Nel posticipo della nona giornata di Serie A la Lazio sbanca Firenze e si rilancia in classifica dopo la sconfitta di giovedì in Europa League. Una partita vibrante e giocata molto sul filo dell’equilibrio, con Montella che si affida alla classe di Ribery a supporto di Chiesa e con gli ospiti che rispondono con la collaudata coppia Correa-Immobile, supportati a centrocampo dalla lucida regia di Luis Alberto. Nei primi dieci minuti le due squadre si studiano senza osare più di tanto. La prima occasione è un tiro di Castrovilli dalla distanza che non crea grossi problemi a Strakosha. L’episodio tuttavia ha il “merito” di svegliare la Lazio che pur avendo un modulo speculare agli uomini di Montella dimostra di avere un baricentro più alto che permette uno sviluppo più armonico della manovra. I bianco-celesti fanno girare orizzontalmente la sfera in attesa dell’imbucata giusta, imbucata che arriva al minuto 22: Luis Alberto avvia alla grande l’azione, Immobile rifinisce per Correa che è freddissimo a scartare Dragowski e a depositare in rete la palla dell’uno a zero che dopo una segnalazione di fuorigioco viene convalidata grazie al prezioso ausilio del VAR. Il vantaggio degli ospiti, tutto sommato meritato, dura però solo cinque minuti e viene pareggiato da Chiesa, bravo a impattare al volo il perfetto cross di Ribery e a freddare l’incolpevole Strakosha. Il rapido botta e risposta consiglia alle due compagini di tornare ad avere un atteggiamento guardingo senza scoprirsi più di tanto, in attesa dell’episodio che possa cambiare la gara. In questo scenario l’unica notizia di rilievo da segnalare è l’uscita per infortunio di Caceres, rilevato dal giovane Ranieri. Si va dunque all’intervallo senza ulteriori sussulti e con le squadre inchiodate sul pari. Montella e Inzaghi, negli spogliatoi, consigliano ai propri uomini di mantenere l’atteggiamento prudente del finale della prima frazione e quindi il match prosegue sui consueti canoni di serata. La tecnica del centrocampo della Lazio sembra poter prendere il sopravvento e indirizzare la sfida, ma i ribaltamenti di fronte di Chiesa e compagni fanno venire i brividi alla retroguardia laziale. I due tecnici provano quindi a scuotere l’andamento del match con i cambi ed è proprio qui che arriva la chiave di volta dell’intero incontro: le sostituzioni di Inzaghi (Parolo per Savic, Lukaku per Lulic e Caicedo per Correa) risultano molto più incisive del suo collega ex Siviglia e permettono agli ospiti di prendere definitivamente in mano il pallino del gioco e di cercare con maggiore convinzione la vittoria fino all’ultimo minuto. Ed è proprio nel finale (89’) che arriva la rete che permette alla Lazio di sbancare il Franchi: Lukaku pennella un cross al bacio che Immobile non può esimersi dallo spingere in rete con un preciso colpo di testa all’angolino. Anche in questo caso protagonista il VAR, che non ravvisa il presunto fallo di Lukaku su Ranieri a inizio azione e certifica la vittoria degli uomini di Inzaghi, che si permettono anche di fallire il rigore del tre a uno (mano di Ranieri su tiro a botta sicura di Luis Alberto) con Caicedo che si fa ipnotizzare da Dragowski. E’ l’ultima emozione del match. Inzaghi viene via da Firenze con tre punti fondamentali e può tirare un grandissimo sospiro di sollievo. Le nubi nere all’orizzonte sono oggi più lontane.
Fiorentina – Lazio 1-2
Fiorentina (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Caceres (38′ Ranieri); Lirola (16′ st Sottil), Pulgar, Badelij, Castrovilli, Dalbert; Chiesa, Ribéry (30′ st Boateng). Allenatore: Montella
Lazio (3-5-1-1): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic (9′ st Parolo), Lucas, Alberto, Lulic (16′ Lukaku); Correa (34′ st Caicedo); Immobile. Allenatore: Inzaghi Arbitro: Guida Marcatori: 22′ Correa, 27′ Chiesa, 89′ Immobile Ammoniti: Alberto, Lulic, Castrovilli, Pulgar, Pezzella, Parolo Espulsi: Ranieri