Al San Paolo va in scena una partita bellissima, ricca di colpi di scena, giocate di estrema qualità tecnica e tanta tanta intensità. Ma il tutto viene oscurato da un grossolano errore di Giacomelli e del Var incapaci di vedere un rigore enorme su Llorente che fa partire poi l’azione del 2-2 bergamasco. Episodio che verrà discusso per giorni e non è il solo purtroppo nella serata negativa di Giacomelli.
Il Napoli parte benissimo con intensità ed aggressività: Di Lorenzo innescato sulla destra serve di prima intenzione al centro area Milik che va di destro, col piede debole, colpendo però in pieno Gollini. Pochi minuti dopo Insigne innesca Callejon che con uno dei suoi meravigliosi tagli dietro la difesa, si ritrova a tu per tu con Gollini che però ipnotizza lo spagnolo. Il Napoli però è indemoniato: Insigne è autore di un’altra clamorosa apertura sulla destra per Callejon che libero sulla fascia ha il tempo di mettere un cross che Maximovic deve solo spingere in rete per il vantaggio meritato degli azzurri.
L’Atalanta sembra spaesata e i soliti meccanismi degli uomini di Gasperini vengono neutralizzati dalla grande aggressività dei partenopei. E sono proprio i partenopei ad andare ancora vicini al gol: Fabian e Milik partono in contropiede 2 vs 2, lo spagnolo defilato va al tiro ma trova Gollini che respinge male, con Milik che si avventa sul pallone di testa colpendo però incredibilmente il palo.
La prima regola del calcio: gol mangiato gol subito. L’Atalanta pochi minuti dopo va in gol dopo una bellissima triangolazione tra Ilicic, Toloi e Freuler con quest’ultimo che va al tiro in modo maldestro, ma trova la scarsa opposizione di Meret che si perde il pallone sotto le gambe. Pareggio insperato per l’Atalanta dopo che il Napoli aveva avuto diverse occasioni per il raddoppio.
La ripresa si apre con una clamorosa occasione per Pasalic che con un tiro al giro sfiora il gol. L’Atalanta sembra essere messa meglio in campo rispetto al primo tempo e la gara ora è combattuta anche sul piano fisico.
Al 65’ la prima decisione dubbia di Giacomelli: su una palla alta al limite dell’area si avventa Callejon che viene letteralmente abbattuto da Pasalic che entra col piede alto sulla faccia dello spagnolo. Il giallo sembra onestamente molto poco ma non è tutto: il contatto sembra avvenire sulla linea dell’area di rigore. Sulla punizione Milik inoltre colpisce una clamorosa traversa. Per il polacco sembra una partita stregata ma dopo due minuti Fabian illumina il San Paolo con un’apertura stupenda per lo stesso Milik che supera Gollini e mette in rete per il vantaggio azzurro.
Il Napoli vola sulle alti dell’entusiasmo e Fabian, servito da Insigne, spreca una clamorosa occasione per chiudere la partita.
Ma all’85esimo il momento clou della partita: Mertens crossa in area per Llorente che prende posizione mentre il suo avversario Kvjaer si gira spalle al pallone andando addosso a Llorente tirandolo giù. Il rigore sembra francamente di quelli netti senza neanche bisogno del var, ma Giacomelli fa continuare l’azione che destino vuole combacia col pareggio dell’Atalanta: Toloi serve Ilicic che taglia alle spalle di un distratto Koulibaly e mette in rete per il 2-2.
Per avere un commento lineare sull’accaduto ci affidiamo al parere dell’ex arbitro Luca Marelli: “Passiamo alla parte importante dell’azione. Sul cross di Mertens, Kjaer perde il contatto col pallone in un momento nel quale lo stesso è ben lontano da lui e Llorente. Kjaer abbandona il controllo visivo del pallone e si preoccupa solo di contrastare (senza contesa del pallone) l’attaccante del Napoli. Questo episodio non può essere giudicato solo sulla base di qualche frame ma è necessario vedere il video per comprendere l’esatta dinamica di quanto accaduto.
In particolare non ha senso attaccarsi al gomito alto di Llorente: l’attaccante del Napoli stava saltando ad una certa distanza dal difensore (prima immagine) ed il contatto con Kjaer è stato provocato dal difensore stesso che si è mosso verso Llorente disinteressandosi completamente del pallone. Incolpare l’attaccante per il contatto col gomito è senza senso: non ha posto in atto alcuna azione che possa essere interpretata come irregolare. Se Kjaer non gli fosse andato letteralmente addosso, probabilmente avrebbe potuto deviare il pallone verso la porta. Ovviamente non possiamo sapere l’esito del colpo di testa ma ciò non cambia assolutamente nulla: non è possibile pensare che un difensore si muova all’interno del regolamento se si disinteressa del pallone limitandosi a contrastare fisicamente un avversario.“
Le proteste azzurre sono furibonde. Si perdono circa 5’ minuti, il var non interviene e Ancelotti viene addirittura espulso. Nel post gara De Laurentiis ed Ancelotti si infuriano nei confronti non solo di Giacomelli e Tanti (che era al var) ma anche con i vertici dell’AIA ossia Nicchi e Rizzoli.