La Ducati si aggiudica gara 2 del mondiale SBK a Barcellona, ma è quella sbagliata! La vittoria della manche domenicale va infatti a Chaz Davies, che interrompe un digiuno che durava da Laguna Seca del 2019. Il gallese taglia il traguardo davanti a due Yamaha, dimostratesi veloci sul circuito del Montmelo. Michael Van Den Mark è secondo, ma ha il suo bel da fare per contenere Garrett Gerloff. Lo statunitense, ottimo quinto nella Superpole Race, conquista il primo podio della sua carriera nel mondiale Superbike.
Per una volta, Jonathan Rea non conquista il podio, ma la sua gara è positiva. L’asso Kawasaki non riesce ad avere il ritmo per vincere, ma guadagna punti preziosi sul rivale Scott Redding, autore di un weekend anonimo. Il numero 45 non fa meglio della sesta piazza in questa seconda manche, cedendo ad un redivivo Tmo Sykes all’ultimo giro. Ora il distacco in campionato sale a 51 punti: il titolo mondiale è sempre più un miraggio.
Bene anche la seconda BMW di Eugene Laverty, settimo al traguardo. Continua invece a faticare Alex Lowes, il quale è impegnato in duello dal coriaceo Leon Haslam. L’inglese è l’unico pilota Honda in pista, dopo che Alvaro Bautista ha rinunciato a correre. Lo spagnolo è fermato da un problema tecnico occorso alla sua Honda prima del via. Loris Baz completa la top ten.
Ancora una buona prova per Jonas Folger, undicesimo davanti a Federico Caricasulo. Il ravennate in questa occasione è il migliore dei piloti italiani, dopo il ritiro di Michael Ruben Rinaldi al penultimo giro per un problema tecnico. Tredicesimo Lorenzo Zanetti, mentre si ritira Samuele Cavalieri per una caduta nel corso del quarto giro.
SBK Barcellona, la cronaca di gara 2
Oltre a Bautista, da forfait anche Toprak Razgatlioglu, ancora dolorante per la caduta nel warm up di questa mattina.
Contrariamente al solito, Rea sbaglia la partenza, e si ritrova sesto dopo la prima curva. Rinaldi è al comando della gara, seguito da Davies, Van Den Mark e Gerloff. Johnny ha alle calcagna Redding, che lo sorpassa già alla fine del primo giro. Il penta campione non sembra a suo agio in queste prime fasi di gara.
Davies è il più pimpante in questa fase iniziale. Dopo i primi quattro giri scavalca Van Den Mark e poi Rinaldi, prendendosi la testa della corsa. Non la lascerà più fino alla bandiera a scacchi.
Si accende il duello in casa Yamaha tra Gerloff e Van Den Mark. Lo statunitense impressiona per velocità e costanza, e mostra nessun timore reverenziale. Non si scompone nemmeno ai tentativi di recupero da parte di Redding, anche perché la situazione del britannico si sta ribaltando.
Infatti, Scott comincia a soffrire con le gomme e perde terreno dalla R1 del texano, che nel frattempo riaggancia Van Den Mark. Scott è agganciato da un Rea che sembra aver resettato dopo le prime difficili tornate.
Al giro 8 Gerloff passa Van Den Mark ed è secondo. L’olandese si riprende la posizione tre tornate più tardi, arrivano poi a scavalcare un Rinaldi in crisi di ritmo. “Magic Michael” diventa la minaccia maggiore al primato di Davies, come dimostra il calo del distacco tra i due.
Ma non è sufficiente per il riaggancio. Davies infatti riesce a mantenere un gap sicuro dall’olandese, il quale non riesce a scrollarsi di dosso Gerloff.
Rinaldi è autore di qualche errore e di un calo di ritmo, che lo porta a perdere la quinta posizione a vantaggio di Rea. Il riminese se la riprende al giro 11, ma le possibilità di riprendersi il podio sono scarse. Rea, nel frattempo, mette distacco su Redding, che a sua volta deve guardarsi dal ritorno di Sykes.
Le ultime fasi di gara non vedono cambi nella leadership, ma non mancano i colpi di scena. Rinaldi comincia a fumare dal retro della sua Ducati, indizio di un problema tecnico. Si dovrà fermare a due giri dalla fine.
Al giro numero 18 l’unico vero episodio di tutta la gara. Sylvain Barrier tampona accidentalmente Valentin Debise, con entrambi che finiscono a terra. Nessuna conseguenza fisica per i due francesi.
All’ultima tornata di gara, Gerloff passa in rettilineo Van Den Mark prendendo la seconda posizione. Il numero 31 poi commette una sbavatura nell’ultimo settore, permettendo all’olandese di riprendersi la piazza d’onore. Nello stesso giro, Sykes aggancia Redding e gli ruba la quinta posizione, che rappresentano un duro colpo per il mondiale del ducatista.