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Robert Kubica torna in F1: nel 2019 correrà con la Williams

Sembrava una storia impossibile, una favola che non si sarebbe realizzata, ma Robert Kubica tornerà davvero a correre in Formula 1 dopo una assenza di otto anni. L’amatissimo pilota trentatreenne polacco è appena stato annunciato come guida ufficiale del Team Williams, al fianco del già confermato giovanissimo George Russell, ora impegnato nel campionato di Formula 2. Per la Scuderia inglese il pilota svolgeva già mansioni di collaudatore e addetto al simulatore ma a partire da marzo 2019, quando la Formula 1 tornerà in pista con la nuova stagione, Kubica non sarà più costretto alle retrovie ma tornerà protagonista di un panorama che lo ha sempre amato. Un sogno, condiviso dal pilota e da tutti i tifosi del mondo, che si è avverato. 

La sua è una storia di talento, passione e tanta, troppa, sfortuna: il polacco ha infatti rischiato di perdere la vita in più di un incidente automobilistico ma, tra tutti, si ricorda quello del 6 febbraio 2011, giorno in cui la sua carriera è cambiata definitivamente. 

Kubica si trovava in Liguria per partecipare al Rally delle Ronfe di Andora, in provincia di Savona, e durante una prova di trasferimento ha perso il controllo della sua Skoda Fabia, schiantandosi violentemente contro il muro di una chiesa. Le immagini sono ancora oggi impresse nella mente di chi ha avuto la sfortuna di vederle, con la Skoda del pilota completamente divisa , parte e l’altra, da un gard rail. Le condizioni di Kubica sono subito apparse gravi e, in particolare, si parlava della possibile amputazione di una mano. A otto anni di distanza quella mano non è stata amputata ma i gravi danni subiti dal polacco lo hanno costretto a uno stop prolungato, lontano dal mondo delle corse e soprattutto dal panorama della Formula 1. La carriera di Robert era però già stata segnata, prima di quel fatidico 2011, da altri sfortunati incidenti, e tra tutti il più celebre è quello di Canada 2007. Un crash rimasto nella storia dei più paurosi momenti della Formula 1 e che, inspiegabilmente, ha visto il polacco uscirne quasi completamente illeso, con un lieve cranico e una distorsione alla caviglia. 

Dopo l’incidente rallistico del 2011 però il simpatico Kubica non è stato così fortunato: per lui anni di riabilitazione e la consapevolezza di sentirsi privato di qualcosa, costretto allo stop prolungato e a competizioni minori. 

Il riavvicinamento al panorama della Formula 1 è stato visto dai tifosi polacchi e da quelli di tutto il mondo come una favola difficile da vedere realizzata: i test con di agosto 2017 è tornato a guidare una monoposto da Formula 1, con il suo ex team Renault, aprendo una possibile trattativa che però non si è realizzata. Per lui sembrava esserci lo spiraglio di un contratto con la Williams già nella scorsa stagione ma al suo posto sono stati preferiti Lance Stroll e Sergey Sirotkin, per una questione di sponsorizzazioni. 

Il 2019 sarà però il suo anno e, durante la conferenza di presentazione organizzata all’inizio del fine settimana di Abu Dhabi, il polacco ha ammesso orgoglioso di essere pronto al ritorno e di “non essersi mai e poi mai arreso”. 

Kubica ha anche tranquillizzato i più scettici, che lo considerano ancora limitato nei movimenti a causa dell’incidente e dei problemi al suo braccio destro: “I problemi di movimento non mi condizionano come tanti pensano. Non sarei certo qui se non fossi in grafo di guidare in modo competitivo”. 

L’amatissimo trentatreenne ha quindi preferito la proposta di scendere in pista come pilota ufficiale con il team poco competitivo della Williams piuttosto che accettare l’offerta di Ferrari – con cui tra l’altro Kubica era in parola per un contratto al fianco di Alonso nel 2012 – di essere pilota simulatore. Si aggiunge quindi un altro bel tassello al già interessante mercato piloti per la prossima stagione. 

Marotta e Inter: le tappe delle trattative

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Sembrano ormai lontani i giorni in cui il presidente dell’Inter, Steven Zhang, negava ogni tipo di contatto con Beppe Marotta (era il 26 ottobre) e l’allenatore Luciano Spalletti si diceva stupito delle domande dei giornalisti sull’ex ad bianconero (era il 2 novembre). Anche l’ad dell’inter Alessandro Antonello invitava all’attesa, pur riconoscendo le qualità di Marotta (questo il 14 novembre). 

Poi il 18 novembre il fulmine a ciel sereno: Marotta incontra in Cina i vertici di Suning per definire i dettagli del suo passaggio in nerazzuro. L’incontro sarà tra Marotta stesso ed il patron Zhang Jindong, il figlio Steven Zhang per definire deleghe, ruoli e definire i tempi delle firme e dell’annuncio. 

In considerazione dell’operato dell’ex dirigente juventino presso la società bianconera, unanimi e scontate sono le reazioni del mondo del calcio alla notizia. Tra questi, il direttore sportivo della Roma e l’ex presidente dell’inter Massimo Moratti. Ma quel che di più conta è che Beppe Marotta, di ritorno dall’incontro con i vertici di Suning, ha definito le sue impressioni “positive”. 

Sembra proprio, quindi, che manchi solo l’ufficialità del passaggio di Marotta all’Inter. Essa dovrebbe arrivare dopo la riunione del consiglio della Lega di serie A cui Marotta dovrà partecipare nella giornata di oggi.

Marotta, manca solo la firma. Ecco come cambia l’Inter con il suo arrivo

Giornata importantissima quella di ieri per il futuro dell’Inter. Beppe Marotta è ritornato in Italia dopo il faccia a faccia a Nanchino con Zhang Jindong. Successivamente l’ex amministratore delegato della Juventus è arrivato in lega insieme all’attuale AD dei nerazzurri Alessandro Antonello. L’ufficialità del trasferimento dell’AD all’Inter non è ancora arrivata e per questo egli, intercettato questa mattina all’aeroporto di Malpensa, si è limitato a dire Esperienza positiva in Cina, ma non posso parlare”.  

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A questo punto, in attesa che tutto venga messo nero su bianco, possiamo formulare un’analisi preventiva su come cambierà l’Inter a livello societario e quali saranno gli effetti sul campo. Partiamo subito dicendo che Marotta all’Inter vestirà i panni di amministratore delegato della parte sportiva dividendo il ruolo con Antonello che invece rimarrà saldamente al suo posto e si occuperà della parte amministrativa, cosa che tanto ben gli è riuscita in questi ultimi anni. Per quanto riguarda la parte sportiva, le trattative di mercato saranno ancora condotte in prima persona dal Ds Piero Ausilio che però potrà contare sull’aiuto di Marotta che potrà rivelarsi fondamentale per portare in porto molte negoziazioni e di conseguenza creare un’Inter sempre più competitiva con lo scopo di tornare in pianta stabile al top del calcio italiano e europeo, dopo essere ritornata in Champions League nello scorso campionato.

L’obiettivo dichiarato della famiglia Zhang, come ormai tutti sanno, è quello di portare l’Inter a lottare alla pari con la Juventus. Ed è in quest’ottica che si colloca l’incarico affidato a Marotta, proveniente proprio dalla squadra che l’Inter si è posta come riferimento per fare il definitivo salto di qualità. A differenza di quando sbarcò a Torino, Beppe non deve rifondare ma perfezionare una squadra che sta iniziando a rivedere la luce dopo gli anni bui del post Triplete. Una chiave importante per raggiungere l’obiettivo prefissato sarà quella del calciomercato dove la dirigenza nerazzurra dovrà operare con molta oculatezza per andare a cercare quei giocatori che possano far fare gli ultimi step che mancano all’Inter per arrivare al top. 

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Ad oggi il reparto dove l’Inter necessita di rinforzi, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, è il centrocampo. Negli ultimi giorni le voci che si sono susseguite continuano a dare il club del neo presidente Steven Zhang ancora in forte pressing su Luka Modric nella speranza che la prossima estate possa essere quella buona per vedere il candidato al pallone d’oro 2018 all’ombra della Madonnina. 

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Una suggestione clamorosa collegata allo sbarco di Marotta in nerazzurro è quella che riguarda Milinkovic Savic. Da fonti molto vicine al mondo Juventus infatti filtra che questa estate Marotta aveva un accordo quasi totale con l’agente del giocatore ma poi la trattativa non si è concretizzata per le richieste eccessive di Lotito e per la decisione di Andrea Agnelli di andare all in sull’acquisto di Cristiano Ronaldo (uno dei motivi principali del divorzio di Marotta con la Juventus).

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Altro mercato attraverso il quale l’ex AD della Sampdoria ha fatto le fortune recenti della squadra bianconera è quello degli svincolati. La prossima estate l’Inter uscirà dal vincolo del Fair Play finanziario e potrà quindi avere maggiori margini di manovra su quelle che saranno le trattative. Nonostante questo però la dirigenza valuterà anche eventuali colpi interessanti a parametro zero sfruttando i buoni rapporti di Marotta con molti dei top procuratori europei. I nomi più interessanti per quanto riguarda il centrocampo a zero sono quelli di Rabiot e Aaron Ramsey. Infine la ricerca di un esterno possibile candidato a sostiutire Ivan Perisic in caso di partenza del croato sta portando l’Inter sulle tracce di Martial e Chiesa, dimostrazione di come Suning voglia investire su giovani potenziali futuri fuoriclasse.

Insomma, Marotta è appena arrivato, e anche se manca l’ufficialità il guanto di sfida alla Juvetus è lanciato. L’Inter fa sul serio, e per farlo da oggi in poi potrà contare su un altro pezzo da novanta a livello dirigenziale che ancora una volta vorrà dimostrare di essere uno dei meglio in circolazione.

Italia-USA: “Questo gol s’ha da fare”

Si è disputata a Genk (Belgio), l’amichevole tra Italia e Stati Uniti. Due squadre molto diverse, ma accomunate dalla fame di gol. L’Italia infatti doveva riscattarsi dal pareggio contro il Portogallo in Nations League, dove ha dimostrato di saper creare molte occasioni gol ma di non riuscire a segnare. Gli Stati Uniti invece, hanno affrontato gli azzurri cercando di dimenticare la brutta sconfitta di pochi giorni fa con l’Inghilterra che ha vinto per 3-0. 

La squadra di Mancini ha avuto la meglio sugli americani grazie ad un gol di Politano al 93esimo. Questa era l’ultima partita del 2018 per la nostra nazionale che rivedremo a Marzo del prossimo anno per le qualificazioni di Europa 2020. 

LE SQUADRE

ITALIA (4-3-3): Mancini sceglie di schierare i suoi con un 4-3-3. Sirigu in porta, De Sciglio, Bonucci, Acerbi, Emerson in difesa. A centrocampo Barella, Sensi, Verratti mentre in attacco Chiesa, Lasagna e Berardi.

USA (3-5-2): Gli USA giocano invece con un 3-5-2. Horvath tra i pali, in difesa Long, Zimmerman e Carter-Vickers. A centrocampo Adams, Acosta, Delgado, Moore e Cannon. In attacco Sargent e Pulisic. 

Sargent attaccante americano e Bonucci difensore dell’Italia.

LA PARTITA

PRIMO TEMPO

Fin dal primo minuto l’Italia risulta più offensiva rispetto agli avversari, infatti la prima occasione arriva al 2′ con Chiesa in area che prova il tiro trovando Horvath. Pochi minuti dopo, sempre l’attaccante della Fiorentina calcia da fuori area su assist di Lasagna, ma ancora niente. Bonucci pressa molto a centrocampo, ma Mancini dalla panchina chiede di intensificare ancor di più questo pressing. Al 13esimo cross di Chiesa per Berardi che cerca la porta con la testa ma la palla finisce fuori. Il minuto dopo è Pulisic che tenta di crossarla in area, ma il pallone non risulta pericoloso. 

Minuto 16, punizione a favore dell’Italia battuta da Sensi, la palla trova Bonucci che va vicinissimo al gol con un tiro però, troppo centrale e di facile presa per Horvath. Il ritmo dell’Italia è più basso rispetto alle gare precedenti, non sono presenti molti dei titolari, ma comunque la squadra si muove bene in campo. Gli USA giocano molto in difesa e non riescono ad attaccare bene perché trovano pochi spazi. Al 25′ Verratti crossa in area per Chiesa che aveva chiamato palla, ma tiro troppo lungo. Gli azzurri continuano a creare occasioni. Al 38esimo Sensi crossa per Berardi che tira  a giro col sinistro e la palla sfiora la traversa toccando prima i guanti di Horvath. Il primo tempo termina 0-0 dopo 1 minuto di recupero.

SECONDO TEMPO

Il secondo tempo si apre con Grifo che entra al posto di Chiesa. Pochi minuti dopo un tifoso italiano invade il terreno di gioco, ma niente di grave, viene scortato fuori dallo steward. Il gioco riprende con l’Italia che continua a cercare, creare e volere il gol del vantaggio. Al 51esimo traversone per Verratti che però ancora una volta non c’entra lo specchio della porta. Due minuti più tardi Emerson crossa sul secondo palo, poi Berardi trova palla ma la perde, va a Barella che prova il tiro ma la conclusione è altissima. Al 54′ Acosta batte la punizione assegnata alla sua squadra dopo fallo di Grifo su Delgado, non trova però la conclusione. Minuto 58, lancio di Bonucci per Lasagna che si trova da solo in area “contro” Horvath che non si fa trovare impreparato. 

Al 59′ Moore cerca lo spazio per il tiro ma non conclude niente. Minuto 61, entra Kean ed esce Berardi. Prima presenza in nazionale per il ragazzo classe 2000 che ha già avuto modo di dimostrare le sue capacità in campionato. Al 62esimo punizione a favore degli USA, battuta da Acosta. Zimmerman intercetta il tiro cercando la rete con un colpo di testa, ma trova Sirigu. Al 72′ Sensi prova il tiro col destro da fuori area, ma non c’è la conclusione. Al minuto 78 una delle poche occasioni per gli Stati Uniti, che ci provano con Wood. Poco tempo dopo Verratti crossa una palla in area per Kean che però arriva in ritardo. All’89esimo Gall prova il tiro per portare in vantaggio la sua squadra, ma la palla finisce sul fondo.

Kean e Politano dopo il gol dell’1-0.

I minuti di recupero sono 4. Al 93esimo, dopo una fitta rete di passaggi in area, Politano sblocca la partita e lo stadio di Genk si colora di azzurro. Italia 1, USA 0. 

IL TABELLINO

ITALIA (4-3-3): Sirigu 7,5; De Sciglio 6,5, Bonucci 7, Acerbi 6,5, Emerson 6; Barella 6,5 (30′ st Gagliardini 6), Sensi 6, Verratti 6,5 ; Chiesa 7 (1′ st Grifo 6,5), Lasagna 6 (42′ st Politano 7), Berardi 6,5 (17′ st Kean 7). All.Mancini. A disp.: Biraghi, Cragno, Donnarumma, Mancini, Pavoletti, Rugani, Tonali.

USA (3-5-2): Horvath 7,5; Long 6, Zimmerman 6,5, Carter-Vickers 7; Cannon 6,5 (30′ st Villafaña 6), Delgado 6 (17′ st Trapp 6), Adams 6,5, Acosta 7 (37′ st Lletget 6), Moore 6; Pulisic 6,5 (37′ st Gall 6), Sargent 6,5 (17′ st Wood 6,5). All. Sarachan A disp.: Green, Guzan, Miazga, Weah.

AMMONITI: De Sciglio, Sensi, Acosta, Moore, Cannon.

ARBITRO: Cüneyt Çakır (Turchia).

GoldenPlast Potenza domina i primi 2 set, ma non basta

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GOLDENPLAST POTENZA PICENA – MENGHI SHOES MACERATA 2-3 (25-22, 25-16, 20-25, 22-25, 12-15)

POTENZA PICENA: Trillini 1, Cuti, Pinali 3, (L) D’Amico, Ferri, Gozzo 15, Di Silvestre 16, Larizza 10, Monopoli 1, Lavanga ne, Calistri ne, Paoletti 31, Garofolo 8. All. Rosichini
MACERATA: Peda ne, Franceschini 8, Nasari 11, Casoli 12, Miscio, (L) Condorelli, Tartaglione, Molinari ne, Tiurin 25, Bussolari 6, Partenio 7, Furiassi ne, (L) Gabbanelli, Medei ne. All. Bosco
Arbitri: Rossetti di Fabriano (AN) e Feriozzi di Ascoli Piceno
Note: durata set: 27’, 23’, 25’, 27’, 16’. Totale: 1h 58’. Potenza Picena: errori al servizio 20, ace 7, muri 15. Macerata: errori al servizio 12, ace 3, muri 12.

La GoldenPlast attacca ma il Macerata risponde con un muro.

Il derby della provincia va alla Menghi Shoes Macerata nella lotteria del tie break, nonostante la buona partita disputata dalla GoldenPlast Potenza Picena, soprattutto nella prima metà dell’incontro. Nel settimo turno di andata del Girone Bianco in Serie A2 Credem Banca, l’Eurosuole Forum di Civitanova Marche è caduto per la seconda volta nella Regular Season 2018/19. Avanti 2-0, gli uomini di Gianni Rosichini hanno subito il ritorno dei cugini e si sono arresi solo negli scambi finali di un quinto set al cardiopalma.

Nel primo atto fondamentale la gestione delle battute per i potentini hanno rotto l’equilibrio nel cuore del parziale e hanno consentito a Paoletti (7 punti) e Gozzo (6). Di affossare i rivali (25-22). Nel secondo set tutto semplice in avvio per un Volley Potentino arrembante. Bravi a rifarsi sotto gli avversari, poi sopraffatti alla distanza dal 67% biancazzurro in attacco e dalla lucidità nella correlazione muro-difesa (25-16).

Nel terzo set i potentini si sono rilassati, a eccezione di Paoletti (9 punti con l’82%), e hanno inseguito gli avversari per tutto il parziale senza coronare gli sforzi con una rimonta (20-25). Anche nel quarto set sono stati Tiurin e compagni ad avere la meglio grazie al buon lavoro di muro e difesa, approfittando della ricezione a corrente alternata dei biancazzurri (22-25). Al tie break avvio drammatico per Monopoli e compagni (2-6), poi un grande riscatto (9-8) vanificato da qualche leggerezza pagata a caro prezzo (12-15).

Prestazione di altissimo livello per il top scorer Matteo Paoletti (31 punti col 60%), molto insidioso anche l’opposto ospite Tiurin (25 punti col 48%). Statistiche favorevoli a Potenza Picena a muro (15-12), in attacco (47% contro il 44%) e dai nove metri (7 ace a 3), ma la buona vena degli avversari in ricezione e in difesa ha fatto la differenza nella seconda parte della gara. Grande spettacolo per il tifo incessante degli oltre mille spettatori assiepati sugli spalti. Applausi per gli ex, Casoli, Miscio, Partenio, Tartaglione e coach Bosco. Il Volley Potentino ha comunque mosso la classifica (9 punti).

