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Napoli sempre in testa: ora il turno infrasettimanale

Napoli sempre in testa al Campionato. La squadra di Spalletti vince a Bergamo, su un campo difficilissimo, anche senza il georgiano Kvaratskhelia. Il Milan...
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Un Napoli da favola ci rende onore in Europa

Settembre, le Coppe europee fanno il loro ritorno. Dopo la debacle del Toro contro il Wolverhampton, ancora una volta il calcio italiano (dopo che la scorsa stagione anche l’Atalanta non era riuscita a raggiungere la fase a gironi dell’Europa League), si ritrova con una compagine in meno rispetto all’Inghilterra, alla Spagna, alla Germania, l’élite del calcio europeo. Così ci presentiamo in Europa, con una squadra in Champions League per ogni fascia: Juventus (prima), Napoli (seconda), Inter (terza), Atalanta (quarta) e due sole squadre in Europa League, Roma e Lazio.

Ottimo il Napoli, molto bene la Juve, male l’Inter, gravemente insufficiente l’Atalanta

La prima giornata di Coppe europee ci porta democraticamente due vittorie (Napoli, Roma), due pareggi (Juventus, Inter), due sconfitte (Atalanta, Lazio). In Champions League, bisogna ammettere che bianconeri e partenopei hanno disputato due ottime gare. La squadra di Ancelotti, in casa al San Paolo, ha legittimato la sua vittoria contro i Campioni d’Europa del Liverpool – mica un avversario qualsiasi – mentre gli uomini di Sarri, sul terreno del Wanda Metropolitano, quello dell’Atletico Madrid – mica un campo qualsiasi – sono stati a un passo dalla vittoria fino a un paio di secondi dal novantesimo. Male, invece, hanno fatto sia l’Inter che l’Atalanta nella loro prima giornata di Champions. I nerazzurri di Milano, non hanno saputo prevalere a San Siro sui modesti cechi dello Slavia (1-1), mentre i nerazzurri delle Valli orobiche, sono stati letteralmente presi a pallate a Zagabria, dalla Dinamo: un quattro a zero che non ammette discussioni.

L’Italia tiene il passo delle altre grandi d’Europa

Nel confronto con l’élite del calcio europeo, ci classifichiamo al secondo posto, al pari della Spagna (Valencia 3 punti, Barcellona e Atletico 1, Real Madrid 0). Anche se c’è da considerare che le compagini iberiche hanno affrontato “signore partite”: il Valencia, ha incontrato il Chelsea a Stamford Bridge, il Barcellona ha fatto visita al Wetfallenstadion di Dortmund, l’Atletico, ha giocato contro la Juve e il Real Madrid ha sfidato il Psg, sul loro terreno del Parco dei Principi.

In questa speciale classifica, dei Paesi europei di prima classe, il primo posto, in questa prima giornata di Coppe, spetta alla Germania, che grazie alle vittorie di Bayern München e Lipsia, su Stella Rossa e Benfica, e al pareggio del Dortmund con il Barcellona, consegue sette punti. Da notare che il Bayer Leverkusen, ha perso in casa contro la Lokomotiv Mosca (1-2), un risultato del tutto inaspettato. Deludente invece l’avvio del calcio inglese, che l’anno passato ha monopolizzato le competizioni continentali, conquistando entrambi le finali delle rassegne Uefa. Delle squadre della terra d’Albione, solamente il City di Pep Guardiola è riuscito a mettere i tre punti in classifica, andando a vincere a Kharkov, contro lo Shakhtar Donetsk (0-3). Liverpool e Chelsea hanno perso e il Tottenham, non è andato più in là di un pareggio ad Atene, contro l’Olympiacos (2-2).

Magistrale Napoli

Tornando alle prove delle nostre squadre italiane in CL, possiamo dire che il Napoli ha fornito la prestazione più esaltante. Ha surclassato il Liverpool, sotto il punto di vista del gioco, ha disputato una partita coraggiosa e nonostante il risultato si sia sbloccato solo all’82’ con il rigore di Mertens, ha sempre dimostrato di volere il risultato pieno, giocando con vigore e tenacia per tutti i novanta minuti. Il secondo gol di Llorente, venuto al 92′, è stata la sublimazione di una partita giocata ai massimi livelli. Grande Napoli! Continuando a giocare in questa maniera, e con questa determinazione, non ci stupiremo affatto, se la squadra di Ancelotti dovesse presentarsi a maggio, per giocare ad Istanbul la partita che vale il massimo titolo continentale.

https://video.sky.it/sport/calcio/champions-league/video-napoli-liverpool-gol-highlights/v538272.vid

Juve in nuova veste

A Madrid anche la Juve di Sarri ha disputato un’ottima gara. Il risultato pieno non è arrivato, ma la prestazione dei bianconeri è stata positiva. Ronaldo & c. hanno giocato con la giusta aggressività, sono stati fino a pochi secondi dal termine in vantaggio e solo per un’inezia è sfuggita la vittoria.

