L’austriaco diventa il terzo Top 10 dopo Zverev e Tsitsipas ad abbandonare precocemente i Championships. Federer risorge dopo la paura, ok Nadal e Berrettini
Storicamente il campo 2 di Church Road è rinomato per le eliminazioni eccellenti: dopo quelle di Zverev e Tsitsipas ieri – il greco per mano del nostro Thomas Fabbiano – viene eliminato anche Dominic Thiem, numero 4 al mondo.
Rispetto alle eliminazioni dei due NextGen, quella di Thiem in realtà non è così sbalorditiva. Così come dichiarato dallo stesso austriaco: ‘Nessuno vorrebbe affrontare Querrey al primo turno‘ , l’americano è un osso duro sull’erba. D’altronde il buon Sam ha nel curriculum un quarto e una semifinale qui a Londra, sintomo di come sia temibile.
D’altro canto Thiem non è mai riuscito ad andare oltre gli ottavi di finale a Wimbledon, dimostrando come diventi improvvisamente un tennista normalissimo lontano dal mattone tritato.
Dopo un primo set incoraggiante vinto al tie-break, il finalista dell’Open di Francia si è sciolto al cospetto del leggero sole della capitale inglese. Tuttavia l’occasione proficua per scappare via nel punteggio gli è anche capitata: due palle set sciupate nel secondo parziale.
Dopo aver perso malamente 7 a 1 il secondo tie-break di giornata, l’austriaco è inesorabilmente sparito dal campo. Infatti Querrey infila 9 giochi consecutivi tra il terzo e il quarto set, rifilando addirittura un umiliante bagel al povero Dominic e aggiudicandosi l’incontro.
Federer oltre la paura –
Smaltito lo shock per il prematuro ko di Thiem, il pubblico del Centre Court ha avuto timore del classico dejavù, che questa volta avrebbe avuto del clamoroso. Infatti il tanto amato Roger Federer, signore da 20 Slam, si è presentato al suo esordio sull’erba londinese come un ragazzino qualunque: paura da prima volta e freno a mano tirato, facendo salire a mille l’ansia degli spettatori sugli spalti.
Tuttavia non ti chiami Roger Federer per caso: dopo aver perso malamente il primo set contro il sudafricano Harris, ‘Le Roi’ ha ripreso in mano le redini del match concedendo appena 5 giochi al suo avversario e facendo tirare un sospiro di sollievo ai suoi molteplici tifosi.
Nadal senza patemi –
Anche il suo eterno rivale Rafael Nadal comincia a ritmi blandi questo suo primo match di Wimbledon: Sugita scappa subito via 2-0 40-0. A differenza del suo celebre collega, il maiorchino decide che la pausa è durata fin troppo: annulla le tre palle break e scappa via nel punteggio.
Di fatti la partita non ha più sussulti: lo spagnolo chiude 3-0 con il punteggio di 6-3, 6-1, 6-4
Berrettini e Fognini fanno il loro dovere, out Cecchinato e Caruso
Per quanto ne concerne il tennis di casa nostra, è stato un martedì agrodolce. Sicuramente risuona ancora l’exploit di Thomas Fabbiano contro il n.6 Tsitsipas. Il tennista più in forma del momento ha centrato l’obiettivo: Matteo Berrettini accede al 2^ turno.
Tuttavia non è stato il miglior Berrettini della stagione: il romano è partito un pò a rilento contro l’ottimo Bedene, ma è comunque riuscito a piegare la resistenza dello sloveno in quattro tirati set. Senz’altro ci aspetta di più dal vincitore di Stoccarda, che ha dimostrato di poter giocare ad alti livelli su questa superficie.
Abbandonano invece Wimbledon Salvatore Caruso e Marco Cecchinato. ‘Sasà‘ viene sconfitto in 3 set da Simon, che si prende la rivincita di Parigi. 3-0 il risultato finale, con Caruso che può recriminare solo per il primo set, perso dopo aver sprecato due set point.
Un 2019 da dimenticare invece per Marco Cecchinato: dopo l’eliminazione all’Open di Francia al primo turno, lo stesso trattamento gli viene riservato anche a Wimbledon. Il siciliano mai in partita contro l’australiano De Minaur, vincente in 3 set ( 6-0, 6-4, 7-5)
Vittoria al fotofinish per Fabio Fognini, che si impone 6-4 al quinto set contro l’americano Frances Tiafoe.