con Alfa Romeo, dopo una qualifica in cui è stato frenato dal traffico trovato in pista, nella Gara-1 del e-Prix di Diriyah (vinta dal campione del mondo in carica Nyck de Vries davanti al compagno di squadra in Mercedes Stoffel Vandoorne) ha fatto il suo debutto ufficiale nel Mondiale di Formula E trovando però grosse difficoltà fin da subito soprattutto a causa della poca esperienza alla guida di questi super vetture elettriche. Pochi i chilometri percorsi a bordo della monoposto della Dragon Penske prima di questo suo esordio (solo due giorni per i test a Valencia). Commenta Giovinazzi: “A Valencia abbiamo provato solo una volta e poi è stato solo sul simulatore. Ma poi quando siamo arrivati ​​in pista, è completamente diverso”. Il pilota pugliese è appena passato dalla Formula 1 alla Formula E è davvero difficile, soprattutto cercando di arrivare al traguardo senza consumare tutta l’energia della batteria. Dopo essere passato alla serie completamente elettrica dopo tre stagioni in Formula 1, al termine della sua prima complicata gara in Formula E, Giovinazzi trova molte differenze tra quello che avviene durante le gare in F1 e nel Mondiale riservato alle monoposto elettriche. Commenta il pilota italiano:“Qui non è affatto facile!La competizione qui è davvero dura. I piloti sono tutti davvero bravi con grande esperienza. Quindi sì, sto lottando solo per essere al loro ritmo, ma sono sicuro e spero di poter essere presto su un buon ritmo e quindi provare a stare nel gruppo. Siamo fiduciosi che il nostro pilota farà tesoro di questa esperienza per Roma cercando di fare bella figura in casa.

Il pilota Porsche in Formula E: Pascal Wehrlein

Nato a Sigmaringen il 18/10/1994, è un pilota tedesco naturalizzato mauriziano.  In Formula 1 nel 2016 con Manor e nel 2017 con Sauber. Corre sotto la bandiera della Germania. La prima esperienza sono i Kart: Wehrlein iniziò a correre con i Kart nel 2003 e trascorse diversi anni partecipando a eventi presenti principalmente nella sua nativa Germania. Col tempo si migliorò, passando dalle categorie junior e arrivando alla KF2 nel 2009, stagione che concluse al 5º posto nell’ADAC Kart Masters. Prima di entrare in Formula 1 corse nel DTM nel 2015, vincendo il titolo alla guida della Merchedes –Benz del team HWA Racelab. Nel 2014 è il più giovane pilota a vincere una gara in DTM all’età di 19 anni, mentre nel 2015 fu il più giovane campione della categoria, ottenendo il titolo a soli 21 anni. Dal 2019 al 2020 ha corso in Formula E con il team Mahindra mentre dal 2021 corre con il team Porche Formula E Team. Il suo numero di gara è il 94.