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Rally Montecarlo: Loeb è campione di longevità

E con questa fanno 80. Sebastien Loeb ha trionfato ieri al Rally di Montecarlo raggiungendo la cifra di cui sopra in carriera. Per l’alsaziano è l’ottava firma al “Monte”, ottenuta alla veneranda età di 47 anni, 10 mesi e 25 giorni. Così facendo, è diventato il vincitore più longevo del mondiale. Il record precedente apparteneva al leggendario Bjorn Waldegaard, che a 46 anni suonati conquistò il Safari Rally del 1990, con l’altrettanto leggendaria Toyota Celica ST165 Gruppo A. Tornando a Loeb, questa vittoria ha mille significati: vediamo quali.


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Rally Montecarlo: Loeb si rilancia nel WRC?

Con il trionfo, Seb ha dimostrato di essere ancora competitivo, nonostante i dieci anni di distanza dall’ultima stagione completa. Ed ha mostrato il potenziale della Ford Puma Rally1, una vettura che sembra nata bene e che può mettere il sale sulla coda alla Toyota. Loeb ha anche forse scoperto il fianco a Sebastien Ogier, autentica macchina da guerra ma che forse soffre un pelino il confronto con l’alsaziano. Al “Monte”, il provenzale stava comandando allegramente, prima di commettere un errore alla penultima speciale. Tornando a Loeb, il trionfo è arrivato con un nuovo navigatore, la lady francese Isabelle Galmiche. Quest’ultima ha ottenuto un piccolo record, diventando la prima donna a vincere la corsa dal 1997. In quell’anno, Fabrizia Pons leggeva le note a Piero Liatti, ultimo italiano a conquistare il Principato. La performance di Madame Galmiche ha dimostrato, per vie traverse, che Prodrive aveva ragione a mettere alla porta Daniel Elena. Non ce ne voglia “Danos”, che rimane un professionista di primo livello, ma forse David Richards e soci non avevano tutti i torti, quando attribuivano a lui le debolezze di Loeb nel 2021. E forse, il primo ad essersene accorto è stato proprio Sebastien, che non ha fatto nulla per difendere il suo vecchio “naviga”.


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Wilson, abbiamo un problema?

Dopo la vittoria al Rally di Montecarlo, Loeb diventa un pezzo pregiato del WRC (di nuovo). Ma quante gare potrà fare? Seb ha già detto di essere disponibile a correre altri rally, ma il suo impegno principale sono i raid. L’alsaziano ha un impegno con Prodrive per correre la coppa del mondo Cross Country, oltre che con la Extreme E con la scuderia di Lewis Hamilton. Il suo obiettivo primario è vincere la Dakar, risultato che quest’anno ha solo sfiorato. La coppa di Cross Country ha diverse concomitanze con il mondiale, e quindi la partecipazione full time è esclusa. E per Malcolm Wilson questo è un problema, visto che stiamo parlando del suo pilota migliore. Per M-Sport, il rischio è di non avere a disposizione il massimo per vincere il mondiale, ma va aggiunto che Toyota con Ogier è nella stessa situazione: neanche il provenzale correrà full time. L’aspetto positivo è che i giovani della scuderia si sono ben comportati. Craig Breen è salito sul podio, Gus Greensmith in top five, e Adrien Fourmaux stava volando prima di schiantarsi. Tutto sommato, Wilson non è messo poi così male, anche se avere Loeb a disposizione a tempo pieno sarebbe tutt’altra storia. Perché la lezione che ha impartito il Montecarlo, è che nel WRC l’esperienza paga. Sempre e ovunque.

Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione