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Rientro in panchina a sorpresa per l’ex ct dell’Italia, Roberto Donadoni, che è stato chiamato allo Spezia, al posto dell’esonerato Luca D’Angelo, per risollevare le sorti del club ligure, attualmente penultimo in classifica. La sua ultima esperienza risale al 2020, in Cina, allo Shenzen.
DONADONI ALLO SPEZIA: IL MOTIVO DELLA SCELTA
Il presidente dello Spezia, l’italo americano Charlie Stillitano, ha voluto affidarsi ad un tecnico di esperienza, benchè fermo da tempo, ma anche per un precedente che lega i due. Il loro rapporto, infatti, risale tra il 1996 e il 1997 a New York, quando Donadoni, ad un passo dal ritiro dal calcio giocato, militava nella squadra dei New York Metrostars, di cui l’attuale proprietario degli aquilotti, era uno dei dirigenti. Nelle prossime ore dirigerà il primo allenamento e venerdì debutterà contro il Bari. Per lui contratto annuale, senza opzioni.
LA CARRIERA DI ALLENATORE DI ROBERTO DONADONI
Ha mosso i primi passi in panchina nel Lecco, tra il 2001 e 2002, per poi passare a Livorno e Genoa. Nel 2006 subentra a Marcello Lippi alla guida della Nazionale, che conduce agli Europei del 2008, dove viene eliminato agli ottavi di finale dalla Spagna. In seguito arriveranno le esperienze con Napoli, Cagliari, Parma e Bologna(sua ultima apparizione in Italia), e , infine, i cinesi dello Shenzen nella stagione 2019-2020
Con due giornate di anticipo la Juventus conquista il nono scudetto consecutivo della sua storia. I bianconeri hanno superato, pur non senza qualche difficoltà, una Sampdoria ben messa in campo grazie ad una rete del solito Ronaldo e di Bernardeschi
La Partita
Sarri ripropone Pjanic dal primo minuto a centrocampo insieme a Rabiot e Matuidi. In avanti c’è Cuadrado a completare il tridente con Ronaldo e Dybala. In difesa, Danilo va a destra, Bonucci e De Light al centro, mentre Alex Sandro va a sinistra.
Ranieri invece si schiera con il 4-4-1-1 con Ramirez a supporto di Quagliarella. Tonelli- De Paoli e Augello-Jankto sulle fasce.
Pur non avendo più nulla da chiedere al campionato, la Sampdoria riesce ad imbrigliare gli uomini di Sarri creando non poche difficoltà alla difesa bianconera. I padroni di casa sbloccano il match nel recupero del primo tempo grazie al solito Ronaldo che trafigge Audero un passaggio corto di Pjanic. Da segnalare cinque minuti prima l’infortunio occorso a Dybala, sostituito da Higuain.
La Sampdoria inizia la ripresa molto determinata sfiorando il pari già dopo quattro minuti con Linetty, e subito dopo con una punizione velenosa di Tonelli che Szczney devia in corner. Poco dopo, è Ramirez ad impensierire il portiere bianconero con un colpo di testa ravvicinato che però è troppo centrale. I bianconeri rispondono di rimessa con Ronaldo che calcia centralmente da posizione assai defilata. Al 66′, ci pensa Bernardeschi a mettere in ghiaccio il match ribadendo in rete la respinta di Audero dopo un destro a giro di Ronaldo. La Sampdoria però non si arrende e Szczney con una prodezza su Quagliarella salva i suoi dal possibile 2-1. A pochi minuti dal termine, Higuain sciupa il tris da pochi passi.
Il Tabellino
JUVENTUS (4-3-3): Szczney, Danilo, Bonucci, De Light, Alex Sandro, Rabiot, Pjanic, Matuidi, Cuadrado, Dybala, Ronaldo. All. Sarri
SAMPDORIA (4-4-1-1): Audero, De Pai, Yoshida, Chabot, Augello, Linetty, Thorsby, Jankto, Tonelli, Ramirez, Quagliarella. All. Ranieri
Arbitro: Forneau(Roma)
Marcatori: 50’pt, Ronaldo (J), 66’st’, Bernardeschi(J)
Per la 37esima giornata di Serie B si gioca lunedi 27 luglio sul neutro di Trieste il match tra Pordenone e Salernitana. I neroverdi, reduci dal pareggio esterno di Ascoli, hanno bisogno di almeno un punto per la matematica qualificazione ai playoff, mentre i granata, dopoil capitombolo casalingo contro l’Empoli, devono giocoforza tentare di fare 6 punti nelle ultime due partite. Pordenone-Salernitana promette spettacolo.
Tesser schiererà il classico 4-3-1-2 con Di Gennaro in porta, Vogliacco, Camporese, Semenzato e Gasbarro in difesa. A centrocampo, Mazzocco, Pasa e Pobega. In avanti, Gavazzi a sostegno delle punte Ciurria e Bocalon
Pordenone
Qui Salernitana
Ventura non avrà a disposizione gli squalificati Kyine e Cicerelli. Con ogni probabilità il tecnico dei granata proporrà il 4-3-1-2 con Micai in porta, Aya , Migliorini, Karo e Jarozinskj. A centrocampo, Dzczek, Di Tacchio e Akpa Akpro. In avanti, Maistro in appoggio alle due punte Djuric e Jallow.
Una community capitanata da tre agguerritissime neomamme e atlete per dare aiuto medico e psicologico alle donne che affrontano momenti complicati durante la gravidanza o il parto.E per dare il via al progetto Paola, Jasmine e Alice si sono misurate in una staffetta al IM Triathlon di Cervia salendo sul gradino più alto del podio
Il messaggio è forte e chiaro: “Mamme, anche nei momenti più difficili non sarete mai sole”. A farlo risuonare tre donne, tre mamme, che sono anche tre sportive con i fiocchi: Paola, Jasmine e Alice (in questa precisa sequenza e il perché lo vedremo più avanti). Le tre amiche hanno dato vita a #ridelikeamummy, progetto a scopo benefico che ha l’obiettivo di sostenere in modo concreto le mamme che vivono gravidanze o parti difficili, permettendo loro di ricevere un aiuto concreto – ad esempio laddove ci sono bimbi ricoverati in terapia intensiva neonatale – grazie al supporto di ginecologi, psicologi, professionisti e animatori, nella convinzione che insieme si è più forti.
Alice, Jasmine e Paola (da sx a dx) prima della partenza dell’Ironman a Cervia
Grazie ad una raccolta fondi tramite crowdfunding, l’obiettivo immediato di #ridelikeamummy è quello di effettuare donazioni al Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Bergamoper supportare il ricovero delle mamme con situazioni cliniche difficili o neonati ricoverati.
Due le finalità immediatamente successive del progetto: la prospettiva di diventare presto un’associazione Onlus e quella di far crescere una community digitale attraverso cui sostenere e motivare mamme e ragazze a riappropriarsi di una vita attiva, fare sport, coltivare interessi e riprendere a lavorare dopo la nascita dei loro figli, condividendo le proprie esperienze, così da ispirare possibilmente altre mamme.
Un’iniziativa che non mancherà presto di coinvolgere personaggi famosi e influencer, sia uomini che donne, del mondo dello sport, della radio, dello spettacolo, ma che intanto ha nelle sue tre fondatrici le testimonial più efficaci di questa iniziativa.
Paola Santini
Paola Santini, è marketing director di Santini Cycling Wear, ha un passato nel nuoto agonistico, pratica triathlon a livello amatoriale ed è mamma di due bimbi molto piccoli. Si allena 3-4 volte a settimana, salvo imprevisti legati ai bambini: «Che però capitano spesso– spiega – e per questo mi alleno in pausa a pranzo, quando i piccoli sono al nido e alla scuola materna. Un classico è la telefonata con cui ti avvisano che uno di loro è malato, in quel caso devi mollare tutto e correre – sottolinea Paola – I miei bimbi hanno la priorità, ma anche il mio lavoro è importante: mi piace e non lo lascerei mai, così come non smetterei mai di fare sport. Una mamma è prima di tutto una donna, che non deve dimenticare sé stessa. E poi, per i miei figli sono anche una sorta di supereroina alla quale ispirarsi”.
Jasmine Dotti
Jasmine Dotti, di professione marketing assistant, è un’ex ciclista professionista, con alle spalle esperienze a livello internazionale nelle gare di fixed gear, ed è l’anima di #RidelikeaMummy. Mamma di due gemelle, Alyce e Grace, la cui gravidanza è stata resa difficile da una seria complicazione subentrata al momento del parto, Jasmine concilia come può famiglia lavoro e sport. «Ho una grande squadra che sono i miei genitori, mio marito e la mia baby-sitter – ammette Jasmine – infatti, dopo le canoniche otto ore di lavoro parto in bici e quando torno mi dedico totalmente alle bambine, fino a che non vanno a letto. Solo allora mi lavo, mangio e mi addormento, praticamente subito».
E in questa vita piena di impegni gli aneddoti non mancano: «Sì, come quella sera, ancora vestita con casco e occhiali, mi sono messa a passare l’aspirapolvere per raccogliere la pastina che le mie bimbe avevano sparso per terra». Essere mamma ha cambiato in meglio il suo modo di vivere lo sport e la vita. «Mi ha portato a non mollare, a sopportare di più la fatica. Dopotutto, ho già fatto la cosa più difficile al mondo: mettere al mondo le mie figlie. Tutto il resto non può farmi paura”. Così ora, nei sogni chiusi nel cassetto, c’è quello di pedalare alla Parigi-Roubaix per amatori.
Alice Leandro
Alice Leandro è una libera professionista che dopo anni come ballerina professionista ha iniziato a correre, contagiata dalla passione del papà e folgorata, sette anni fa, dal triathlon. È mamma di due gemelli di un anno, il che rende difficile per lei programmare un numero fisso di allenamenti a settimana: «Dipende dai bimbi, dal lavoro, dalla stanchezza, anche se cerco il più possibile di ritagliarmi quell’ora d’aria che mi permette di essere una mamma migliore e più felice». Conciliare il lavoro con tutto il resto, per lei come per tutte, è una sfida. “La sera quando vado a dormire mentalmente cerco di incastrare la giornata successiva come i pezzi di un puzzle: lavoro, bimbi, nido, sport, cucina, casa. Sulla carta sembra tutto fattibile – conclude Alice – salvo poi ritrovarsi regolarmente degli imprevisti. E lì, per fortuna, ci sono i santi nonni che ti vengono in soccorso…”.
E, a conferma del fatto che l’unione fa la forza, queste tre super-mamme hanno affrontato insieme una sfida sportiva di tutto rispetto partecipando in un team a staffetta all’Ironman 70.3 di Cervia dello scorso 22 settembre, un’impegnativa gara di triathlon divisa in tre frazioni. Paola con i suoi trascorsi in piscina ha scelto la frazione di 1900 metri a nuoto, per la stessa ragione Jasmine ha pedalato 90 km in bicicletta e Alice ha chiuso la staffetta con i 21 km di corsa. Il team #RidelikeaMummy ha completato l’intero percorso in 5 ore 7 minuti e 33 secondi, facendo segnare il miglior tempo nella staffetta femminile: quando si dice “mamme vincenti”!
Un risultato che non mancherà di dare ancor più visibilità al progetto #RidelikeaMummy, oltre che stimolare e motivare tante altre mamme.
Nella III giornata di Serie A il Bologna ospita l’Inter a San Siro, entrambe le squadre sono reduci da un avvio di campionato non brillantissimo e vogliono uscire vincitori da questa sfida per dare una svolta al campionato; problemi nel riscaldamento per Icardi che deve rinunciare alla partita, al suo posto dal 1′ pronto Keita Balde.
La squadra di Spalletti parte subito in attacco approfittando delle difficoltà di costruzione dei padroni di casa e delle sbavature difensive ma al quarto d’ora la partita si assesta e i nerazzurri sono costretti a compiere un prolungato giro palla che non riesce a diventare offensivo; il Bologna si rende pericoloso al 27′ con il colpo di testa di Santander che esce di poco a lato su cross di Pulgar.
Nel finale di primo tempo i nerazzurri tornano a spingere con Nainggolan ma il suo tiro da fuori termina alto sopra la traversa: si va all’intervallo sullo 0-0.
Nella ripresa il copione è lo stesso di inizio match con l’Inter che pressa alla ricerca del vantaggio e i rossoblu che si limitano a contenere le sortite avversarie; al 66′ il risultato si sblocca grazie al tiro preciso di Nainggolan dall’interno dell’area di rigore che fulmina Skorupski su assist di Politano.
Inzaghi prova subito a scuotere i suoi e inserisce Orsolini per De Maio e al 74′ è ancora Santander a sfiorare il pari di testa su cross di Mattiello; entrano anche Okwonkwo e Destro al posto di Poli e Falcinelli ma la grande presenza offensiva sbilancia il Bologna che all’82’ subisce il raddoppio grazie al primo gol nerazzurro di Candreva su assist di Perisic.
Il croato è il migliore in campo e all’85’ sigilla il risultato segnando il gol del definitivo 3-0 su passaggio filtrante del nuovo entrato Vecino.
Dopo 4′ di recupero termina così 0-3 la sfida tra Bologna e Inter al Dall’Ara, la squadra di Spalletti conquista i primi tre punti della stagione seppur non giocando benissimo nel primo tempo e sale a quota 4 mentre i padroni di casa rimangono a 1 punto in classifica.
Gara valida per la sesta giornata del Gruppo D di qualificazione ai Mondiali 2026. Le due squadre si contendono il passaggio ai playoff, e sola una delle due farà un passo pesantissimo verso la fase finale. Ucraina-Islanda si giocherà domenica 16 novembre 2025 alle ore 18.
UCRAINA-ISLANDA: COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE
Gli ucraini sono chiamati solo a vincere, dopo aver subito l’aggancio a quota 7 propria dell’Islanda. Ma la prospettiva di giocarsi la qualificazione davanti al proprio pubblico li stimola ancora di più
Gli islandesi sono reduci dalla vittoria sul campo dell’Azerbaigian, che li ha fatti salire al secondo posto con 7 punti, al pari dell’Ucraina, ma con una differenza reti migliore, grazie al quale può giocarsi con tranquillità la qualificazione.
Gara valida per la sesta giornata del Gruppo K di qualificazione ai Mondiali 2026. Entrambe le squadre, già eliminate, vogliono chiudere con orgoglio il loro cammino. Serbia-Lettonia si giocherà domenica 16 novembre 2025 alle ore 18.
SERBIA-LETTONIA: COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE
I serbi arrivano a questo appuntamento da terzi in classifica con 10 punti, e reduci dalla sconfitta contro l’Inghilterra che li ha estromessi dalla lotta per il secondo posto. L’obiettivo è chiudere con una vittoria.
I lettoni hanno il morale sotto i tacchi: quarti nel girone, cinque punti e una pesantissima sconfitta interna subita dall’Inghilterra. L’obiettivo è salvare almeno la faccia.
Gara valida per l’ottava giornata del Gruppo I di qualificazioni ai Mondiali 2026. Ultimo impegno per due squadre fuori dalla corsa ai primi due posti. Israele-Moldavia si giocherà domenica 16 novembre 2025 alle ore 20.45 presso il Nagyerdei Stadion di Debrecen.