Doppio turno esterno in arrivo. Domenica 25 novembre alle 18.00 biancazzurri in campo nella capitale contro Roma Volley, mentre il 2 dicembre, Monopoli e compagni giocheranno il posticipo delle 19.00 in Piemtonte con la Synergy Arapi F.lli Mondovì.

Coach Gianni Rosichini: “Un ottimo inizio, poi non abbiamo avuto la pazienza e la forza d’animo per chiudere la partita. Gli avversari sono cresciuti nel gioco, mentre noi siamo calati in ricezione e c’è stato affanno. Avevamo riacciuffato il tie break andando avanti 9-8, ma abbiamo commesso due errori ingenui che ci hanno tagliato le gambe. Prendiamo 1 punto con una buona squadra. Ringrazio i tifosi per il calore”.

LA PARTITA
Potentini in campo con Monopoli al palleggio per la bocca da fuoco Paoletti, Larizza e Garofolo al centro, Di Silvestre e Gozzo laterali, D’Amico libero. Sul fronte opposto l’ex Partenio in cabina di regia e il bomber Tiurin finalizzatore, Bussolari e Franceschini al centro, Tartaglione e Nasari in banda, Gabbanelli libero. Tifo a squarciagola sugli spalti.

Ospiti senza timori reverenziali, padroni di casa avanti 10-9 sull’ace di Paoletti. Si gioca punto a punto, ma sull’ace di Gozzo (13-12) Bosco chiama a rapporto i suoi. Mano calda al servizio per i biancazzurri, che colpiscono con Monopoli prima dell’attacco di Gozzo (17-14). Il vantaggio aumenta con Di Silvestre (19-15). Bussolari tiene a muro e la Menghi Shoes dimezza il divario (19-17). I potentini alternano belle giocate (22-18) a qualche leggerezza (22-20). Sul muro l’attacco di Gozzo (22-21), che esce per Pinali. Primo set ai biancazzurri grazie al servizio errato di Casoli e l’attacco sulla rete di Tiurin (25-22). Bella sfida tra Paoletti e l’opposto ospite, 7 punti a testa.

Nel secondo set ospiti con Casoli già in avvio, potentini galvanizzati, con Gozzo di nuovo al suo posto,e subito a + 5 dopo il tocco di Larizza (8-3). Il Video Check riapre il parziale: dal possibile 9-5 biancazzurro ci si trova 8-6 per un pallone sulla linea. Nel momento più duro (8-7), Potenza Picena alza il livello e lima gli errori volando 13-8 dopo il block targato Di Silvestre. GoldenPlast solida a muro (15-9). Buon momento per il team di casa (18-12), incontenibile Paoletti (20-13). Tra i maceratesi Gabbanelli (problema a una caviglia) esce per Condorelli. Ace di Larizza per il 24-14. Garofolo chiude i conti (25-16).

La GoldenPlast durante un time out.

Il terzo set comincia sui binari dell’equilibrio, ma sono i maceratesi a trovare i primi spunti (6-8). Situazione di parità dopo il pallonetto di Gozzo e l’attacco di Paoletti (11-11). Menghi Shoes, con Gabbanelli dall’inizio, è avanti di 4 con una serie di muri vincenti e un tocco di seconda da parte di Partenio (13-17). In campo Pinali per Di Silvestre. Salvataggio spettacolare di Partenio capitalizzato dai compagni (13-18). Grande carattere della GoldenPlast che tiene vivo il set col muro del nuovo entrato Trillini (16-18). Al cuore non corrisponde lucidità (18-22). Potenza Picena non riesce più a rimontare, nonostante i 9 punti con l’82% di positività di Paoletti nel set, e cade 20-25.

Fiammata potentina a inizio quarto set (5-1), poi si torna a lottare (7-6). Gozzo soffre il momento e lascia il posto a Pinali sul 9-10. Gli ospiti fanno buona guardia e trovano il +2 (11-13). Il contenimento del muro maceratese crea problemi ai padroni di casa e anche Larizza, entrato a set in corso, vede respinto il suo tentativo (13-18). Gozzo rientra per Pinali. Tanta grinta, ma meno precisione per la GoldenPlast (14-20). Paoletti limita i danni (19-23). Sul 19-24 cartellino verde per Tiurin che ammette il tocco a muro (20-24). La GoldenPlast annulla tre palle set, ma capitola sul mani out del solito Tiurin (22-25).

Doccia fredda al tie break (2-6). Ospiti spregudicati, potentini presi per mano da un Paoletti magistrale (6-8). Sui block di Garofolo e Di Silvestre è tutto riaperto. Su un’incomprensione degli ospiti c’è il sorpasso (9-8). Sul fronte opposto Partenio esce per Miscio. Il tocco del muro e un attacco out condannano Potenza Picena al -2 (10-12). Pinali entra in campo per Gozzo. L’attacco di Tiurin e una carambola fortunosa a muro lanciano i rivali (11-14). Monopoli esce per Cuti, ma il mani out di Tiurin pone fine al match (12-15).

DERBY: FATALE IL CALO DI TENSIONE PER IL POTENZA.

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Il centrale Garofolo: “C’è stata una fase in cui forse sentivamo i 3
punti in tasca”.
Perdere un derby non è mai piacevole, almeno quanto smarrire la rotta
giusta o andare avanti per inerzia credendo di giungere alla meta.
Come ammette il centrale Fabrizio Garofolo, più volte protagonista
ieri (domenica 18 novembre) all’Eurosuole Forum con la Menghi Shoes
Macerata, l’illusione di aver archiviato in fretta la gara (poi persa
al fotofinish) si è rivelata fatale.

Le sconfitte non sono tutte uguali e, seppur beffati nella resa dei conti, i giganti del Volley Potentino sono usciti dal campo a testa alta, al termine del 7°turno del Girone Bianco, ritrovando la propria identità al tie break dopo 2
set in apnea. Sono stati episodi a privare della vittoria il team di
Gianni Rosichini.

La GoldenPlast Potenza Picena festeggia il punto.

La GoldenPlast Potenza Picena ha conquistato con autorità i primi due
set, per poi patire un calo nei successivi e lottare con grinta nel
rocambolesco tie break. Avanti 2-0, Monopoli e compagni avrebbero
potuto chiudere il match, ma la crescita degli avversari e una
flessione dei beniamini di casa (più mentale che fisica) hanno
rimescolato le carte in tavola. Giocarsi l’epilogo di un match così
delicato contro atleti della caratura di Cristian Casoli e con la
freschezza atletica di Igor Tiurin non è la situazione ottimale per un
gruppo con tanti “baby” e tutte le pressioni sulle spalle.

