Il WRC nel 2022 entra nel mondo del full hybrid, ma non mancano le prime grane. Secondo quanto riportato da DirtFish, la Compact Dynamics avrebbe chiesto alle case la restituzione di alcune parti del sistema, per rimediare ad un difetto riscontrato. Si tratta di un bel guaio per M-Sport, Toyota e Hyundai, le quali avevano appena iniziato i test e si vedranno costrette ad interromperli. La rivoluzione non parte con il piede giusto, e per i costruttori coinvolti scatta il primo allarme.
WRC 2022, i costruttori giurano fedeltà all’ibrido
WRC 2022, cosa succede con i sistemi Hybrid?
Al momento non abbiamo notizie ufficiali, ma soltanto alcuni retroscena raccontati da insider. Uno di questi è stato interpellato dal sito americano DirtFish, il quale ha raccontato un fatto che riguarda la Compact Dynamics. La società tedesca, la quale ha ricevuto dalla FIA l’appalto per fornire l’impianto ibrido per le Rally1, avrebbe chiesto alle case costruttrici di rispedirle le componenti già fornite, perché avrebbero riscontrato dei difetti di fabbrica. “Da quello che siamo riusciti a capire“, racconta la fonte al sito USA, “hanno riscontato un grosso problema ad uno delle batterie. La società ha mandato delle email il venerdì pomeriggio chiedendo di interrompere l’impiego delle parti e di spedirle alla Compact Dynamics il prima possibile“. Il problema non riguarderebbe solo le batterie, ma anche il gruppo motogeneratore, il quale è stato richiamato assieme all’accumulatore. A seguito di tale decisione, le case hanno sospeso momentaneamente i test delle Rally1.
WRC, primo test della Ford ibrida del 2022
Il WRC ha un mal d’ibrido
Questo non è il primo problema che accade con questi impianti, la cui gestazione sembra essere travagliata. Già a febbraio, i tre costruttori iscritti al campionato avevano lamentato ritardi nelle forniture. Ciononostante, le case hanno ricevuto tutte le parti per poter eseguire le prime prove, ma non hanno riscontrato l’affidabilità che servirebbe. Ora questo stop per cause di forze maggiore, che rende il paddock del mondiale più inquieto. Non sappiamo con certezza quanto sarà forte l’effetto di questi ritardi, ma di certo la FIA non ci fa una bella figura. Attendiamo gli sviluppi della vicenda, augurandoci che l’impasse venga risolto in fretta.