Un Milan opaco e fortunato esce con tre punti fondamentali dall’ostica trasferta di Verona e comincia al meglio la settimana che porterà al derby della Madonnina di sabato prossimo. Un derby però al quale i rossoneri si approcciano con molti interrogativi sul piano del gioco e delle scialbe prestazioni individuali. Anche la gara col Verona infatti non ha sciolto i dubbi sul modulo e sulla lentezza disarmante della manovra. Giampaolo si presenta al Bentegodi con un 4-3-2-1 atipico, nel quale Suso parte dalla sua mattonella di sinistra e Paquetà a ridosso di Piatek, ancora a secco in campionato. Di contro, Juric affida le sorti del proprio attacco al neo-arrivato Stepinski e alla vivacità di Verre, consegnando le chiavi del centrocampo alla sapiente regia di Miguel Veloso.
La partenza è tutta a favore dei padroni di casa che spingono immediatamente sull’acceleratore e costringono gli ospiti a giocare di rimessa. La prima occasione capita al minuto 7 quando su ottimo cross dalla destra Donnarumma prima deve smanacciare la palla e poi respingere una rovesciata a botta sicura di Stepinski. Gli uomini di Giampaolo non riescono ad imbastire nessuna azione degna di nota, il possesso è sterile e prevalentemente orizzontale, le idee offensive affidate come sempre all’estro di Suso, in difficoltà nel dialogare con Paquetà, spaesato nel nuovo ruolo sulla trequarti. A dare la scossa a questo Milan abulico ci pensa il VAR (20’): Stepinski alza troppo la gamba e colpisce con lo scarpino in pieno volto Musacchio dopo aver toccato il pallone; Manganiello estrae il giallo che il VAR appunto tramuta nell’espulsione che cambia volto alla partita. Da quel momento in avanti infatti, col Verona in 10, è un monologo dei rossoneri che però continuano a peccare nella finalizzazione negli ultimi 16 metri e regalano a Verre la possibilità del clamoroso vantaggio: il tiro al volo dell’attaccante a tu per tu con Donnarumma finisce in curva. Si va al riposo quindi sullo 0-0 con l’inquietante score per il Diavolo dello zero nei tiri in porta.
La ripresa comincia con una novità nelle fila rossonere, con Rebic che prende il posto di un indolente Paquetà e fa il suo esordio in campionato. Come da copione, il Verona si rintana tutto nella propria metà campo sperando in qualche contropiede decisivo mentre il Milan, schierato con un più congeniale 4-3-3, comincia a sveltire la manovra risultando più pericoloso in zona goal. Ne è prova il palo che Calabria colpisce al quindicesimo con un bellissimo destro dal limite dell’area e le ripetute incursioni di Kessiè alle spalle della difesa. Quando la gara sembra ormai indirizzata, il Verona va a un passo dal vantaggio sempre con Verre: Donnarumma è strepitoso a spingere sul palo con la punta delle dita il piatto dell’ex Roma. È però solo un lampo nel buio: al minuto 68 la netta supremazia territoriale del Milan viene premiata col rigore concesso per evidente fallo di mano di Gunter su tiro a botta sicura di Calhanoglu dal limite. Dal dischetto si presenta Piatek che è freddissimo a siglare il vantaggio e interrompere un digiuno che durava dallo scorso 12 maggio. I 20 minuti finali sono un inno alla confusione: Piatek si vede negare il raddoppio per una carica al portiere (giusta la valutazione del VAR) e Veloso al minuto 93 ha la palla dell’1-1 sotto forma di pericolosa punizione dal limite: l’espulsione di Calabria e la palla che esce a fil di palo su botta di Lazovic dopo respinta della barriera fanno calare il sipario su un match molto intenso ma giocato veramente male dal Milan. Si salvano solo i 3 punti. Giampaolo sa che c’è ancora tanto da lavorare.
TABELLINO
VERONA – MILAN 0-1
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrhamani (34′ st Tutino), Günter, Kumbulla; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Zaccagni (34′ st Di Carmine), Verre (21′ st Pessina); Stępinski
Allenatore: Juric
MILAN (4-3-2-1): Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Biglia, Chalanoglu; Suso, Paquetá(1′ st Rebic); Piatek
Allenatore: Giampaolo
Marcatori: 68′ Piatek (R)
Arbitro: Manganiello 5
Ammoniti: Piatek, Paquetá, Veloso, Günter, Amrabat, Silvestri, Rebic
Espulsi: Stępinski, Calabria