Un’azione del match. 

Dopo una prima ora ad alto voltaggio, l’Eurosuole Forum è rimasto gelato dal calo di tensione di un sestetto che aveva brillato fino a poco prima.
Sul fronte opposto è andata in scena la resurrezione di una squadra
che sembrava sull’orlo del kappaò. Invece, gli uomini di Pasquale
Bosco sono riusciti a smentire persino le statistiche di un tabellino
che ha registrato la maggiore efficacia biancazzurra al servizio, in
attacco e a muro. I rimpianti sono per le occasioni sfumate e per la
classifica: una vittoria netta avrebbe lanciato i padroni di casa a 11
punti dietro a Brescia, Mondovì e Spoleto. Ora Potenza Picena è
ottava, ma ha una gara in meno rispetto a Macerata, Brescia,
Lagonegro, Lamezia, Leverano e Alessano.

Centrale Fabrizio Garofolo: “Non sono marchigiano ma sentivo la
tensione del derby. Siamo entrati in campo concentrati e per 2 set
abbiamo sbagliato poco o nulla. A un certo punto si respirava aria di
una vittoria agevole. Ripetevo a me stesso che non dovevamo mollare,
ma forse eravamo tutti convinti che gli avversari non ne avessero più.
Senza volerlo ci siamo rilassati. Macerata si è ripresa e noi abbiamo
commesso qualche errore di troppo. A caldo il nostro allenatore si è
limitato a dirci che l’abbiamo buttata via. E’ un peccato perché
andare in trasferta a Roma dopo una vittoria nel derby sarebbe stato
il massimo. Il Campionato è lungo e faremo tesoro di ogni sbaglio”.

Risultati 7a giornata di andata Serie A2 Credem Banca:

Kemas Lamipel Santa Croce-Roma Volley 3-0 (25-20, 25-22, 25-21);
Centrale del Latte Sferc Brescia-Aurispa Alessano 3-1 (25-16, 21-25,
25-17, 25-20); Synergy Arapi F.lli Mondovì-Conad Reggio Emilia 3-0
(25-22, 25-19, 25-18); GoldenPlast Potenza Picena-Menghi Shoes
Macerata 2-3 (25-22, 25-16, 20-25, 22-25, 12-15); Geosat Geovertical
Lagonegro-Monini Spoleto 1-3 (22-25, 23-25, 25-18, 27-29); Conad
Lamezia-BCC Leverano 3-1 (25-16, 25-20, 20-25, 25-22).

Riposa: Acqua Fonteviva Apuana Livorno

Classifica Girone Bianco:

Centrale del Latte Sferc Brescia 21, Synergy Arapi F.lli Mondovì 17,
Monini Spoleto 14, Conad Reggio Emilia 11, Acqua Fonteviva Apuana
Livorno 11, Menghi Shoes Macerata 10, Kemas Lamipel Santa Croce 10,
GoldenPlast Potenza Picena 9, Geosat Geovertical Lagonegro 8, Aurispa
Alessano 6, Conad Lamezia 5, BCC Leverano 4, Roma Volley 0.

1 incontro in più: Centrale del Latte Sferc Brescia, Menghi Shoes
Macerata, Geosat Geovertical Lagonegro, Aurispa Alessano, Conad
Lamezia, BCC Leverano.

Prossimo turno

8a giornata di andata Serie A2 Credem Banca Girone Bianco

Sabato 24 novembre 2018, ore 20.30

Menghi Shoes Macerata – Conad lamezia  Diretta Lega Volley Channel

Domenica 25 novembre 2018, ore 18.00

Aurispa Alessano – Conad Reggio Emilai  Diretta Lega volley Channel

BCC Leverano – Kemas Lamipel Santa Croce  Diretta Lega Volley Channel

Roma Volley – GoldenPlast Potenza Picena  Diretta Lega Volley Channel

Acqua Fonteviva Apuana Livorno – Synergy Arapi F.lli Mondovì  Diretta
Lega Volley Channel

Domenica 25 novembre 2018, ore 19.00

Monini Spoleto – Centrale del Latte Sferc Brescia  Diretta Lega Volley Channel

Riposa: Geosat Geovertical Lagonegro.







Giani post Siena: “Decisive le piccole differenze”.

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MILANO – Due punti in due partite che provano a rendere meno amare il
doppio stop consecutivo in campionato al tie break: si è svegliata
così la Revivre Axopower Milano, tornata in Lombardia, dopo la
sfortunata trasferta in terra toscana a Siena. Contro i padroni di
casa dell’Emma Villas, nell’ottava giornata di Superlega, la squadra
di coach Giani si deve accontentare di un solo punto, che fa il paio
con quello della settimana precedente nel derby contro Monza, ottenuto
al quinto set al termine di un match come sempre discontinuo e
altalenante.

Andrea Giani, allenatore della Revivre Axopower Milano.

«La continuità è molto importante – dichiara senza mezzi termini
Andrea Giani –. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile
perché Siena fino ad ora ha messo in difficoltà anche avversarie di
prima fascia. Certe partite vivono di episodi,  in cui ogni pallone
diventa decisivo. Abbiamo subito dei break che non dovevamo subire,
poi è chiaro che la differenza la fa la capacità del giocatore nel
saper fare la scelta giusta».

Scelte, dunque, che pesano poi
nell’economia della gara, perché le differenze sono sempre minime
soprattutto quando si perde al tie break 15-13. «Una squadra quando
arriva al quinto set vuol dire che ha la forza per poter stare in
partita e giocarsi punto su punto. Il tie break vive di pochissimi
palloni di differenze ma poi sono quelle piccole differenze, che
sommate, fanno il risultato finale in campo. In questo dobbiamo fare
un piccolo passo avanti – conclude Giani –  ma siamo una squadra dura
da battere».

Passi avanti da compiere, ma anche rimorsi da cancellare: Milano si
morde le mani per una partita che avrebbe potuto avere un esito
diverso e che avrebbe, soprattutto, avuto un significato notevole in
vista dell’arduo finale di girone che attende ora la Powervolley:
Verona, Civitanova, Trento, Vibo e Perugia fino al giro di boa del 26
dicembre, quando si riparte per la prima di ritorno contro Ravenna.