ISRAELE-MOLDAVIA: COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE
Tre vittorie in sette partite per gli israeliani, che con nove punti non possono cambiare il loro piazzamento finale. La Nazionale di Simon ha battuto due volte l’Estonia e ha vinto largamente contro la Moldavia all’andata, mostrando però limiti evidenti nelle sconfitte contro Italia e Norvegia.
Un solo punto all’attivo per i moldavi, rimediato in Estonia. Per il resto, solo sconfitte in trasferta. La Nazionale di Popescu potrebbe ancora rientrare in corsa per i playoff, grazie al successo nel suo girone D di Nations League, ma comunque dipendente da altri risultati favorevoli.
Gara valida per la sesta giornata del Gruppo K di qualificazione ai Mondiali 2026. I padroni di casa sono certi dei playoff, così come gli ospiti si sono assicurati un posto alla fase finale. Albania-Inghilterra si giocherà domenica 16 novembre 2026 alle ore 18 presso l’Air Albania Stadium di Tirana.
ALBANIA-INGHILTERRA: COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE
Gli albanesi hanno dato vita ad un appassionante duello con la Serbia per il secondo posto nel Gruppo K con in palio l’accesso ai playoff. La Nazionale di Sylvinho l’ha spuntata grazie al successo dell’Inghilterra sulla Serbia, ma ora c’è da superare l’ostacolo playoff.
Tutto facile per gli inglesi, che hanno dominato letteralmente il girone centrando subito l’obiettivo Mondiale. Percorso netto per la Nazionale di Tuchel, che ne ha vinte sette su sette, segnando 20 gol senza subirne nessuno.
Gara valida per la sesta giornata del Gruppo D di qualificazione ai Mondiali 2026. Ultimo impegno per i transalpini dopo aver raggiunto la fase finale. Azerbaigian-Francia si giocherà domenica 16 novembre 2025 alle ore 18 presso il Tofiq Bahramov Stadium di Baku.
AZERBAIGIAN-FRANCIA: COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE
Gli azeri nemmeno questa volta sono riusciti ad approdare alla fase finale di una grande competizioni come i Mondiali o Europei. Inserita in un girone molto duro, la Nazionale di Abbasov ha conquistato soltanto un punto, senza mai inserirsi nella lotta.
I transalpini, invece, hanno spinto sull’acceleratore fin dall’inizio. La Nazionale di Deschamps ha sempre vinto in casa, ma ha mostrato qualche crepe in trasferta, rischiando di compromettere la qualificazione, arrivata in seguito all’ultima vittoria sull’Ucraina.
Gara valida per la sesta giornata del Gruppo F di qualificazioni ai Mondiali 2026. Le due squadre si affrontano in una sorta di spareggio per il secondo posto. Ungheria-Irlanda si giocherà domenica 16 novembre 2025 alle ore 15 presso la Puskas Arena di Budapest.
UNGHERIA-IRLANDA: COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE
I magiari hanno un punto di vantaggio sull’Irlanda e possono giocare su due risultati su tre per blindare il secondo posto, ed eventualmente qualificarsi direttamente alla fase finale, in caso di sconfitta del Portogallo.
Gli irlandesi, grazie alla inattesa vittoria sul Portogallo, hanno riaperto tutto e si presentano a Budapest con la concreta possibilità di effettuare il sorpasso. Uno scenario impensabile fino a qualche mese fa.
Gara valida per la sesta giornata del Gruppo F di qualificazione ai Mondiali 2026. Vincere per garantirsi l’accesso alla fase finale è l’obiettivo dei lusitani. Portogallo-Armenia si giocherà domenica 16 novembre 2025 alle ore 15 presso l’EStadio do Dragao di Porto.
PORTOGALLO-ARMENIA: COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE
Ad una sola giornata dal termine, i lusitani hanno il destino nelle proprie mani, avendo due punti di vantaggio sull’Ungheria seconda. Un eventuale passo falso, però, rimetterebbe tutto in discussione.
Gli armeni sono ormai fuori dalla corsa qualificazione e arriva in Portogallo da ultimi in classifica con soli tre punti all’attivo. Pur non avendo nulla da perdere, la nazionale caucasica cercherà di chiudere al meglio il proprio percorso.
