Ecco i consigli da parte della personal trainer Roberta Mirata per un ripresa dell’attività fisica ottimale ed in sicurezza
Troppo spesso il lavoro ci obbliga a passare le giornate seduti davanti a un computer. Il lock down degli scorsi mesi, in più, ha fortemente ridotto la possibilità di vivere all’aria aperta, approfittando delle prime giornate di primavera.
Ora che però non ci sono più scuse e limiti agli spostamenti, è possibile – anche per chi non è un patito della palestra e del fitness – tornare a muoversi, in tutta sicurezza, riprendendo gli allenamenti open air, con sessioni di camminate o di running.
In questa ottica, Wiko, brand franco-cinese di telefonia, ha sviluppato per i suoi ultimi device, come i modelli View4 e View4 Lite una pratica app – Wiko Health – per tenere traccia del training quotidiano.
Semplice e intuitiva, l’applicazione Wiko Health permette di monitorare l’attività fisica svolta giornalmente, contando i passi fatti, le distanze percorse, le calorie bruciate, il tempo di attività del running. È possibile inoltre fissare degli obiettivi, modificarli e personalizzarli con il passare dei giorni e con i progressi fatti, passando così da una fluida passeggiata a una corsa più spinta e sostenuta. Wiko Health è infatti ideale anche per ilmonitoraggio del running, tenendo traccia di velocità, andatura, performance, fissando dei reminder quotidiani o settimanali, impostando anche delle “medaglie” da raggiungere sulla base dei km fatti o dei giorni consecutivi di allenamento conclusi. Il tutto, ovviamente, con la possibilità di condividere le proprie “imprese” sui profili social.
Ma c’è di più, per un allenamento ideale che tenga in considerazione la sedentarietà forzata dell’ultimo periodo, Wiko ha chiesto il supporto di un’esperta. Il brand ha interpellato Roberta Mirata, blogger e personal trainer, rintracciabile su Instagram al profilo @robertamirata, per conoscere le dritte per rimettersi in moto, all’aria aperta, facendo incetta di sole e vitamina D, ma senza forzare il proprio fisico.
1) Passi brevi ma veloci, fino a toccare i 10.000 passi al giorno
“Se correre non è nelle vostre corde” – commenta Roberta Mirata – “avrete modo di fare delle lunghe passeggiate. Il consiglio è di optare per passi brevi ma veloci, che vi permetteranno di bruciare calorie. Prendete un’ora del vostro tempo e dedicatelo a voi stessi. Il vostro obiettivo sarà arrivare ai mitici 10.000 passi al giorno”.
2) Occhio alle temperature per scegliere l’ora migliore
La mattina e il tardo pomeriggio sono, senza dubbio, i momenti migliori per l’attività outdoor. Le temperature sono più miti, l’aria più fresca e inoltre potrete godere di momenti magici, come l’alba ed il tramonto. Smartphone alla mano, ci sarà il tempo – durante una pausa – per immortalare un panorama e condividerlo sui social.
3) Mantenere la giusta idratazione
Anche durante una giornata di pioggia e, a maggior ragione sotto il solleone, bisogna sempre ricordarsi di rimanere idratati. È fondamentale portare sempre con sé una bottiglia d’acqua, aggiungendo – se si suda molto – dei sali minerali per reintegrare velocemente quelli perduti. “Sudare tanto – sottolinea Roberta Mirata – non vuol dire dimagrire ma bensì perdere acqua vitale per il nostro corpo. Ecco perché l’integrazione è essenziale”.
4) Passare dalla camminata alla corsa sì, ma con moderazione
Per chi riprenderà a correre, il consiglio è di ripartire dai classici 5km e, solo dalla settimana successiva, aumentare gradualmente i km sulle gambe. Per chi invece vuole iniziare a correre, dopo tanti anni di stop, sarebbe opportuno alternare la camminata alla corsa, senza affaticarsi troppo. Il vostro corpo vi dirà quando fermarvi e quando ripartire. È bene inoltre scegliere per entrambe le attività delle scarpe appropriate e confortevoli.
5) Una panchina per ultimare il training
Se durante il percorso trovate una panchina o un muretto, sfruttateli ma non per riposarvi. Qualche esercizio di tonificazione muscolare può solo far bene. Dunque, via a push up per pettorali (flessioni sulle braccia appoggiate alla panchina), dips per i tricipiti (dando le spalle alla panchina), ma anche squat e affondi per gambe e glutei.