«Ci dobbiamo mangiare le mani perché non siamo stati bravi a fare quel
qualcosa in più per portarcela a casa – è il commento di Riccardo
Sbertoli – . Sapevamo che non sarebbe stato facile, perché loro
indipendente dai punti in classifica hanno sempre dimostrato di avere
un buon livello. I dettagli  hanno fatto la differenza e non siamo
stati bravi come loro a dare quel qualcosa in più per portare il punto
dalla nostra. Ci manca la continuità e dobbiamo lavorarci».

La Revivre Milano. 

Lavorare sodo, in palestra. A partire da subito, per una settimana che
si prospetta di fuoco: «Dobbiamo invertire l’inerzia delle ultime due
partite – conclude il regista – . Ci lavoreremo tanto per mettere la
nostra energia e dobbiamo cercare di fare quanti più punti possibili
con Verona e cercare di vincere una partita che non sarà facile».

L’Angolo del Betting-Gironi…Ultima Giornata

Oggi in scena l’ultima giornata dei gironi della Nations League…quasi tutto deciso in attesa dei sorteggi per la fase finale.

Sette le ultime partite della fase a gironi della Nations League, tra cui spicca Portogallo v Polonia e un interessante Svezia v Russia.

ORE 20.45 PORTOGALLO v POLONIA

Nations
Probabili Formazioni: Portogallo v Polonia

Il miglior stato di forma del Portogallo è più evidente, la Polonia non dovrebbe avere chance di vittoria

PRONOSTICO: 1 a 1.57

ORE 20.45 SVEZIA v RUSSIA

Nations
Probabili Formazioni: Svezia v Russia

Svezia che si presenta a questa partita con numeri migliori rispetto alla meno valutata Russia che però potrebbe dire la sua nonostante sia quotata in modo spropositato dai Bookmaker.

PRONOSTICO: Goal a 2.06

ORE 20.45 SCOZIA v ISRAELE

Nations
Probabili Formazioni: Scozia v Israele

Squadre in perfetta parità. L’esito è incerto. La squadra di casa potrebbe avvantaggiarsi del sostegno degli spalti. Segno X altamente probabile. Tra segno 1 e 2 preferibile la vittoria casalinga.

PRONOSTICO: 1 a 1.73 / X a 3.55

ORE 20.45 SERBIA v LITUANIA

Nations
Probabili Formazioni: Serbia v Lituania

Schiacciante superiorità della Serbia che dovrebbe portare a casa la vittoria con un risultato tondo. Attenzione però alla Lituania che potrebbe comunque mettere a segno un Goal.

PRONOSTICO: 1+Over 2.5 a 1.61

ORE 20.45 MONTENEGRO v ROMANIA

Nations
Probabili Formazioni: Montenegro v Romania

Difficile partita dall’esito incerto. Il Montenegro è leggermente inferiore. La doppia 1X è la migliore copertura. Il Segno X è preferibile. Segno 2 difficile ma può starci.

PRONOSTICO: X2 a 1.43

ORE 20.45 KOSOVO v AZERBAIJAN

Nations
Probabili Formazioni: Kosovo v Azerbaijan

Maggiormente in evidenza il Kosovo. L’Azerbaijan, meno incisivo, ha scarse probabilità di vittoria.

PRONOSTICO: 1X+Over 1.5 a 1.65

ORE 20.45 MALTA v ISOLE FAROE

Nations
Probabili Formazioni: Malta v Isole Faroe

La sensibile superiorità delle Isole Faroe può non essere sufficiente per un risultato pieno. Il pari è altamente probabile, gli altri esiti sono equiprobabili.

PRONOSTICO: 1X a 1.56

LA MULTIPLA

Come di consueto eccovi la multipla riassuntiva, giocata su Gioca1X2 con il Codice Prenotazione 3190606Vi ricordo inoltre che solo per voi lettori dell’Angolo del Betting che vi registrate con il codice promo VD3XJ su Gioca1X2, avrete subito disponibili 10€!!! Cosa aspettate?

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Volley Serie A1, Vibo amara: Kioene torna a mani vuote

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Dopo lo 0-1 dei veneti, Al Hachdadi prende per mano i calabresi che chiudono il match 3-1; Danani: «volevamo fortemente i primi punti in trasferta, ma loro opposto imprendibile»

Torna a casa a mani vuote la Kioene Padova. In occasione della lunga trasferta di Vibo Valentia, i bianconeri devono soccombere ai colpi di Al Hachdadi, autentico trascinatore della squadra calabrese. Un vero peccato, perché Padova aveva vinto un rocambolesco primo set, illudendo i veneti di poter trovare qualche punto utile per la classifica. In una gara giocata su grandi equilibri, sono spesso state determinanti le difese dei padroni di casa, in grado d’innescare Skrimov & C.

La cronaca – Buon avvio della Kioene Padova, che con Torres stacca sul 4-8 sfruttando le inusuali imprecisioni in attacco di Al Hachdadi. Anche Randazzo partecipa nell’aumentare le distanze al servizio (5-10) e da quel momento i bianconeri continuano a tenere le distanze fino al 20-23 quando coach Baldovin chiede time out dopo il ritorno dei padroni di casa. Al ritorno in campo Vibo mette pressione ai bianconeri (con Randazzo che subisce un colpo alla mano sull’1aione del 23-22). La murata di Al Hachdadi su Cirovic porta il set ai vantaggi. Sul finale l’ace di Torres e il mani out del solito Randazzo permettono ai veneti di chiudere 29-31.
Difficoltà in avvio di secondo set per Padova, con l’errore al palleggio di Danani che regala il provvisorio 8-5 ai calabresi. Vibo passa bene al centro e questo consente loro di rimanere avanti fino all’ace di Al Hachdadi che stacca sul 16-12. E’ proprio l’opposto marocchino a trovare l’ace del 23-19 che taglia le gambe a Padova che, con l’errore al servizio di Louati e l’attacco sulla rete di Torres, s’impone 25-20.
Nel terzo set, l’attacco di Strobach e il muro di Mengozzi su Cirovic portano il punteggio sul 6-3. Sul seguente attacco sulla rete di Torres, coach Baldovin chiede time out. Padova prova a riavvicinarsi, ma l’ace di Skrimov aumenta il divario (13-8). Louati entra in campo per Cirovic ma sono troppi gli errori della Kioene al servizio (19-14). Torres e lo schiacciatore francese accorciano (19-17) con Vibo che si rifugia in panchina. Randazzo aggancia il punteggio sul 20-20 e il finale è un testa a testa. Mengozzi raccoglie il set ball (24-23) ma con Torres si va ai vantaggi. Randazzo trova il mani out del 25-26 ma Al Hachdadi ribalta il risultato chiudendo con l’ace del 28-26.
Grande equilibrio nel quarto set, con Louati in campo dall’inizio per Cirovic (5-6). Al Hachdadi però trascina i suoi e la Tonno Callipo ritrova il vantaggio con il muro dell’opposto su Randazzo (14-11). Padova però non molla fino a trovare la parità (20-20). Ancora una volta è testa a testa, ma Al Hachdadi trova i due punti consecutivi del match ball (24-22) ed è lui stesso a chiudere con l’ace del 25-22.

