Il mondiale Superbike di Ducati comincia adesso, con la presentazione della squadra 2022. Alvaro Bautista e Michael Ruben Rinaldi hanno tolto i veli alle Panigale V4R con le quali tenteranno di strappare il titolo mondiale a Toprak Razgatlioglu. Nella stessa occasione, Ducati ha anche svelato la scuderia con cui tornerà ufficialmente nel mondiale Supersport, con Nicolò Bulega e la Panigale V2.
Presentazione Superbike: cosa cambia sulla Ducati 2022?
La livrea presenta pochissime differenze rispetto alla passata stagione. Il colore rosso è un pelino più scuro, seguendo la moda cromatica della MotoGP. I loghi Aruba e degli altri sponsor sono gli stessi. La moto invece cambia: nel corso dei test Ducati ha provato un nuovo forcellone, ed un nuovo pacchetto freni, per cercare di rendere più guidabile una Panigale che ha evidenziato alcuni limiti. Tutte novità che hanno piacevolmente impressionato Alvaro Bautista, il quale ha trovato una moto più “matura” di quella che aveva lasciato nel 2019. “Bau Bau” è la punta non dichiarata della casa bolognese, l’arma segreta con cui Gigi Dall’Igna spera di riportare al costruttore un trionfo che manca dal 2011. Michael Ruben Rinaldi non è più una speranza, e deve raccogliere qualcosa di più delle tre vittorie dello scorso anno. Sul fronte Supersport, la Ducati mancava in forma ufficiale dall’anno 2000. I regolamenti nuovi consentono di schierare la Panigale V2, prima bicilindrica da corsa del marchio da quasi cinque anni. Nicolò Bulega è il rider di punta: dopo le tante delusioni della Moto2, l’ex VR46 spera di poter ricostruire la propria carriera tra le derivate di serie. Nei test è andato subito forte, dimostrando una certa velocità di adattamento. Chi ben comincia è a metà dell’opera.
Tolti i veli anche ai satelliti
Oltre alla Ducati ufficiale, sono state presentate anche le Panigale a 2 e 4 cilindri schierate dalle formazioni satellite. La prima in ordine di tempo è stata la moto del GoEleven, la quale ha organizzato l’evento il giorno prima della squadra factory. Philipp Oettl è l’unico rider di una formazione che punta a resettarsi, dopo un 2021 difficile. Il tedesco ex Moto3 e Moto2 ha stupito tutti nei test invernali, e potrebbe essere la sorpresa della stagione. La livrea bianco-azzurra è identica allo scorso anno. Così come non cambia la livrea di Barni Racing, svelata il giorno dopo la squadra Aruba. Luca Bernardi è il rider su cui Marco Barnabò punterà quest’anno, con i rischi del caso: il sanmarinese salta in classe maggiore dopo appena un anno di Supersport. In quest’ultima categoria Barni correrà con una V2 praticamente ufficiale, affidata ad Oly Bayliss. Il giovane australiano è figlio di quel Troy Bayliss vincitore di ben tre titoli mondiali nella Superbike, tutti con la Ducati. Il cerchio si chiude.
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