GP Austria – La F1 non si ferma neppure per una settimana e regala ai tifosi il primo back-to-back della stagione. Le scuderia infatti dopo il GP di Domenica in Francia hanno fatto subito le valigie per l’Austria. Veniamo dal dominio incontrastato della Mercedes e di Lewis Hamilton, in testa sia nella classifica costruttori sia in classifica piloti. In Francia sono andati sul podio anche Bottas e Leclerc. Week-end difficile per Sebastian Vettel che ha concluso quinto dopo le difficili qualifiche che lo avevano relegato in settima posizione.
Chi è il favorito?
La Ferrari qui sembrerebbe poter fare la voce grossa. I lunghi rettilinei e la trazione in uscita curva si sposano con la SF90. L’ultimo settore è un punto interrogativo, a causa delle curve di percorrenza che spesso e volentieri provocano sottosterzo alla vettura di Maranello. La Ferrari potrebbe optare anche per un elevato carico aerodinamico, visto il grande vantaggio che ha sulla velocità di punta, cercando quindi di ovviare ai problemi del terzo settore.
In casa Mercedes si cercherà di trovare maggior velocità di punta. La sensazione è che il team di Braclkey possa optare per un medio carico aerodinamico in vista dei tre rettilinei. Mentre per il settore guidato l’ala anteriore e la sospensione anteriore dovrebbero garantire alla W10 la solita grande velocità.
La Red Bull invece sembrerebbe tagliata fuori dalla lotta per il podio. Il motore Honda è ancora lontano da Mercedes e Ferrari, ed il carico aerodinamico non è sicuramente uno dei punti di forza. Il circuito, oltre che di proprietà del team, è invaso ogni anno dai tifosi Olandesi, tutti pazzi per Max Verstappen che qui vinse l’anno scorso.
Il circuito
Il circuito Austriaco è un classico stop&go, poco tortuoso ed asfalto liscio, con medio carico aerodinamico ed con velocità media e di punta elevate. Importante la trazione in uscita di curva, e soprattutto la potenza del motore visti i tre rettilinei. Le frenate sono ravvicinate, ciò non garantisce un veloce raffreddamento dei freni. I maggiori punti di sorpasso sono nel secondo rettilineo arrivando alla frenata di curva 3, e il successivo rettilineo con la frenata in discesa di curva 4. Da metà del T2 (curva 5) a fine T3 (curva 10), le uniche parti guidate del circuito, in discesa e con forti sconnessioni. Le zone DRS sono tre: la prima sul rettilineo principale, con il detection point situato poco dopo l’uscita di curva 8, la seconda è situata fra curva 1 e la 2 e la terza tra la curva 2 e la 3. La careggiata è piuttosto larga, ben 12 metri, che offre maggiori possibilità di sorpasso.
Le gomme Pirelli scelte dai team
Le parole di Mario Isola: “Come nel 2018, le tre mescole nominate per l’Austria sono le stesse della Francia, con i due gran premi separati solo da una settimana. Quest’anno, però, le mescole sono spaziate in modo più uniforme e questo dovrebbe consentire una maggiore varietà di strategie e gare più entusiasmanti. E’ fondamentale avere il giusto set-up per utilizzare al meglio i pneumatici e sfruttare le diverse occasioni che si possono presentare, anche in termini di tattica. In passato, su questo circuito si sono verificati degli episodi di blistering, ma contiamo di minimizzare il problema con le specifiche 2019”.