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SBK Portimao gara 1: Rea in solitaria

Jonathan Rea fa quello che più gli piace, in gara 1 del mondiale SBK a Portimao. Partito dalla Superpole, il campione del mondo comanda dal primo all’ultimo giro, vincendo senza colpo ferire. Seconda posizione per Toprak Razgatlioglu, il quale si conferma ancora il migliore tra i piloti Yamaha. Chiude il podio l’altra R1 di Michael Van Den Mark.

Buona gara anche per Alex Lowes, quarto e autore di bei duelli. Ottavo Tom Sykes con la BMW ufficiale, a precedere la Honda di Alvaro Bautista. Che partiva dalla ventesima posizione! Chapeau.

La Ducati esce sconfitta dalla gara del sabato in terra portoghese. Scott Redding si deve accontentare del settimo posto, e vede erodersi il suo vantaggio in campionato. Addirittura undicesimo Chaz Davies, mai a posto e sempre lontano dalle posizioni nobili. L’onore della casa bolognese è salvato da Michael Ruben Rinaldi, quinto e migliore dei piloti italiani.

Quindicesima piazza per Federico Caricasulo, appena dietro al compagno di team Garrett Gerloff. Delude, invece, Marco Melandri, diciassettesimo e in affanno con la Ducati del Barni Racing. Ventesimo posto per Lorenzo Gabellini, in sella alla Honda Moriwaki Althea.

SBK Portimao, la cronaca di gara 1

Allo spegnimento del semaforo, Rea scatta davanti a tutti. Lo seguono un filotto di Yamaha, nell’ordine: Ragztlioglu, Van Den Mark e Loris Baz. Lowes perde posizioni fino alla sesta, appena davanti a Redding, che ne guadagna una.

I due inglesi ingaggiano un duello che si protrae per ben tre giri. Scott le tenta tutte per superare Alex, che stacca forte. Alla fine ci riesce, con una bella manovra all’interno.

Grande partenza per Alvaro Bautista, che da ventesimo si porta a ridosso della top ten. Il pilota di Talavera riesce a segnare qualche tempo interessante, ma una Honda ancora acerba non gli consente di avere ancora un ritmo costante.

Al sesto giro, Redding raggiunge Baz e Van Den Mark. Gli ci vogliono altri due giri per superarli entrambi, facendosi aiutare anche da un errore di Michael che va lungo all’ultima curva. Baz, invece, va in crisi con le gomme, e non tiene più il ritmo degli altri.

A metà della corsa, Redding ha oltre tre secondi di ritardo su Razgatlioglu. Il turco è impossibile da prendere, cosa che spinge il ducatista a mantenere la posizione. Fino a quando non va in crisi con l’aderenza, che lo porta ad essere riagganciato da Van Den Mark.

L’olandese passa il leader del mondiale al giro 12, approfittando di un suo lungo alla penultima curva. Redding viene sfilato anche da Lowes, e si trova Rinaldi alle calcagna. Scott si difende strenuamente, ingaggiando un duello con il coltello tra i denti. L’epilogo a tre giri dalla fine, quando Michael affianca il compagno di marca in curva 1, spingendolo oltre il cordolo. Ne approfitta Baz, che si prende la sesta posizione.

I primi piazzamenti non cambiano più fino al traguardo. Rea vince in scioltezza, con le due Yamaha ufficiali sul podio.

L’ultimo giro vede anche l’unica caduta di tutta gara 1. Sandro Cortese perde l’anteriore della sua Kawasaki Pedercini, senza fortunatamente riportare nessun danno fisico.

Classifiche

Immagine di copertina dal profilo Twitter ufficiale del mondiale Superbike