Gara valida per l’ottava giornata del Gruppo I di qualificazioni di Mondiale 2026. Tutto deciso con gli scandinavi alla fase finale, e gli azzurri ai playoff, anche se quest’ultimi vorranno comunque provare a vincere per aumentare l’autostima. Italia-Norvegia si giocherà domenica 16 novembre 2025 alle ore 20.45 presso lo stadio Meazza di Milano.
ITALIA-NORVEGIA: COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE
Nonostante le sei vittorie consecutive, gli azzurri dovranno giocarsi l’accesso alla fase finale della competizione iridata attraverso i playoff. Decisivo lo scontro diretto contro la Norvegia perso ad Oslo, che è costato anche la panchina a Spalletti. Una vittoria contro gli scandinavi significherebbe arrivare nelle migliori condizioni agli spareggi della prossima primavera, che non potranno essere falliti.
I norvegesi hanno letteralmente dominato il girone con sette vittorie su sette, meritandosi la qualificazione diretta ad un Mondiale, quasi trent’anni dopo l’ultima partecipazione. Nonostante ciò, la Nazionale di Solbakken verrà in Italia con l’obiettivo di vincere per chiudere in bellezza.
LE PROBABILI FORMAZIONI
ITALIA(4-3-3): Donnarumma, Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori, Cambiaso, Orsolini, Barella, Tonali, Zaccagni, Retegui, Pio Esposito. Ct. Gattuso
Il Classico da Saudade torna a infiammare il Brasileirão: al Vila Belmiro il Santos ospita il Palmeiras in una sfida che vale doppio. I padroni di casa lottano per non retrocedere, mentre il Verdão difende il primo posto in classifica in una volata scudetto tiratissima.
È una gara dal peso specifico enorme: da una parte la paura di sprofondare in Serie B, dall’altra l’ansia di vedersi soffiare il titolo proprio nel rush finale del campionato.
Come arriva il Santos
Il Santos è piombato in piena zona retrocessione dopo la sconfitta per 3-2 sul campo del Flamengo, risultato che ha allungato a cinque le gare consecutive in cui il Peixe ha lasciato punti per strada. La squadra si ritrova due punti sotto la linea di galleggiamento, pur avendo ancora un match da recuperare rispetto alla diretta concorrente Vitoria.
Da quando è arrivato Juan Pablo Vojvoda, ad agosto, i bianconeri hanno raccolto soltanto due vittorie in campionato, pagando soprattutto approcci troppo timidi: la formazione segna pochissimo nel primo tempo e tende a reagire solo nel finale, come dimostrano i gol firmati da Gabriel Morais Silva Bontempo e Lautaro Diaz nei minuti conclusivi contro il Flamengo, utili più per le statistiche che per la classifica.
Ci sono però anche alcuni segnali incoraggianti:
Cinque delle otto vittorie stagionali sono arrivate proprio al Vila Belmiro.
Quando il Santos trova il gol del vantaggio in casa, nel 2025 ha sempre portato a casa punti, spesso senza nemmeno subirne: tre clean sheet nelle cinque gare interne vinte partendo in avanti nel punteggio.
Sul fronte infermeria, si segnalano problemi fisici per Mayke, alle prese con un’infiammazione al ginocchio, e per Victor Hugo, che lotta con un fastidio muscolare. La notizia più importante, però, è il rientro di Neymar, tornato in campo contro il Flamengo dopo 48 giorni di stop per un infortunio muscolare: la sua qualità può cambiare il volto della squadra e di tutta la corsa salvezza.
Come arriva il Palmeiras
Dall’altra parte c’è un Palmeiras capolista, ma tutt’altro che tranquillo. La sconfitta per 2-1 contro il Mirassol ha ridotto al minimo il margine di errore per la squadra di Abel Ferreira, che ha una vittoria in più del Flamengo, ma può contare su una differenza reti peggiore rispetto ai carioca: un dato che rende ancora più prezioso ogni punto conquistato da qui alla fine.
