Nato a Silver Spring il 6 marzo 1995, Josh Hart inizia a giocare a basket nella Sidwell Friends School di Washington, per poi trasferirsi a Villanova (PA)
I primi passi nel mondo del basket
Inizia a giocare nel ruolo di guardia nella squadra della sua scuola all’età di 15 anni. Hart fornisce buone prestazioni e viene notato immediatamente dalle università più celebri degli USA, venendo anche inserito tra i 100 migliori giovani del college
Dopo una prestazione da 24 punti e 13 rimbalzi, i Villanova Wildcats (squadra dell’università di Villanova, Pennsylvania) gli offrono la possibilità di giocare per la propria squadra
Gli anni in NCAA
Giunto in Pennsylvania, Josh Hart inizia la sua scalata verso il sogno NBA. Dopo un primo anno non a grandi livelli (7.8 punti, 4.4 rimbalzi e 0.9 assist di media) il giovane di Silver Spring dimostra le sue vere capacità nei due anni successivi
Se nel secondo anno raggiunge i 10 punti di media, nel terzo giunge a 15.5 punti, 6.8 rimbalzi e 1.5 assist di media, fornendo prestazioni tali da permettere ai Villanova Wildcats di trionfare a mani basse nella NCAA 2016
L’approdo in NBA
Nel Draft NBA 2017 viene selezionato come 30esima scelta assoluta, ultima scelta del primo giro, dai Los Angeles Lakers. Nei Lakers, squadra in piena rifondazione, gioca la maggior parte delle partite della stagione (alternandosi con Kentavious Caldwell-Pope nel ruolo di guardia)
Nell’anno da rookie, gioca 63 partite con 7.9 punti, 4.2 rimbalzi e 1.7 assist di media. L’anno successivo, con l’arrivo di Lebron James, Hart e compagni puntano all’arrivo ai playoff, dopo una stagione deludente chiusa al penultimo posto della Western Conference
La nuova avventura a New Orleans
Nella stagione 2018-19 si mantiene sulle stesse medie dell’anno precedente (7.8 punti, 3.7 rimbalzi e 1.4 assist) mentre i Lakers, nonostante l’arrivo di King James, chiudono al 10° posto della Western Conference, rimanendo fuori per il sesto anno consecutivo dai playoff
Per Josh Hart questa è l’ultima stagione a Los Angeles, in quanto la dirigenza gialloviola, per arrivare a Anthony Davis, offre Lonzo Ball, Brandon Ingram e lo stesso Hart. Lo scambio, accettato dalla dirigenza dei Pelicans, offre a “Josh Barkley”(soprannome datogli dai tifosi dei Lakers) la possibilità di rilanciarsi in una franchigia con meno aspettative rispetto a quella di Los Angeles