La gara in TV – La gara di questa sera sarà trasmessa in replica lunedì 19 novembre alle ore 21.00 su Tv7 News (canale 87 del digitale terrestre). Replica sempre su Tv7 News giovedì 22 novembre alle ore 21.40. Nel corso della settimana, repliche del match anche su Tv7 Sport (canale 212 del digitale terrestre) martedì alle ore 11.00, mercoledì alle ore 11.30, giovedì alle ore 22.00, venerdì alle ore 20.00 e sabato alle ore 18.00.
Il prossimo appuntamento alla Kioene Arena è fissato per sabato 24 novembre alle ore 18.00 in occasione della sfida contro l’Itas Trentino. Le prevendite on-line per quest’ultima partita sono già aperte sul sito www.pallavolopadova.com.

Ecco le parole del coach di Kioene Valerio Baldovin: «Sapevamo che sarebbe stata una partita complicata, perché stasera Vibo Valentia ha dimostrato che fino ad oggi la classifica non esprimeva il loro vero potenziale. In alcune occasioni non siamo riusciti a mettere la giusta pressione necessaria per realizzare i punti decisivi, ma questo non toglie che la squadra abbia giocato comunque con grande intensità. Proseguiamo con serenità, consci che siamo alla ricerca di maggiore continuità».
Santiago Danani (Kioene Padova): «E’ un vero peccato perché volevamo raccogliere i primi punti fuori casa. Non ci siamo riusciti, soprattutto grazie al loro opposto che ad un certo punto è stato davvero imprendibile. Noi abbiamo giocato una buona pallavolo fino a un certo punto, poi non siamo più riusciti a rimanere con la testa attaccati al gioco»

TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA – KIOENE PADOVA 3-1
(29-31, 25-20, 28-26, 25-22)

TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA: Zhukouski 5, Vitelli 9, Skrimov 18, Al Hachdadi 35, Strobach 5, Mengozzi 7, Marra (L); Marsili.

Non entrati: Cappio (L), Barreto Silva, Domagala, Presta

Coach: Antonio Valentini

KIOENE PADOVA: Polo 5, Cirovic 4, Volpato 8, Torres 20, Travica 2, Randazzo 16, Danani (L); Louati 7, Cottarelli, Sperandio, Premovic, Lazzaretto, Bassanello (L)

Coach: Valerio Baldovin

Arbitri: Tanasi-La Micela.

Durata:  34’, 24’, 33’, 26’. Tot. 1h 57’

Spettatori: 1.000

Incasso: 1.600 Euro

MVP: Mohamed Al Hachdadi (Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia)

NOTE. Servizio: Vibo Valentia errori 27, ace 9; Padova errori 18, ace 6. Muro: Vibo Valentia 9, Padova 7. Ricezione: Vibo Valentia 56% (24% prf), Padova 43% (28% prf). Attacco: Vibo Valentia 54%, Padova 48%.


Volley Serie A1, secondo stop consecutivo al tie break: Milano cade a Siena che trova la prima gioia

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Non bastano due ore di partita ai ragazzi di Giani per avere la meglio dell’Emma Villas: alla fine è 3-2 per Siena

Secondo stop consecutivo al tie break per la Revivre Axopower Milano che cade al PalaEsstra di Siena e concede ai padroni di casa dell’Emma Villas la prima vittoria stagionale dopo più di due ore di partita. Match altalenante e ricco di emozioni quello che hanno disputato le due squadra ma nella lotteria del quinto parziale è stata la squadra di coach Cichello ad avere la meglio, trascinati da Marouf, poi MVP del match.

Torna a casa con un solo punto la Powervolley del tecnico Andrea Giani, con il rimpianto di non aver avuto la lucidità e la forza di chiudere un primo set che Matteo Piano e compagni avevano condotto fino al 14-16. Alcuni errori e disattenzioni hanno permesso a Siena di rientrare e di chiudere il primo parziale 25-23. È invece tutta un’altra squadra quella ammirata nel secondo set, dove il 70% di positività in attacco consegna a Milano il pareggio nel conto dei set, con un Nimir in stato di grazia (26 punti finali per l’olandese). L’equilibrio viene rotto nuovamente da Siena che nel terzo gioco approfitta di un calo della Revivre Axopower, piazzando un break di quattro punti per il 25.20. L’orgoglio milanese viene fuori nel quarto set, sebbene le due squadre dimostrino di avere voglia di lottare su ogni pallone: differenza che è venuta fuori nel quinto ed ultimo set dove il break finale, risultato poi decisivo, nasce da due servizi di Marouf.

Si lecca le ferite e si mangia le mani la Revivre Axopower Milano che non approfitta del periodo negativo di Siena, sebbene ci fosse la consapevolezza che oggi si sarebbe affrontata una squadra ostica anche se non supportata dai risultati. La differenza l’hanno fatta i dettagli e quella voglia in più di buttare giù il pallone decisivo quando la tecnica e le gambe non bastano più. Si dovrà ripartire da qui e, come sempre, dall’analisi delle cose che non sono andate. Se Milano limita questa volta gli errori in battuta (18) e trova un buon ritmo dai 9 metri (10 ace), perde qualcosa in difesa. Con motivazione da ritrovare ed orgoglio da tirar fuori si lavorerà in settimana, perché domenica al PalaYamamay arriva Verona per un match arduo ma che potrà dire molto della tenacia della Revivre Axopower.