Un altro passo falso potrebbe costare caro: una seconda sconfitta consecutiva e il Verdão rischierebbe di salutare la vetta. Finora, però, il rendimento esterno ha dato buone garanzie:
il Palmeiras non ha perso in trasferta quando è riuscito a sbloccare la partita segnando per primo,
non ha mai lasciato punti lungo la strada in Serie A quando è andato al riposo in vantaggio,
è riuscito anche a ribaltare situazioni negative, raccogliendo sei punti in gare in cui era sotto all’intervallo.
Anche qui, però, non mancano i problemi di formazione: il portiere Weverton è in dubbio per un problema al dito, Lucas Evangelista è alle prese con un infortunio muscolare, Paulinho soffre per un colpo allo stinco, mentre Figueiredo è fermo per la rottura del legamento crociato. A guidare l’attacco ci sarà con ogni probabilità Vitor Roque, protagonista con il suo 16º gol stagionale nel tentativo – vano – di raddrizzare la partita con il Mirassol: solo Giorgian De Arrascaeta e Kaio Jorge hanno fatto meglio di lui nel campionato.
Precedenti e fattore psicologico
Il recente storico tra le due squadre pende dalla parte del Palmeiras:
quattro vittorie nelle ultime cinque sfide ufficiali contro il Santos,
imbattibilità che dura da quattro gare di fila in casa del Peixe in Serie A, con tre clean sheet raccolti in questo parziale.
Numeri che raccontano una certa superiorità del Verdão negli ultimi anni, ma il contesto attuale è particolare: il Santos gioca con l’acqua alla gola e con il sostegno di un pubblico che sa quanto questa partita possa pesare sul futuro immediato del club.
Probabili formazioni
Santos (4-2-3-1): Brazao; Vinicius, Basso, Ze Ivaldo, Escobar; Schmidt, Arao; Guilherme, Ze Rafael, Barreal; Neymar.
Si affrontano due squadre disperate, ma per motivazioni diverse: il Santos non può più sbagliare se vuole restare in massima serie, il Palmeiras deve difendere il primato in un duello scudetto in cui ogni passo falso può essere decisivo. Proprio questa tensione potrebbe spingere entrambe le formazioni a un approccio più prudente del solito.
Il Santos cercherà di sfruttare il fattore campo e il rientro di Neymar per trovare quelle giocate di qualità che finora sono mancate, mentre il Palmeiras punterà sulla solidità del suo sistema di gioco e sulla vena realizzativa di Vitor Roque.
Alla luce di:
momento delicato per entrambe,
pressione enorme su risultato,
buona tenuta esterna del Palmeiras ma anche orgoglio e bisogno di punti del Santos,
il pronostico pende verso un pareggio, con entrambe le squadre a segno: 👉 Santos–Palmeiras 1-1.
Gara valida per la quinta giornata del gruppo E di qualificazione ad Euro 2027. Si affrontano le due squadre che guidano la classifica, per cui una vittoria potrebbe rivelarsi decisiva per le sorti del loro cammino. Polonia U21-Italia U21 si giocherà venerdì 14 novembre 2025 alle ore 16 presso lo Stadion Mejski di Stettino.
POLONIA U21-ITALIA U21:COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE
I polacchi hanno offerto prestazioni di altissimo livello, candidandosi come prima forza del girone. La Nazionale di Brezcenek ha ottenuto 4 vittorie in 4 partite senza subire nemmeno una rete e segnandone 15, a dimostrazione di un perfetto equilibrio tra solidità difensiva e potenza offensiva.
Gli Azzurrini hanno conquistato 4 vittorie su 4 partite, un ruolino di marcia che li mantiene pienamente in corsa per il primo posto e la qualificazione diretta. L Nazionale di Baldini ha dimostrato un grande potenziale offensivo, rifilando agli avversari almeno due reti.