I campioni in carica battono i Raptors e la sfortuna, e pareggiano la serie nonostante l’assenza di Durant, e gli infortuni di Thompson e Iguodala
NBA Finals
TORONTO RAPTORS-GOLDEN STATE WARRIORS (104-109, 1-1): Nel momneto più difficile, escono fuori i campioni. I Golden State Warriors, falcidiati dagli infortuni di Kevin Durant, e da quelli nel corso dell’incontro di Klay Thompson, Andre Iguodala e Kevon Looney, rimontano i Raptors e pareggiano la serie delle NBA Finals
C’è equilibrio nel 1° quarto, nonostante Toronto giochi meglio, e sia più reattiva sotto canestro e a rimbalzo. Il parziale è 27-26 per i canadesi, con Klay Thompson (11 punti in 12 minuti), che tiene a galla i Warriors
Ma nel secondo quarto Toronto allunga. Complice uno Stephen Curry acciaccato, e un Andre Iguodala costretto ad uscire per qualche minuto dopo un contrasto con Marc Gasol, i Raptors salgono sul +10. Ma nel finale di quarto una fiammata dei Warriors accorcia le distanze, e se la partita resta ancora aperta gran parte del merito è di Stephen Curry (12 punti in 12 minuti)
Curry e Iguodala sono in grado di proseguire, ed è forse proprio questo che cambia la partita. Golden State trova energie che sembrava aver perso, e rifila un parziale di 14-0 nei primi minuti del terzo periodo, raggiungendo Toronto e superandola. Il match è ora in discesa per i californiani, ma nel giro di due minuti Golden State perde Klay Thompson e Kevon Looney per infortunio
Sembra tornato il buio sui Warriors, ma anche Toronto inizia ad accusare i problemi di una stagione lunga e combattuta. Kawhi Leonard vede riacutizzarsi i problemi di Gara 1, ma trascina Toronto a giocarsi Gara 2 fino agli ultimi secondi, quando una tripla di Andre Iguodala spegne le speranze dei canadesi
Successo di squadra per i Warriors, che si affidano a Klay Thompson (25 punti) e Stephen Curry (23 punti). Fondamentale il contributo di un mostruoso Draymond Green (10 rimbalzi e 17 punti), e di un ritrovato DaMarcus Cousins (10 rimbalzi e 11 punti)
Cade Toronto, nonostante i 34 punti di Kawhi Leonard. Fred Van Vleet, Pascal Siakam e Kyle Lowry non si dimostrano infatti all’altezza del match, lasciando tutta la fase offensiva nelle mani dell’ex Spurs. Si torna quindi alla Oracle Arena, con i Warriors probabilmente privi di Durant, Thompson e Looney, ma che ritroveranno il contributo dei propri tifosi