LA PARTITA

Primo set:
Partenza sprint per Siena che si porta sul 2-0 con l’ace di Gladyr, mentre il primo punto di Milano porta la firma di Nimir. È Ishikawa a chiudere uno scambio ricco di difese da ambo le parti per il 4-1 dei padroni di casa. Maar attacca la pipe del 5-4, ma arriva il break di Siena con l’attacco da seconda linea di Ishikawa, che allunga ancora con il muro di Marouf su Nimir (9-5). Giani chiama time out (10-6), poi Nimir sfodera il servizio vincente per l’11-9. Ace fortunoso di Maar su Hernandez e time out Cichello (12-11). Milano gioca il contrattacco con il primo tempo di Kozamernik per il 13-13, ma Siena si riporta avanti con uno smash di Spadavecchia (16-14). L’Emma Villas scappa sul +4 approfittando dell’ace di Maruotti e del contratto di Ishikawa, con Giani a spendere il secondo time out (19-15). Nimir attacca una diagonale strettissima per il -2 Revivre Axopower (20-18), che diventa -1 con il muro di Sbertoli su Ishikawa. Ancora Nimir a spingere dai 9 metri con l’ace del 20-20, con lo stesso olandese a mettere a terra la diagonale del 23 pari. Hernandez supera il muro a 3 di Milano per il primo set ball, chiuso dal primo tempo di Gladyr.


Secondo set:
L’ace di Kozamernik vale il 3-0 in partenza di Milano, con Nimir in diagonale per il 4-0 e conseguente time out di Cichello. Murone di Piano su Hernandez per il +5 della Revivre Axopower (1-6), che trova la risposta, sempre a muro, dello stesso cubano sulla diagonale di Maar. Ancora l’opposto senese a rubare punti a Milano per il -2 (5-7), che diventa -1 con il muro di Spadavecchia su Piano. Servizio vincente per Sbertoli (7-10). Il muro di Siena su Nimir porta le squadre sul 10-12, ma Milano si riporta avanti con il servizio dell’opposto olandese (10-14). Parallela vincente per Clevenot da posto 4 (13-17), cui segue l’ace di Sbertoli. L’errore di Hernandez porta Milano sul +6 (13-19), mentre il +7 porta la firma di Kozamernik a servizio (15-22). Ishikawa accorcia per il 18-23, mentre Nimir regala 6 set ball alla Revivre Axopower.

Terzo set:

Si parte con il cartellino verde per Gladyr che ammette il tocco a muro, che si porta avanti approfittando del doppio errore di Nimir e Maar (3-2). Bella diagonale lunga di Clevenot per il 4 pari, ma arriva il break del 6-4 firmato da Hernandez. Il pareggio arriva con il muro di Kozamernik su Ishikawa (8-8), con ancora Basic a spingere in diagonale (10-10). Ishikawa non passa su Piano e Basic piazza l’ace dell’11-12 con time out speso da Cichello. Ottimo contrattacco per la Revivre con Nimir che si porta sul +2 (11-13). Hernandez prova a passare su Clevenot, che piazza un muro vincente, con Nimir a giocarsi il block out (14-16). Giani spende il time out sul pareggio di Siena (16-16), ma l’attacco out di Basic ed il muro di Spadavecchia porta Siena sul +2 (19-17). Ancora Spadavecchia su Nimir (21-18), con Clevenot che riporta i suoi sul 21-20. Cichello trova l’ace di Ishikawa al videocheclk (23-20), con il 24-20 messo a terra in primo tempo da Spadavecchia. Il set è chiuso con uno smash da Hernandez 25-20.

Quarto set:
Maar in contrattacco e l’errore di Ishikawa portano Milano sul 4-1, con Maar bravo a mettere in difficoltà Siena per il 5-1.  Giovi salva di testa, ma Clevenot chiude l’attacco in pipe (2-6). Ancora il francese ad attivare il suo braccio caldo (4-8), ma Nimir chiude out la parallela (7-9). La Revivre Axopower sfrutta il turno in battuta di Kozamernik che permette alla formazione di Giani di tornare a +4 (7-11). Siena torna a mordere le caviglie di Milano con la diagonale di Hernandez (10-12). Maar attiva il suo braccio e prima trova la diagonale vincente e poi regala a Sbertoli lo smash del 10-14. Muro Siena su Nimir (13-15), ma Clevenot ristabilisce subito le distanze con il block out (13-16). Siena si riporta sul -1 (15-16), nonostante lo stoico salvataggio di Pesaresi. Maar sotto rete per il 15-18. Kozamernik alza il muro del 16-19, con lo sloveno scatenato dai 9 metri per il +4 (16-20). Maar trova lo spiraglio della diagonale del 18-21, ma il canadese si supera con il muro punto su Hernandez (18-22). Clevenot gioca il mani out per il 19-24,

Quinto set:
All’errore in battuta di Kozamernik risponde Hernandez con l’attacco out (1-1). Nimir attacco sull’asta dopo l’ottima difesa di Pesaresi (3-2), ma Kozamernik in primo tempo tiene il pareggio di Milano (4-4). Ace di Marouf su Clevenot (6-4), ma il nuovo pareggio arriva con il muro di Kozamernik su Spadavecchia (6-6). Si va al cambio campo sull’8-7 per Siena, che trova il nono punto con la diagonale di Hernandez, da cui ne consegue il time out di Giani (9-7). Maar gioca il mani out su Hernandez (9-8), ma Maruotti trova la diagonale del cambio palla. Clevenot piazza il 10-10 con un monster block su Hernandez, mentre il 12-12 porta la firma ancora del francese Clevenot. ma Siena piazza il break del 14-12 che consegna ai padroni 2 match ball. Nimir ne annulla una, ma alla fine è Siena ad avere la meglio e a trovare la prima gioia stagione (15-13).

IL TABELLINO

EMMA VILLAS SIENA – REVIVRE AXOPOWER MILANO 3-2

Parziali: 25-23, 19-25, 25-20, 20-25, 15-13

EMMA VILLAS SIENA: Giraudo, Spadavecchia 9, Marouf 2, Giovi (L), Gladyr 7, Vedovotto, Ishikawa 21, Fedrizzi, Maruotti 11, Hernandez 21.

N.e.: Cortesia, Mattei, Caldelli (L), Johansen.

Allenatore: Cichello

REVIVRE AXOPOWER MILANO: Nimir Abdel Aziz 26, Basic 4, Kozamernik 11, Sbertoli 5, Maar 18, Piano 5, Bossi, Clevenot 16, Pesaresi (L)

N.e.: Hoffer (L), Izzo, Gironi

Allenatore: Giani

NOTE

EMMA VILLAS SIENA: 9 muri, 4 ace, 14 errori in battuta, 53% in attacco, 34% (17% perfette) in ricezione.

REVIVRE AXOPOWER MILANO: 11 muri, 10 ace, 18 errori in battuta, 52% in attacco, 37% (25% perfette) in ricezione.