Toprak Razgatlioglu compie 25 anni oggi, e si fa un bel regalo dominando gara 1 del mondiale SBK in Argentina. Il turco di casa Yamaha approfitta di un errore del poleman Scott Redding per prendersi la prima posizione, non mollandola più. “Stoprak” rifila quattro secondi a Jonathan Rea, mai in grado di tenere testa al numero 54. L’italia splende con Michael Ruben Rinaldi ed Axel Bassani, autori di due gare maiuscole. Il riminese rimonta fino al terzo posto, girando con il passo dei primi due. Anche “El Bocia” si contende il podio, ma poi deve cederlo a Rinaldi e viene sfilato anche da Alex Lowes per la quarta piazza. Michael Van Den Mark, Garrett Gerloff, Andrea Locatelli, Redding e Leon Haslam completano la top ten.
SBK Argentina: Redding beffa Toprak in Superpole
SBK Argentina: cosa succede in gara 1?
Oltre a Razgatlioglu, anche Locatelli compie gli anni. Anche la Kawasaki festeggia il suo compleanno (125 anni!), sfoggiando delle livree amarcord per Rea e Lowes. Al pronti via, Redding butta al vento la pole cadendo in curva 2: la perdita del posteriore gli risulta fatale. L’inglese si rialza subito, lanciandosi in una rimonta furibonda che lo porterà fino alla nona piazza finale. Via libera per Razgatlioglu, che al primo giro lanciato stampa un 38″0 che stende Rea. Il turco accumula un vantaggio che arriva oltre i quattro secondi, ponendo fine alla lotta per la vittoria ancor prima di iniziare. Sono gli italiani a dare spettacolo: Bassani sorpassa Lowes al quarto giro, mettendosi in lizza per il podi. Ma con il passare dei giri, perde slancio. Ne approfittano Lowes ma soprattutto Rinaldi, partito dalla nona casella e arrivato di gran carriera. Girando su un passo paragonabile a quello di Razgatlioglu, il riminese supera Bassani e Lowes, e si mette all’inseguimento di Rea. Se fosse partito più avanti, avrebbe conteso la vittoria a Toprak…Alvaro Bautista cade dopo appena due tornate, lasciando ad Haslam l’onore di difendere l’onore della Honda. L’inglese chiude in decima piazza. Samuele Cavalieri sfiora la top ten lottando con Eugene Laverty e Chaz Davies, per poi concludere 12esimo. È una delle migliori gare dell’anno per il 76. Buona prova anche per Garrett Gerloff, che dopo uno start stentato risale sesto, grazie ad un passo sul 38″ alto.