Certo, dopo la rimonta del Napoli a Torino da 0-3 a 3-3 (partita poi vinta allo scadere) e questa dell’Atletico, da 0-2 a 2-2, sarà bene che Sarri riguardi qualcosa sul pacchetto del reparto difensivo, perché quattro di questi cinque gol sono scaturiti da calci piazzati, ma l’impressione è che il tecnico toscano riuscirà presto a dare un gioco più disinvolto alla squadra. Una volta trovata la chiave giusta per il centrocampo, ci sentiamo di dire che la Juve saprà diventare una squadra di massimo vertice europeo e potrà giocarsela con tutte le grandi d’Europa, sia dal punto di vista del gioco (più coralità nella manovra e miglioramento nel palleggio) e soprattutto sotto il punta di vista dell’intensità delle azioni (con pressing continuo, in tutte le zone del campo), situazioni che forse sono un poco mancate alla Juve di queste ultimi anni.

https://video.sky.it/news/sport/champions-atletico-madrid-juve-2-2-video-gol-e-highlights/v538579.vid

I soliti vizi dell’Inter

Passiamo ora alle note dolenti. L’Inter ha dato dimostrazione di non avere imparato nulla dal passato. La conduzione è cambiata, ma l’atteggiamento è rimasto lo stesso delle passate stagioni quando in panchina c’erano gli Spalletti, i Mancini, i Mazzarri. Squadra spenta. Sottomissione al gioco degli avversari. Poca partecipazione dei giocatori al gioco di squadra. Diciamo la verità, se mai sulla panchina interista ci fosse stato ancora Spalletti, dopo una prestazione come quella contro lo Slavia, avremmo chiesto tutti di mettere la testa dell’uomo di Certaldo al centro di Piazzale Loreto.

https://sport.sky.it/calcio/champions-league/2019/09/17/inter-slavia-praga-risultato-gol.html

La disfatta dell’Atalanta

Per quanto riguarda l’Atalanta, c’è poco da dire. Il risultato parla chiaro. Quattro gol di differenza dicono tutto. Nessuno si sarebbe aspettato una prova così incolore della squadra di Gasperini, neanche il più drammatico dei pessimisti avrebbe immaginato una simile disfatta. Trovare una logica a questo risultato è difficile: l’emozione per il battesimo in Champions League… Un’immaturità, nell’affrontare una gara in una competizione di questo tipo… Un organico inadeguato, per sostenere una manifestazione di questo genere… Sono tutte supposizioni queste. La verità è che a Zagabria, mercoledì sera, è girato tutto storto alla squadra di Gasperini. Il risultato era ormai compromesso, ma avete visto come sono finite le conclusioni di Zapata, Pasalic? Se i bergamaschi avessero anche solo ridimensionato l’entità del risultato, forse oggi parleremo di una prestazione diversa degli uomini di Gasperini.

Oggi, è difficile scommettere anche un solo centesimo sulla qualificazione della Dea agli ottavi di finale (o addirittura credere che i nerazzurri saranno ripescati per l’Europa League), tenendo conto che c’è da affrontare il City. Ma siamo solo agli inizi e, nella Champions League, può succedere di tutto.

https://video.sky.it/sport/calcio/champions-league/video-dinamo-zagabria-atalanta-gol-highlights/v538570.vid

Le romane in Europa League

In Europa League per le italiane, croce e delizia. La Lazio perde inaspettatamente in Romania, contro il Cluj (2-1), dopo essere passata in vantaggio con Bastos. La Roma abbatte invece l’Istanbul Basaksehir (4-0). Nei biancocelesti mancava Immobile, inspiegabilmente, lasciato a Roma per riposare. Non si riesce a capire come mai la Lazio, snobbi sempre questa manifestazione. I laziali sono alla quinta sconfitta consecutiva nella competizione. La passata edizione, la squadra di Inzaghi, perse le ultime due partite del girone contro Apollon Limassol (2-0) ed Eintracht Francoforte (1-2), per poi venire battuta due volte dal Siviglia (0-1, 2-0), nei sedicesimi di finale. E, due stagioni fa, si fecero clamorosamente rimontare dal Salisburgo nei quarti di finale, a semifinale quasi raggiunta (4-2 all’Olimpico e 0-1 iniziale sul campo di Salisburgo).