Lo strappo tra i 12 club ribelli e le due istituzioni del calcio mondiale, UEFA e FIFA, sembra insanabile. E nemmeno il tempo sembra concorde nel ricucire una rottura che è destinata a fare ancora rumore. La Superlega è un affare pericoloso, che ha come base l’obiettivo di tappare i buchi finanziari che la recente crisi in atto sta generando, la partecipazione del colosso bancario di Wall Street JP Morgan (con 6 miliardi di dollari) sembra confermare ciò. Un motivo per ricercare nuovi introiti che non siano solo esclusivamente sportivi. Ma la Superlega è anche uno di quei rari momenti in cui FIFA e UEFA sembrano andare d’accordo, in un momento storico che sta diventando rivoluzionario, contro l’elitè del calcio rappresentata dai dodici club della discordia.
Superlega, cosa dicono i vertici di UEFA e FIFA?
Gianni Infantino, presidente della FIFA, non è andato leggerissimo contro il progetto, spinto da personalità come Florentino Perez. “Ho letto parole come guerra e crimine, terribili se legate al calcio, il gioco che tutti amiamo e che dovrebbe dare gioia a tutti. Voglio essere estremamente chiaro. La Fifa è costruita su alcuni valori, i veri valori dello sport. Quindi non possiamo che disapprovare la Superlega: è un negozio chiuso, una fuga dalle attuali istituzioni, dalle leghe e dalle associazioni”.
Aleksander Ceferin, nel su intervento di oggi, ha invece puntato il dito contro i grandi club, affermando che pochi anni fa erano in difficoltà ma poi sono cresciuti. Insomma c’è tempo per cambiare e non occorrono strategie come le leghe elitarie per valorizzare lo sport. “I grandi club di oggi non erano necessariamente grandi club in passato e non vi è alcuna garanzia che diventeranno grandi club in futuro. Il calcio è dinamico, imprevedibile. Questo è ciò che lo rende un gioco così bello. I club che pensano di essere grandi e intoccabili oggi dovrebbero ricordare da dove vengono. E dovrebbero rendersi conto che se sono oggi delle grandi in Europa, è in parte grazie alla Uefa“.
Superlega, City e Chelsea pensano al rifiuto?
Dall’Inghilterra invece Gary Neville ha lanciato la bomba, secondo cui Manchester City e Chelsea starebbero pensando al declinare l’invito a partecipare. Secondo le parole dell’otto volte campione d’Inghilterra con la casacca di Manchester United, che aveva definito la Superlega “un atto criminale“, entrambi i club starebbero “ascoltando” i loro tifosi mettendo da parte le inclinazioni economiche.