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#ridelikeamummy, il progetto per sostenere le mamme nei momenti difficili della gravidanza e del parto

Una community capitanata da tre agguerritissime neomamme e atlete per dare aiuto medico e psicologico alle donne che affrontano momenti complicati durante la gravidanza o il parto. E per dare il via al progetto Paola, Jasmine e Alice si sono misurate in una staffetta al IM Triathlon di Cervia salendo sul gradino più alto del podio

Il messaggio è forte e chiaro: “Mamme, anche nei momenti più difficili non sarete mai sole”. A farlo risuonare tre donne, tre mamme, che sono anche tre sportive con i fiocchi: Paola, Jasmine e Alice (in questa precisa sequenza e il perché lo vedremo più avanti). Le tre amiche hanno dato vita a #ridelikeamummy, progetto a scopo benefico che ha l’obiettivo di sostenere in modo concreto le mamme che vivono gravidanze o parti difficili, permettendo loro di ricevere un aiuto concreto – ad esempio laddove ci sono bimbi ricoverati in terapia intensiva neonatale – grazie al supporto di ginecologi, psicologi, professionisti e animatori, nella convinzione che insieme si è più forti.

Alice, Jasmine e Paola (da sx a dx) prima della partenza dell’Ironman a Cervia

Grazie ad una raccolta fondi tramite crowdfunding, l’obiettivo immediato di #ridelikeamummy è quello di effettuare donazioni al Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Bergamo per supportare il ricovero delle mamme con situazioni cliniche difficili o neonati ricoverati.

Due le finalità immediatamente successive del progetto: la prospettiva di diventare presto un’associazione Onlus e quella di far crescere una community digitale attraverso cui sostenere e motivare mamme e ragazze a riappropriarsi di una vita attiva, fare sport, coltivare interessi e riprendere a lavorare dopo la nascita dei loro figli, condividendo le proprie esperienze, così da ispirare possibilmente altre mamme.

Un’iniziativa che non mancherà presto di coinvolgere personaggi famosi e influencer, sia uomini che donne, del mondo dello sport, della radio, dello spettacolo, ma che intanto ha nelle sue tre fondatrici le testimonial più efficaci di questa iniziativa.

Paola Santini

Paola Santini, è marketing director di Santini Cycling Wear, ha un passato nel nuoto agonistico, pratica triathlon a livello amatoriale ed è mamma di due bimbi molto piccoli. Si allena 3-4 volte a settimana, salvo imprevisti legati ai bambini: «Che però capitano spesso– spiega – e per questo mi alleno in pausa a pranzo, quando i piccoli sono al nido e alla scuola materna. Un classico è la telefonata con cui ti avvisano che uno di loro è malato, in quel caso devi mollare tutto e correre – sottolinea Paola – I miei bimbi hanno la priorità, ma anche il mio lavoro è importante: mi piace e non lo lascerei mai, così come non smetterei mai di fare sport. Una mamma è prima di tutto una donna, che non deve dimenticare sé stessa. E poi, per i miei figli sono anche una sorta di supereroina alla quale ispirarsi”.

Jasmine Dotti

Jasmine Dotti, di professione marketing assistant, è un’ex ciclista professionista, con alle spalle esperienze a livello internazionale nelle gare di fixed gear, ed è l’anima di #RidelikeaMummy. Mamma di due gemelle, Alyce e Grace, la cui gravidanza è stata resa difficile da una seria complicazione subentrata al momento del parto, Jasmine concilia come può famiglia lavoro e sport. «Ho una grande squadra che sono i miei genitori, mio marito e la mia baby-sitter – ammette Jasmine – infatti, dopo le canoniche otto ore di lavoro parto in bici e quando torno mi dedico totalmente alle bambine, fino a che non vanno a letto. Solo allora mi lavo, mangio e mi addormento, praticamente subito». 

E in questa vita piena di impegni gli aneddoti non mancano: «Sì, come quella sera, ancora vestita con casco e occhiali, mi sono messa a passare l’aspirapolvere per raccogliere la pastina che le mie bimbe avevano sparso per terra». Essere mamma ha cambiato in meglio il suo modo di vivere lo sport e la vita. «Mi ha portato a non mollare, a sopportare di più la fatica. Dopotutto, ho già fatto la cosa più difficile al mondo: mettere al mondo le mie figlie. Tutto il resto non può farmi paura”. Così ora, nei sogni chiusi nel cassetto, c’è quello di pedalare alla Parigi-Roubaix per amatori. 

Alice Leandro

Alice Leandro è una libera professionista che dopo anni come ballerina professionista ha iniziato a correre, contagiata dalla passione del papà e folgorata, sette anni fa, dal triathlon. È mamma di due gemelli di un anno, il che rende difficile per lei programmare un numero fisso di allenamenti a settimana: «Dipende dai bimbi, dal lavoro, dalla stanchezza, anche se cerco il più possibile di ritagliarmi quell’ora d’aria che mi permette di essere una mamma migliore e più felice». Conciliare il lavoro con tutto il resto, per lei come per tutte, è una sfida. “La sera quando vado a dormire mentalmente cerco di incastrare la giornata successiva come i pezzi di un puzzle: lavoro, bimbi, nido, sport, cucina, casa. Sulla carta sembra tutto fattibile – conclude Alice – salvo poi ritrovarsi regolarmente degli imprevisti. E lì, per fortuna, ci sono i santi nonni che ti vengono in soccorso…”.

E, a conferma del fatto che l’unione fa la forza, queste tre super-mamme hanno affrontato insieme una sfida sportiva di tutto rispetto partecipando in un team a staffetta all’Ironman 70.3 di Cervia dello scorso 22 settembre, un’impegnativa gara di triathlon divisa in tre frazioni. Paola con i suoi trascorsi in piscina ha scelto la frazione di 1900 metri a nuoto, per la stessa ragione Jasmine ha pedalato 90 km in bicicletta e Alice ha chiuso la staffetta con i 21 km di corsa. Il team #RidelikeaMummy ha completato l’intero percorso in 5 ore 7 minuti e 33 secondi, facendo segnare il miglior tempo nella staffetta femminile: quando si dice “mamme vincenti”! 

Un risultato che non mancherà di dare ancor più visibilità al progetto #RidelikeaMummy, oltre che stimolare e motivare tante altre mamme.