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Vigilia di Juventus-Crotone: le dichiarazioni di Pirlo

Alla vigilia di Juventus-Crotone, posticipo che chiuderà la venticinquesima giornata di Serie A 2020/2021 all’Allianz Stadium di Torino lunedi 22 febbraio alle ore 21, ha parlato in conferenza stampa il tecnico dei bianconeri, Andrea Pirlo per presentare i temi del match.

Vigilia di Juventus-Crotone: cosa ha detto Pirlo?

Imperativo categorico per la Juventus è ripartire dopo il ko in Champions League contro il Porto. Ne è consapevole il tecnico dei bianconeri, Andrea Pirlo, che ha esordito cosi: “Sfida importante per continuare il cammino e riprendere la corsa scudetto. Non sarà facile, il Crotone nonostante non abbia trovato risultati ha mantenuto la propria filosofia sta facendo vedere cose interessanti”.

Su Buffon e Dybala: “Buffon giocherà. Dybala invece non sarà disponibile, anziché migliorare bisognerà aspettare ancora qualche giorno”.

Su Ramsey: “È disponibile, vedremo come utilizzarlo”.

Su Bentancur: “Sta meglio, ha avuto un problemino ma penso sia recuperabile per domani. Era deluso per la partita di mercoledì sera, ma bisogna andare avanti, si deve reagire. Abbiamo parlato, anche se si sbaglia si deve cercare di fare meglio”.

Su Arthur: “La mancanza di Arthur si fa sentire, unico co caratteristiche diverse rispetto agli altri centrocampisti. Possiamo provare più soluzioni con Ramsey, Bentancur e Fagioli. Si possono adattare al sistema di gioco, non con le caratteristiche di Arthur ma a loro modo. Domani cercheremo di trovare la soluzione per fare bene. Il suo problema va valutato giorno per giorno, il suo problema non ha tempi di recupero effettivi, bisogna sperare che con le cure che sta facendo possa tornare presto”.

Sul post Porto: “Col Presidente ci parliamo dopo ogni partita, poi era con noi ad Oporto e ne abbiamo parlato subito. Non è intervenuto, non ce n’era bisogno, non serviva nessuno scossone perché sapevamo di non essere stato da Juventus. Non sono d’accordo che a Napoli sia stata una brutta gara, abbiamo perso senza subire un tiro in porta. Io avevo alzato la voce dopo il primo tempo, non mi era piaciuta la gara, quando siamo rientrati non abbiamo nemmeno avuto modo di prendere in mano la gara perché quei 10 secondi di blackout ci avevano portato al secondo gol subito. Quando sai di aver sbagliato non c’è bisogno di alzare la voce”.

Su Kulusevsky: “Sta meglio, era deluso perché non era riuscito a trovare la posizione in campo. Però sta facendo una buona stagione, ricordiamoci che è al primo anno in una grande squadra, può capitare che il nervosismo possa venire fuori in queste gare”.

Su Mckennie: “Ha un problemino con cui deve convivere, è una roccia e sta stringendo i denti anche perché siamo obbligati”.

Sulla presunta preoccupazione: “Venivamo da tante vittorie, era inevitabile che prima o poi ci sarebbe stata una falsa battuta o una battuta d’arresto. Non sono preoccupato, giocare 15 partite in 40 giorni è normale ci siano infortuni e che si possa pagare in lucidità. Ora siamo qui e dobbiamo lottare per centrare i nostri obiettivi”.

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