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Superbike 2021, Lavilla: “calendario da 11 a 13 gare”

Archiviato il 2020, il mondiale Superbike prepara la stagione 2021. I team ed i piloti saranno impegnati negli ultimi test, prima della tradizionale pausa invernale. Intanto, nelle stanze dei bottoni si lavora per mettere insieme un calendario che dovrà affrontare ancora molte incertezze. Di tutte queste difficoltà ne ha parlato Gregorio Lavilla, ex pilota ed oggi responsabile Dorna per le derivate di serie.

Ecco quello che, secondo lo spagnolo, dobbiamo aspettarci dalla prossima stagione.

Quante gare ci saranno nel mondiale Superbike 2021?

Da 11 a 13 gare“. Questa è la risposta – lapidaria – di Lavilla. L’idea principale, spiega, è “Mettere prima tutti gli eventi europei, da aprile fino ad inizio ottobre“.

Il mondiale comincerà relativamente tardi, a primavera inoltrata, e si correrà nel Vecchio continente. Poi, si analizzerà la situazione in Sud America ed in Asia, nonché in Australia, e si deciderà cosa fare. Tutto è subordinato alla situazione epidemiologica, che si aspetta di essere in miglioramento, ma con tutti i dubbi del caso. “Analizzeremo la situazione in Argentina, Austria e nell’est asiatico“, prosegue Lavilla, “Ma avremo le idee più chiare tra luglio e agosto“.

Le gare di Phillip Island, che tradizionalmente aprono la stagione in febbraio, slitteranno ad Ottobre. Non si escludono doppi o tripli round sulla stessa pista, in ossequio alla riduzione dei rischi di contagio nonché alla necessità di ridurre i costi.

Ed a proposito dei contagi, che ne sarà dei protocolli di sicurezza? Lavilla si pronuncia anche su questo punto. “Dipenderà molto dai governi dei vari paesi. Dovremo sempre considerare due aspetti, il pubblico sugli spalti ed il personale nel paddock. Senza dimenticare i test e le conseguenze sui viaggi. Stiamo considerando tutte queste eventualità per predisporre tutto al meglio“.

Riassumendo, se la situazione Covid rimane quella attuale, il mondiale Superbike 2021 correrà 10 round da aprile ad ottobre, tutti in Europa. Le piste saranno Jerez, Aragon, Magny Cours, Portimao, Estoril, a cui si dovrebbero aggiungere Donington, Imola, Assen, Oschersleben e Misano. Se invece migliora, si aggiungeranno tre gare extra europee: una in Argentina (ma ha senso correre in un Paese tecnicamente in bancarotta?), Phillip Island ed il Qatar. Incerto il destino dell’Indonesia, inizialmente previsto per il prossimo anno e di cui attualmente non si sa nulla.

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La Supersport resta com’è

Oltre al calendario della Superbike, Lavilla ha parlato anche della Supersport. La classe intermedia potrebbe confermare il format della doppia gara, introdotto quest’anno per motivi emergenziali. Tuttavia, le difficoltà a livello logistico potrebbero spingere Dorna per un formato più tradizionale.

Lavilla ha anche anticipato che il regolamento tecnico della categoria rimarrà invariato. “Ci sono tanti potenziali progetti“, spiega, “con differenti caratteristiche. Ci stiamo lavorando, ma non succederà nulla nel 2021“.

Uno di questi progetti è quello di aumentare la cilindrata della categoria, facendola arrivare a 1000 cc. La formula prevede una serie di correttivi per livellare le prestazioni, partendo da un dato di base (140 CV, la potenza attuale). Una formula simile a quella adottata, con grande successo, nella classe 300.

Questo nuovo pacchetto ha attirato l’interesse di Ducati e Triumph, che sono pronte a rientrare. Ma non se ne parlerà prima del 2022. Con grande disappunto di molti addetti ai lavori, che già immaginano un 2021 “a trazione Yamaha”, con qualche Kawasaki ed un paio di MV a fare numero in una categoria tecnicamente svilita.