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Tom Kristensen FIA: missione (vice) presidenza

Nel mese di dicembre, Jean Todt lascerà definitivamente la presidenza della Federazione Internazionale dell’Automobile. Uno tra Ben Sulayem e Graham Stoker prenderà il suo posto, con le rispettive squadre. E nel team dell’avvocato inglese compare Tom Kristensen, il quale si candida per un posto di vice presidente FIA. L’ex pilota danese ha un curriculum stellare, fatto di nove vittorie alla 24 ore di Le Mans. Dopo il ritiro “Doktor Le Mans” è diventato commissario per la F1, per poi ricoprire un ruolo più istituzionale. Oggi è presidente della Commissione piloti, la quale dirige vari comparti a tema. In un’intervista a Motorsport.com, Kristensen ha riassunto la sua “politica”.


Graham Stoker: un “rivoluzionario” alla guida della FIA


Cosa farà alla FIA Tom Kristensen?

Penso che ora sia il momento per me di restituire qualcosa“. Con queste parole, Kristensen risponde alla domanda di Motorsport.com sul motivo che lo hanno spinto a “scendere in campo”. “Mi piace l’idea che lo sport debba essere guidato da persone che hanno molta esperienza. Mi piacerebbe condividere tutta la mia conoscenza e comprensione per aiutare a incoraggiare le nuove generazioni a farsi coinvolgere. Sono stato con la FIA per un po’ di tempo, con la commissione dei piloti con tutte le cose che comporta. Quindi mi piacerebbe continuare ad essere coinvolto nello sviluppo dello sport che amo così tanto“. Per questo, Tom ha accettato il ruolo di presidente della Commissione piloti, con la delega al reparto endurance e sicurezza. Membri della commissione sono anche Emanuele Pirro (commissione pista) e Derek Warwick (commissione monoposto). Con il romano Kristensen ha vinto a Le Mans, durante l’era Audi. Ora il danese ha deciso di fare un altro step, schierandosi con Graham Stoker per concorrere alla massima dirigenza FIA.

Il “programma di governo”

Entrando più nel dettaglio, Kristensen ha parlato di come, secondo lui, dovrà evolversi il motorsport. Esso, secondo l’ex pilota, manterrà un ruolo chiave nel mondo, in quanto gode ancora di un gran seguito. Bisognerà curare la comunicazione (in questo senso, egli considera “l’esperimento di Drive to Survive” un successo), senza trascurare le sfide dall’esterno. Il cambiamento climatico, ad esempio, spingerà verso l’elettrificazione, e sui carburanti sostenibili. Kristensen ritene che il motorsport, oltre che una vetrina, sia anche un laboratorio per sperimentare nuove tecnologie. Ma la sostenibilità è anche economica, e quindi bisogna aggiornare e ripensare ai modelli di business. Tom sostiene che le corse debbano essere più accessibili possibili, anche in quei luoghi dove non esistono strutture specifiche. E fa un esempio in questo senso, la Crosscar, categoria che prepara ai rally. Infine, c’è l’argomento dei gamers: come attirare i videogiocatori al mondo del racing vero? Per Kristensen, l’eSports è una realtà compiuta, che la FIA deve accompagnare e normare. Per questo scopo è nata una commissione specifica (diretta dalla svedese Anna Norqvist), ed un ranking mondiale ufficiale. Gli eSports, secondo l’ex campione endurance, sono anche un modo per attirare il pubblico più giovane, che dal virtuale potrebbe voler passare al reale.