Il mondo del calcio in queste settimane è fermo nel rispetto delle limitazioni introdotte dal Governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Mentre ci si continua a interrogare sul futuro della Serie A 2019/2020, non senza polemiche che in questo momento storico così delicato spesso sembrano alquanto fuori luogo, arriva un’iniziativa di tutt’altro tenore, legata ai coraggiosi protagonisti della lotta al Covid-19. La FIGC infatti ha presentato lo Scudetto del Cuore, un vero e proprio omaggio al personale sanitario, alle forze dell’ordine, ai militari, agli uomini della Protezione Civile e ai medici che in queste settimane si stanno esponendo in tutto il Paese, mettendo la loro professionalità al servizio di chi ne ha bisogno.
Questo team di eccellenze è stato definito la Nazionale dell’Emergenza. Il progetto nasce dalla ferma volontà del presidente federale Gravina di dare un riconoscimento ufficiale a tutti coloro che in questa fase drammatica della nostra storia si stanno guadagnando il sostegno e il ringraziamento di tutti gli italiani uniti nella difficile battaglia al virus. Il massimo esponente della FIGC ha ricordato che il calcio rappresenta «uno straordinario collante sociale», e ha il dovere di confermare questa sua funzione anche e soprattutto adesso che la stagione agonistica è ferma.
Gravina ha spiegato che, mettendo da parte una volta per tutte le inutili polemiche, lo Scudetto del Cuore è un riconoscimento che va a tutti gli «eroi contemporanei», senza alcuna falsa retorica o demagogia.
Lo Scudetto del Cuore e la nuova raccolta fondi della FIGC
L’idea della Federazione Italiana Giuoco Calcio è quella di organizzare, a pandemia finita, un grande evento che rappresenti anche l’occasione per assegnare lo Scudetto del Cuore a tutte le categorie che si stanno distinguendo in questa emergenza sanitaria. L’occasione giusta potrebbe essere l’iniziativa proposta dal CT della Nazionale italiana, Roberto Mancini, il quale ha chiesto di unire – quando gli stadi riapriranno a tutti – sia i giocatori che le calciatrici azzurre per festeggiare a Bergamo la fine di questo terribile periodo.
La FIGC, in questa circostanza, vorrebbe anche che la Nazionale azzurra disputasse la sua prima gara ufficiale post-coronavirus allo Stadio Meazza di Milano per abbracciare finalmente tutti i tifosi sugli spalti e per commemorare le vittime del Covid-19 alla presenza delle istituzioni e dei vari rappresentanti delle categorie professionali in prima linea nell’azione di contrasto alla malattia. Dovrebbe essere questo, quindi, l’evento durante il quale medici, infermieri, militari, forze dell’ordine e protezione civile verrebbero omaggiati con lo Scudetto del Cuore.
Parallelamente a questo riconoscimento per la Nazionale dell’Emergenza, i vertici del calcio italiano apriranno a breve un’altra raccolta fondi (dopo quella che è sfociata nella donazione all’Ospedale Spallanzani di Roma) che anche stavolta verrà destinata alle strutture che stanno accogliendo e curando i pazienti contagiati dal Covid-19 e che si baserà su un’asta per acquistare una maglietta in edizione limitata che azzurri e azzurre indosseranno quando scenderanno per la prima volta in campo dopo la fine dell’emergenza coronavirus.
Rincon ha avviato una raccolta fondi
Infine partirà una call-to-action su tutti i canali social della FIGC: quando si terrà la prossima edizione della Hall of Fame del Calcio Italiano, verrà introdotta una speciale categoria proprio per gli eroi che si sono battuti strenuamente contro il virus, e un’intera sezione del Museo verrà dedicata alla speciale Nazionale dell’Emergenza.